Inter e Milan su Trezeguet

Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare intorno alla questione-Trezeguet, l’attaccante francese che potrebbe tornare in patria, al Lione, inserito nella trattativa che porterebbe Grosso in maglia bianconera.

Champions League: Roma, Juventus e Inter, ecco le insidie del sorteggio

Passata l’ultima nottata di Champions a gironi, ed archiviati in fretta i bilanci che – a conti fatti – regalano sorrisi da “ho compiuto il mio dovere” solo a Roma – incredibile la cavalcata dei giallorossi dopo un inizio drammatico anche in campionato – e Juventus – magica la nottata al Bernabeu con un Del Piero stellare -, è già tempo di conti legati al prossimo futuro. Cosa riserverà l’urna al terzetto nostrano? A chi la sorte regalerà un A/R agevole e abbordabile?

Di sicuro si sa che dagli ottavi in poi, il sorteggio è previsto per venerdì 19 dicembre a Nyon, saranno partite di andata e ritorno: 180′ da dentro o fuori. Altra cosa certa è che l’Italia – rappresentata da Juventus, Roma e Inter – eviterà, come qualunque altra nazione ancora presente con più di una squadra, ogni rischio di derby. Altra certezza, le prime di ciascun girone potranno essere abbinate solo alle seconde, e viceversa con l’impossibile associazione di squadre che erano nello stesso girone. Assemblando, di conseguenza, gli enunciati appena indicati, è già possibile avanzare qualche ipotesi preventiva. Non la certezza di chi giocherà contro chi, ma la garanzia di chi non giocherà contro qualcun altro. Senza dimenticare che, arrivati a questo punto, ogni sfida è uno scontro all’ultima goccia di sudore.

La Fiorentina (rim)piange, la Juve sogna

Il miracolo non c’è stato. Speravamo di poter commentare l’impresa viola contro il Lione, ma i ragazzi di Prandelli non hanno saputo contrastare la maggiore esperienza dei francesi, ritrovandosi a dover rimpiangere ancora una volta le buone occasioni lasciate per strada.

Certo è che la qualificazione non è sfuggita ieri sera. La Fiorentina poteva e doveva fare di più nelle gare precedenti, non riuscendo però a finalizzare la gran mole di gioco creata. Un limite che i viola si portano dietro da troppo tempo e che anche nella partita contro i campioni di Francia è stato messo ben in evidenza.

Come prevedibile, i viola sono partiti subito all’arrambaggio, con conclusioni che provenivano da ogni dove (Gilardino, Mutu, Montolivo), ma il Lione non è stato certo a guardare e nel giro di mezz’ora ha castigato i padroni di casa.

Champions League: Fiorentina per la storia, Juve per la gloria

Tre punti per sperare, tre punti per consolidare il primato in classifica: motivi diversi, ma un unico obiettivo per le due italiane impegnate in Champions questa sera.

La Fiorentina è attesa dall’appuntamento clou della stagione, chiamata a conquistare la vittoria per sperare ancora nel cammino europeo. La Juventus da questa sera potrebbe avere la certezza matematica del primo posto nel girone H, a dispetto di chi, in fase di sorteggio, la vedeva destinata a rincorrere il Real ed a giocarsi la qualificazione con la rivelazione Zenit.

Impresa ardua per i viola, che finora non hanno raccolto quanto seminato (tanto per cambiare), ritrovandosi a dover rimpiangere diverse occasioni perdute. Stasera avranno di nuovo di fronte il Lione in una sorta di rivincita per quanto lasciato in terra francese nella gara di andata. Ricordate? Gli uomini di Prandelli erano avanti di due gol, ma i campioni di Francia riuscirono a rimontare, non senza polemiche per una rete segnata con un viola a terra.

Champions League: gioia Juve, rimpianti viola

E’ il bello del calcio, o almeno così dicono. Certo è difficile raccontarlo stasera ai tifosi della Fiorentina, convinti per più di sessanta minuti di poter portare a casa i tre punti, per poi ritrovarsi raggiunti ad un passo dall’impresa dal Lione campione di Francia. Ed è difficile anche raccontarlo ai tifosi dello Zenit St. Pietroburgo, che per un tempo e mezzo hanno sperato di poter fermare la blasonata Juventus lontano da casa.

Ma i viola non avevano fatto i conti con lo scarso fair-play dei francesi né con un arbitro che avrebbe potuto fermare il gioco prima che Piquionne dimezzasse lo svantaggio con Zauri a terra, mentre i russi non avevano considerato che la Juventus ha tra le sue fila un certo Alessandro Del Piero, capace di tirar fuori dal cilindro la giocata risolutiva in qualunque momento della gara.

Peccato per gli uomini di Prandelli, che alla fine del primo tempo erano già in vantaggio per due a zero, grazie ad un Gilardino ampiamente ritrovato, che metteva la testa sui cross dei compagni e faceva sognare la grande impresa al popolo viola. Un vantaggio meritato, nonostante la grande partenza del Lione e le incursioni di Benzema sulla fascia sinistra.