Sfumato Kakà, ora le grandi d’Europa tremano

 MILANO, 21 gennaio– Ora le big d’Europa hanno paura. Ma soprattutto provano a blindare anzitempo i loro gioielli. L’affare Kakà sfumato all’ultimo sospiro, potrebbe portare a conseguenze devastanti nel panorama del mercato internazionale: lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, ha il portafoglio pieno e una gran voglia di rifarsi andando a prendere un campione, uno di quelli con la C maiuscola. Anche se, a dirla proprio tutta, per far sì che la sua squadra entri a far parte dell’elitè del calcio mondiale, non basterà comprare campioni su campioni: il Chelsea di Roman Abramovič, ne è un esempio lampante.

L’Inter crolla, la Juve c’è

La classifica si accorcia e la vetta non sembra più un lontano miraggio per chi è costretto ad inseguire da inizio campionato. Si è parlato spesso in questi mesi di discorso chiuso, di giochi fatti, di scudetto già assegnato, sebbene mancassero più della metà delle partite.

Ma quando la prima è brutta e vincente, quando riesce a guadagnar punti, giocando male, quando arriva l’immancabile errore arbitrale a darle una mano, quando ha un trascinatore (Ibrahimovic) che gioca partite su partite senza mostrare segni di affaticamento, beh a quel punto è inutlie sperare nella rincorsa.

E invece arriva una vittoria regalata prima della sosta natalizia, contro un Siena che ha più di un motivo per recriminare; poi arriva un pareggio inatteso contro il Cagliari ed una sconfitta meritata contro un’Atalanta che avrebbe potuto infierire su una squadra allo sbando. E l’Inter non è più l’invincibile armata che terrorizza il campionato, ma solo una squadra con molti limiti a dispetto dei grandi nomi che mette in campo. E il campionato si riapre, sebbene la seconda non riesca ad andare oltre il pareggio nel posticipo serale sul campo della Lazio. Un passo avanti o un punto perso per la Juventus?

Vai Cassano, è la tua notte! La Juve con Giovinco-Amauri contro il Catania

Appassionati di calcio di tutta Italia, mettetevi comodi: sarà un mercoledì sera di gennaio straordinariamente interessante per Voi, come non ce ne sono da qualche anno a questa parte. Scendono infatti in campo la Juventus, in un incontro valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia, e la Roma, che ospita all’Olimpico la Sampdoria del grande ex Cassano nel recupero della nona giornata di campionato.

Cominciamo parlando della “Fidanzata d’Italia”, che riceve il sempre ostico Catania schierando una formazione molto vicina a quella “tipo”, almeno stando alle indiscrezioni della vigilia. I -8 °C previsti per la serata non spaventano Gigi Buffon, che scalpita per rientrare dopo 100 giorni di assenza per infortunio; proprio la temperatura rigida consiglierebbe prudenza, ma difficilmente Ranieri saprà opporsi al desiderio del suo “numero 1”.

Calciopoli: Cobolli Gigli chiede i due scudetti indietro

3 anni fa la Juventus finì in serie B (con una pesante penalizzazione). 2 scudetti le furono revocati, senza contare il danno di immagine, economico (il club chiuse con un passivo di oltre 100 milioni di debito) e la cessione di pezzi da novanta come Ibrahimovic e Cannavaro. Oggi si viene a sapere dai giudici di Roma che il fatto non sussiste, cioè all’epoca non ci fu alcun illecito. E ora che si fa?

Come c’era da aspettarsi, a distanza di poche ore l’attuale presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ha rilasciato la dichiarazione che tutti i tifosi attendevano: ridateci almeno i due scudetti. Ovviamente è presto per stabilire che i bianconeri hanno 29 scudetti anziché 27, ma ci sono buone speranze.

Juve in campo tra ritorni e voci di mercato

Epifania ricca di liete sorprese per i colori della Vecchia Signora, che tra poco affronterà il Monaco nell’amichevole di Messina. A pochi giorni dalla ripresa del campionato, dopo la lunga pausa invernale, mister Ranieri avrà così modo di testare lo stato di forma della squadra, impegnata già da domenica nella rincorsa alla capolista Inter.

Ma le note positive arrivano dalla lista dei convocati, visto che i tra 23 è presente anche il nome di Gigi Buffon, assente dai campi da tre mesi e pronto al rientro tra i pali. Probabilmente Ranieri gli concederà una passerella di 45 minuti, per verificare la condizione fisica, in vista della gara di domenica con in Siena.

Al rientro anche Poulsen, seconda scelta bianconera nel mercato estivo (in realtà l’idea era quella di prendere Xavi Alonso), ma poi entrato nelle geometrie di squadra al fianco di Sissoko, prima che l’infortunio lo constringesse al lungo stop. Una Juve, dunque, che comincia a somigliare a quella disegnata dal tecnico ad inizio stagione, mentre si continua a lavorare in chiave futura, con nomi più o meno noti accostati alla società bianconera.

Juve by night a gennaio, infortuni in agguato

Maledette esigenze televisive! Sarà il pensiero ricorrente da qui a fine mese dei giocatori della Juventus, costretti a giocare la maggior parte delle gare in notturna. E, se è vero che finora la Vecchia Signora ha dato dimostazione di essere una “bella di notte” (quasi sempre), è anche vero che ci avviciniamo al periodo più freddo dell’anno e dal servizio metereologico dell’Aereonautica non arrivano certo previsioni incoraggianti.

Il termometro arriverà a toccare i meno cinque gradi centigradi in quel di Torino, dove la Juve giocherà la maggior parte delle prossime gare, senza contare che è attesa dalla trasferta di Udine e da quella di Roma (dove farà meno freddo, ma in compenso bisognerà fare i conti con l’umidità).

Sei gare in 20 giorni (addirittura sette, nel caso i bianconeri dovessero passare al turno successivo di Coppa Italia). Una sola gara da disputare “al tepore” del pomeriggio, mentre per il resto occorrerà servirsi delle luci artificiali. Cosa significa tutto ciò in termini pratici? Che la Juve catalizza l’attenzione di molti ed è tra le preferite della tv a pagamento. Ma significa anche un altissimo rischio-infortuni. dovuti al freddo pungente ed al terreno gelato.

Clamorosa ipotesi di mercato: Messi alla Juve

Sulle pagine di Tuttosport questa mattina è apparsa una ipotesi di calciomercato piuttosto fantasiosa quanto solleticante per i tifosi bianconeri. Secondo la politica del Barcellona, che prevede il far nascere grossi campioni in casa propria per poi, dopo la loro esplosione, rivenderli a cifre esorbitanti dopo qualche anno, anche Messi potrebbe presto lasciare i blaugrana.

Ad accoglierlo a braccia aperte ci sarebbe la Juventus, che ha tanta voglia di ritornar grande, e per farlo dovrà spendere anche qualcosa in più di quello che ha speso finora. La clausola di rescissione attuale della Pulce è di 150 milioni di euro, ma ciò non significa che bisognerà spendere quella somma per averlo. Questa è solo un’assicurazione per farlo rimanere a Barcellona finché la dirigenza non deciderà di venderlo, e se ciò dovesse accadere durante la prossima estate, la cifra potrebbe essere circa la metà.

Paolo Montero difende Gerrard

Colpevolisti o innocentisti? Di fronte a taluni episodi di cronaca l’opinione pubblica si divide. Figuriamoci poi se nell’episodio in questione è impelagato un mito, un eroe, uno dei più forti