Mourinho ossessionato da Mancini

Incorreggibile Mourinho! E’ arrivato in Italia con la fama dell’antipatico e non si può certo dire che stia facendo chissà quale sforzo per smentire chi lo ha giudicato senza nemmeno conoscerlo. Ad ogni uscita scatena una polemica, ogni sua parola diventa motivo di discussione o offesa per qualcuno. Sarà perché è permaloso o semplicemente perché questo modo di fare rientra nel suo personaggio, sta di fatto, però, che spesso riesce ad essere irritante.

Nella giornata che ha riportato la sua Inter in testa alla classifica, il portoghese ha trovato il modo di procurarsi parecchi “nemici”, prima in campo, zittendo chi lo contestava, poi davanti alle telecamere di Sky, polemizzando con chi lo invitava a tornare sul paragone con Mancini. Basta così? No, perché mister Mou conosce il valore della par condicio ed ha voluto deliziare anche i telespettatori di Mamma Rai con il suo show.

Una cosa però l’abbiamo capita: lo Special One soffre il confronto con Roberto Mancini e chiunque abbia voglia di chiacchierare con lui, da oggi in poi dovrà fare attenzione a non nominare il nome dell’ex allenatore dell’Inter.

Calcio, Serie A: In zona preghiera Cruz porta l’Inter in Paradiso

Del Piero e Gilardino mandano Juve e Fiorentina in orbita. Vince anche il Napoli e il Genoa trascinato da un Super-Milito. Il racconto dell’ 11^ giornata.

Chi doveva vincere ha vinto e chi rischiava di perdere ha perso. L’undicesima giornata di Serie A non ha regalato sorprese: in fondo alla classifica, Torino a parte, le acque non si smuovono mentre ai piani alti fanno festa praticamente tutte, o quasi. L’Inter nel big-match di giornata ospitava la corazzata Udinese. Per novanta minuti Mourinho ha sudato freddo, ma a scongiurare il quarto pareggio in stagione ci ha pensato Julio Cruz che ha regalato, in pieno recupero, la vetta provvisoria della classifica ai nerazzurri. A quota 22 sale anche la Lazio che aggancia il Milan, impegnato questa sera nel posticipo di Lecce. A seguire, alle spalle dell’Udinese che resta a 21, la premiata coppia Napoli-Genoa, che precede a sua volta di due punti quella formata da Juventus e Catania. A diciassette sale la Fiorentina che, trascinata dalla vena realizzativa di Alberto Gilardino, scavalca il Palermo, sconfitto nell’anticipo di sabato dal Torino.

Calcio, serie A: al Meazza Inter-Udinese. Si giocano il primato in classifica

Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che Inter-Udinese dopo due mesi di campionato sarebbe stato il match clou della 11° giornata. Complimenti quindi alla squadra di Marino che oltre a disputare un grande inizio di torneo, sta brillando anche in Europa, dando segno di grande maturità. L’Inter, invece, nonostante abbia gli stessi punti (21), non sta attraversando un grande momento di forma. Il nuovo modulo provato da Mourinho (4-2-4), non sta dando i frutti sperati, anzi in due gare è suonato l’allarme difesa che ha subito cinque gol; due dalla Reggina e tre in Champions dall’Anorthosis.

Balotelli risponde ai genitori naturali

E’ uno degli attaccanti più promettenti del nostro calcio, già punto fermo dell’Under 21 di Casiraghi e con un futuro quasi sicuro con la maglia della nazionale maggiore. Mario Balotelli è esploso lo scorso anno nell’Inter di Mancini e da allora ha avuto diverse occasioni per mettersi in luce e per dimostrare di essere un vero campione, nonostante i 18 anni di età.

