Milan: Flamini fuori 5-6 mesi!

Altro che mercato chiuso, dopo mister X (Aquilani) servirà anche mister Y perché Flamini sarà fuori gioco almeno fino a febbraio. Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro è la diagnosi definitiva per il problema del centrocampista francese che lo ha tenuto lontano dagli impegni ufficiali degli ultimi giorni. L’intervento sarà obbligatorio e, nella migliore delle ipotesi, ci vorranno 5 mesi per il recupero, forse anche 6.

Per questo ora Galliani è costretto a tornare sul mercato. Aveva individuato una buona alternativa in Poli, ma l’Inter glielo ha soffiato immediatamente; Palombo non si tocca (ieri ha ribadito di voler rimanere alla Samp); Parolo costa troppo, e allora meglio guardare all’estero.

Liga: al Barça basta un punto, campione di Spagna per il terzo anno consecutivo

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E sono 21 gli scudetti vinti dal Barcellona con quello che è arrivato ieri sera nel turno infrasettimanale. Uno scudetto scontato quasi sin dalla prima giornata di campionato, ma che fa impallidire i grandi club europei in quanto dimostra quanto sia forte questo club. Una rosa costruita in casa, con quasi tutti i talenti coltivati nella cantera che compongono un’ossatura vincente, dato che si tratta del terzo titolo nazionale consecutivo e del quinto negli ultimi 7 anni.

Con la vittoria del Real Madrid di martedì che aveva strapazzato 4-0 il Getafe (tripletta di Cristiano Ronaldo), i blancos avevano tentato di mettere pressione ai blaugrana, i quali però sapevano di avere lo scudetto in tasca. Bastava appena un punto contro il Levante, club che lotta per non retrocedere, ed il punto è arrivato grazie ad un gol di Keita nel primo tempo (poi pareggiato da Caicedo), e che manda i blaugrana a 92 punti (anche quest’anno è sfumato l’obiettivo dei 100 punti).

Liga: anche senza titolari Barça e Real continuano a vincere

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Il Barcellona per la Champions imminente, il Real per cause di forza maggiore, visto l’infortunio di Cristiano Ronaldo, sono costrette a fare a meno di diversi pezzi importanti nell giornata della Liga numero 27. Ma siccome le altre squadre sono ben poca cosa rispetto alle rose delle due big, il risultato finale non cambia.

Nell’anticipo Messi non viene risparmiato, e lui pare non risentire della stanchezza dato che un suo show manda in rete Keita per il gol che deciderà la partita. A dire il vero Barcellona-Saragozza sarebbe potuta finire con un passivo molto pesante per gli ospiti, ma il loro portiere li tiene a galla e ai blaugrana va bene così.

Liga: il protagonista è Trezeguet

Ha cambiato maglia, ha cambiato campionato, ma David Trezeguet non ha cambiato abitudini. E’ l’Hercules la vera protagonista della Liga spagnola di quest’anno, tanto da battere prima il Barcellona ed ora anche il Siviglia. Peccato che la neopromossa non vada altrettanto forte con le squadre di media-bassa classifica, altrimenti potrebbe davvero far sognare i propri tifosi.

Sicuramente però saranno contenti dopo la doppietta dell’attaccante francese al Siviglia che consegna la seconda vittoria alla squadra di Alicante ed un posto tranquillo a centro classifica. Ma proprio come in Italia, anche in Spagna le big non brillano, e così oltre al Siviglia che cade, scivola anche il Real di Mourinho, bloccato sullo 0-0 dal Levante in una partita in cui tra i blancos l’unico a giocare a calcio è Cristiano Ronaldo, mentre gli altri sono solo spettatori.

Liga: Barça ad un passo dalla vittoria

Manca solo un punto e sarà festa. Come in Italia, la capolista Barcellona perde l’occasione di chiudere il campionato, almeno matematicamente, con tre giornate d’anticipo. La possibilità di farlo gliela

Liga: all’Espanyol il derby di Barcellona, valanga di gol per il Real Madrid

Gli errori arbitrali per fortuna non ci sono solo in Italia, ma sono presenti e pesano tanto anche in Spagna. Un errore del direttore di gara nel delicatissimo derby Barcellona-Espanyol falsa la partita e permette alla seconda squadra catalana di battere i più titolati cugini blaugrana.

Contemporaneamente il Real Madrid mette a segno la sua nona vittoria consecutiva, per una volta molto convincente, e si porta da -12 a -7 nel giro di due settimane. Ma riavvolgendo il film della 24a giornata non si può non soffermarsi sul derby del Camp Nou. Sullo 0-0, dopo poco più di mezz’ora, l’ivoriano Keita fa un’entrataccia su un avversario e si becca il rosso diretto. A guardarla a velocità normale l’entrata sembra davvero dura, ma visto che siamo in periodo di Oscar, bisognerebbe darne uno anche a Moises, il calciatore dell’Espanyol che cade come se gli avessero sparato. Al replay si vede chiaramente che Keita entra pulito senza nemmeno sfiorare l’avversario, ma l’arbitro abbocca e lo manda fuori. Un derby da giocare in 10 per un’ora diventa complicato anche per il Barça.

Liga: cadono le grandi e il Real ne approfitta

Fino ad una settimana fa sembrava ci fossero 3 super-squadre ed una super-delusione. Ma il calcio è bello perchè è imprevedibile e la super-delusione è diventata l’unica in questa giornata a portare a casa i tre punti, recuperando su tutti.

Molta fortuna, c’è da dire, per il Real Madrid, il quale giocando male vince contro il Recreativo Huelva grazie all’autorete di Beto. Il Recre è ultimo, e forse questa sua pochezza di gioco ha permesso al Real di portare a casa la vittoria, in quanto nemmeno le merengues sono sembrate molto in forma e non si sono quasi mai rese pericolose. Schuster continua a vedere l’infermeria riempirsi, adesso che anche Higuain si è fatto male, e schierare un attacco decente d’ora in avanti sarà più che complicato.

Il disastro del Milan continua nel calciomercato: persi Ronaldinho e Drogba

Brutte notizie per i tifosi del Milan. Forse adesso si renderanno conto cosa significa avere Berlusconi presidente, della società, oltre che del Consiglio.
Ad elezioni già passate si può parlare liberamente, e allora notiamo come le tecniche elettorali siano simili a quelle che il Presidente usa per il suo Milan.

Berlusconi aveva promesso, ancor prima di rendersi conto della possibilità effettiva, di far acquistare l’Alitalia da un gruppo italiano, e la stessa cosa ha fatto con Ronaldinho e Drogba.
Chissà, magari l’ha fatto per accaparrarsi i voti dei tifosi milanisti, fatto sta che, passate le elezioni, la compagnia italiana per aquistare l’Alitalia è svanita nel nulla, così come i due fuoriclasse di Barcellona e Chelsea.