Inter, rivoluzione per la prossima stagione, via Stramaccioni e Branca?

Come ogni anno puntualmente in questo periodo Marco Branca viene messo in discussione. Praticamente dall’addio di Mourinho in poi ogni stagione si dice che l’attuale direttore dell’area tecnica dell’Inter debba essere sostituito a fine stagione. Lui è sempre lì da 11 anni a questa parte, ma forse questo potrebbe essere l’ultimo.

Palermo, Gasperini esonerato: arriva Malesani?

Il Palermo ha comunicato pochi istanti fa di aver ufficialmente esonerato Gian Piero Gasperini dalla guida tecnica dei rosanero. Fatale per l’ex tecnico di Genoa e Inter l’ennesima sconfitta interna maturata ieri contro l’Atalanta e che ha portato il Palermo all’ultimo posto in classifica, con poche certezze dal punto di vista del gioco e tante preoccupazioni per quanto non espresso in questa stagione. I rosanero non vincono dal derby di fine novembre e hanno buttato per strada tanti punti preziosi.

Palermo, Lo Monaco nuovo amministratore delegato

 Nuova mossa a sorpresa di Maurizio Zamparini, che prova a dare un nuovo volto e una struttura societaria forte e inedita al suo Palermo in grave crisi in campionato. Nel corso di una conferenza stampa organizzata nel capoluogo siciliano poco meno di un’ora fa, il vulcanico patron friulano ha annunciato che Pietro Lo Monaco è il nuovo amministratore delegato della società con pieni poteri, cosa che permetterà a Zampa di defilarsi un po’ e concentrarsi sulle sue aziende. L’obiettivo, assicura il patron, è quello di dare vita a un nuovo progetto per un grande Palermo.

Catania, si dimette Lo Monaco

 Era nell’aria ormai da settimane, ma questa mattina è arrivata la conferma: Pietro Lo Monaco ha annunciato le sue dimissioni da amministratore delegato del Catania con effetto a partire dal prossimo 30 giugno. La notizia è stata data in conferenza stampa dallo stesso Lo Monaco che ha cercato di spiegare anche le ragioni del divorzio, senza dimenticare tuttavia gli otto anni passati all’ombra dell’Etna.

Catania – Giampaolo, è divorzio

Foto: AP/LaPresse

E sei! Dopo venti giornate di campionato tante sono le panchine saltate in Serie A, l’ultima delle quali arrivata un po’ come un fulmine a ciel sereno, considerando che l’allenatore in questione ha regolarmente svolto il proprio compito fino alla seduta pomeridiana di oggi, prima di lasciare l’incarico. Parliamo di Marco Giampaolo, mister del Catania, che tanti complimenti aveva ricevuto per il ruolino di marcia interno della sua squadra e per i ventuno punti totali conquistati al giro di boa (22, dopo l’ultima gara interna contro il Chievo). A rendere nota la decisione è la stessa società etnea con una nota:

Il Calcio Catania S.p.A. e l’allenatore Marco Giampaolo dichiarano congiuntamente di risolvere il rapporto contrattuale in essere fra le parti. Preso atto della bontà del lavoro fin qui svolto, il Calcio Catania augura al tecnico e al suo staff le migliori fortune sportive.

Lo Monaco-Mourinho: polemica chiusa (o quasi)

Tutto era iniziato una settimana fa, quando quella lingua lunga di Mourinho aveva fatto passare un giocatore de Catania per simulatore, assolvendo di fatto il “suo” Muntari (che tanto innocente non deve essere, visto che si è beccato tre giornate di squalifica per la manata rifilata all’avversario che lo contrastava). Apriti cielo! Il polemico e sempre meno simpatico mister portoghese ha trovato pane per i suoi denti anzi, a dirla tutta “bastonate” per i suoi suoi denti, visto che proprio questo trattamento veniva auspicato dall’ad del Catania, Pietro Lo Monaco.

Di qui il fiume di polemiche e di botta e risposta a distanza tra il dirigente catanese e l’allenatore nerazzurro, che trovava anche un difensore “involontario” nel ministro Maroni, sempre più calato nel ruolo di salva-calcio neanche fosse il ministro dello sport.

Risultato? Lo Monaco è stato deferito alla disciplinare per “istigazione alla violenza”, avendo parlato appunto di “bastonate sui denti” e di “cemento a presa rapida”, senza a suo dire voler convincere qualche scagnozzo a passare dalle parole ai fatti. E’ chiaro che noi la stiamo prendendo sullo scherzo e stiamo giocando su affermazioni che dovrebbero restare nell’ambito sportivo e circoscritte ad un dopopartita in cui le parole solitamente lasciano il tempo che trovano. Ma la questione sembra andare per le lunghe, se è vero che il dirigente del Catania continua a tirare fuori storie che hanno ben poco a che fare con la gara in questione. Cosa è andato a pescare?

Lo Monaco viene deferito e attacca Maroni

Lo Monaco, chi era costui? Fino a ieri un signor nessuno, ma nelle ultime ore è  diventato l’amministratore delegato più famoso d’Italia. Tutta colpa di una dichiarazione di Mourinho che ha scatenato le reazioni “violente” (almeno verbalmente) del dirigente del Catania, che pare non voglia smettere di gettare benzina sul fuoco e, nonostante avvertimenti arrivati da più parti, continua la sua personale polemica a distanza con il tecnico nerazzurro.

L’ultimo capitolo della storia è il deferimento arrivato su invito del Ministro Maroni, già preoccupato per il clima di tensione che ha caratterizzato questo inizio di campionato e poco propenso ad affrontare altre grane calcistiche. Ma l’ira di Lo Monaco non si placa ed anzi si riversa ora contro il Ministro stesso e contro il partito che questi rappresenta:

Mi auguro che quello di Maroni sia l’ultimo intervento su questa vicenda. Non sono certamente io il rappresentante di un partito che ha fatto propri i capisaldi dell’istigazione alla violenza in questi anni. Non sono stato io a parlare di fucili o di ‘Roma ladrona’. Mi sembra che la predica provenga da un pulpito fuori luogo.

Rischio squalifica per Materazzi

Una volta c’era Calciopoli, Moggiopoli, o come vi piace chiamarlo. Retrocessa la Juventus, ecco l’ennesimo scandalo di casa nostra. Non bastavano i bilanci truccati, i rigori inesistenti o i fuorigioco non fischiati, ad aiutare la nuova Inter ci si mette anche il regolamento Fifa.

Per evitare che i calciatori (soprattutto per un vizio tutto italiano) saltassero le amichevoli delle nazionali, inventandosi malanni che poi si rivelavano falsi, l’organizzazione mondiale del football ha introdotto una norma (artt. 75-76 delle norme organizzative interne) da qualche anno, secondo cui se un calciatore viene convocato in nazionale, ma poi dimostra che per qualche guaio fisico non può giocare la partita, non potrà nemmeno scendere in campo nel match successivo di campionato con il proprio club.