Nei giorni scorsi il suo nome è finito sulle pagine di tutti i giornali per via delle dichiarazioni rilasciate dai suoi genitori naturali, arrivati Italia 20 anni fa e così poveri da non potersi permettere il lusso di mantenere Supermario. Affermazioni strappalacrime da parte dei signori Thomas e Rose Barwuah, che però l’attaccante dell’Inter si è sentito in dovere di smentire:

Si è scritto di due persone costrette, perché povere e senza lavoro, a ‘dare in adozione’ il figlio. Falso, perché non sono mai stato dato in adozione (ora sì che aspetto di essere adottato da quelli che considero i miei VERI genitori) e soprattutto nessuno li ha mai costretti ad abbandonarmi in ospedale quando ero neonato e a sparire negli anni successivi all’affido.

La Roma risorge, l’Inter frena

Stati d’animo diversi per le due italiane impegnate ieri sera in Champions League. La Roma ritrova gioco e vittoria, cancellando l’ultimo periodo negativo con una prestazione che sa di riscatto, mentre l’Inter torna dalla trasferta di Cipro con tre gol incassati ed un solo punto, senza contare la pessima figura rimediata di fronte ad una squadra nettamente inferiore a livello tecnico.

All’Olimpico c’era ancora aria di contestazione dopo le tante, troppe debacle che hanno rischiato di guastare il rapporto tra squadra e tifoseria. Agli uomini di Spalletti veniva chiesto un segno di “vita” e alla fine la resurrezione si è compiuta, nonostante le incursioni iniziali del Chelsea, che lasciavano presagire un’altra serata di sofferenza.

La svolta al 34′ del primo tempo, quando Cicinho si involava sulla destra e metteva Panucci nella condizione di battere a rete a due passi dalla porta. 1-0 per la Roma e cielo sopra l’Olimpico un po’ meno grigio, nonostante il nubifragio che si è abbattuto sulla Capitale.

L’Inter soffre e vince, la Juve vola

Solo un paio di settimane fa si parlava di crisi in casa bianconera, con un summit convocato d’urgenza per risolvere in fretta la questione, prima di sprofondare nella bassa classifica. Poi era arrivata una nuova pesante sconfitta contro un Napoli lanciatissimo, ma da quel triste sabato di metà ottobre, i bianconeri sono riusciti a collezionare solo vittorie, mettendo in imbarazzo Real Madrid, Torino, Bologna e Roma, proprio ieri sera.

Una Juventus che sta risalendo pian piano la china, dopo il momento di appannamento che le ha impedito di proseguire la sua marcia verso le prime posizioni di classifica. Ma ora il peggio sembra passato e con il recupero degli infortunati ci sarà da divertirsi per i tifosi della Vecchia Signora.

Intanto si godono la vittoria di ieri contro una Roma sempre più in caduta libera, alla sesta sconfitta in dieci partite e con soli 7 miseri punti in classifica. Il ritiro non è servito a dare lo scossone che tutti si aspettavano ed ora urgono soluzioni degne di una grande società, se non si vuole correre il rischio di impelagarsi nella lotta salvezza.

L’inter vince di misura, la Roma ancora sconfitta

Mercoledì amaro per la Roma di Spalletti, costretta ad incassare la terza sconfitta in 10 giorni, nonostante il rientro a tempo pieno di Totti ed i segnali di ripresa mostrati. Stavolta a infierire sul momento no dei giallorossi è stato il Chelsea, sebbene abbia avuto bisogno di un tempo e mezzo per aver ragione di una Roma che si è difesa in modo ordinato.

Ma non è bastato. Nel primo tempo la voglia di rivalsa dei capitolini si è fatta sentire, ma a ben guardare non è che le occasioni da gol siano state così evidenti, tanto che Cech ha vissuto una serata di relativo relax. Meno equilibrata la ripresa, con il Chelsea a spingere e la Roma alla ricerca affannosa di almeno un punto da portare a casa.

Alla fine, però, sono i Blues ad esultare, grazie ad un gol di John Terry, quando mancava solo un quarto d’ora al fischio finale. Nella serata del’ennesima disfatta, l’unica consolazione è che il Bordeaux ha battuto il Cluj, lasciando aperta la porta della qualificazione per gli uomini di Spalletti, che ora chiudono la classifica con 3 punti, proprio come i francesi, mentre il Cluj è fermo a 4.