Confermate le ipotesi della vigilia per quanto riguarda le comproprietà. Fabio Borini rimane alla Roma dopo che la società capitolina ed il Parma se lo sono conteso fino all’ultimo. I giallorossi infatti hanno inserito nella busta la cifra di 4,9 milioni di euro, contro i 4,1 degli emiliani, in pratica meno del riscatto prestabilito ma più di quanto avrebbero voluto spendere, cioè zero. Non è detto però che Borini resti a Roma, anche se questo punto sarà valutato nei prossimi giorni.
Tra meno di due ore a Milano verranno aperte le buste per risolvere le comproprietà del calcio italiano, o almeno di quelle su cui non si è trovato un accordo nei giorni scorsi. Sono tanti i nomi a metà tra due club, ma tra questi ne spicca uno che sta facendo litigare diverse squadre: Fabio Borini.
Giovinco è uno dei pezzi pregiati del mercato italiano, ed attualmente la sua situazione è molto complessa. Non si è trovato finora l’accordo tra Parma e Juventus che ne detengono le due metà del cartellino, e se non venisse trovato fino al 22 giugno, si andrà alle buste. A questo punto l’Inter potrebbe inserirsi, ma attenzione perché dopo lo sgarbo-Isla la Juventus potrebbe tirare un altro colpo basso ai nerazzurri.
Antonio Conte avrà il suo esterno sinistro. Certo, non avrà l’esperienza di Bastos e Vargas o il talento di Elia e Nani, ma ha dalla sua una buona tecnica, la freschezza dei suoi 26 anni, e soprattutto il costo del cartellino basso. Emanuele Giaccherini ed il Cesena hanno trovato l’accordo con la Juventus. Il ragazzo andrà a Torino in comproprietà, una scelta che sblocca molti risvolti di mercato.
Dal punto di vista del Cesena, il club evita di perdere il calciatore a parametro zero visto che il suo contratto scade a fine stagione. Con la comproprietà invece l’esterno ha accettato di rinnovarlo, ma con un ingaggio da grande squadra che fa capire che, al momento di decidere chi acquisterà l’altra metà del cartellino, saranno i bianconeri piemontesi a spuntarla.
Sta per concludersi una delle tante telenovelas della stagione estiva. Emiliano Viviano infatti ha trovato l’accordo con il Genoa e a breve si trasferirà sotto la Lanterna. Preziosi, che inizialmente
Alle undici sono state aperte le buste depositate dai club cui apparteneva una metà dei calciatori su cui non era stato trovato accordo di acquisto o cessione. La prima fase del calciomercato estivo, quindi, si chiude con i verdetti sanciti dalle offerte formulate dai club per riscattare il cartellino dei giocatori contesi.
Come anticipato in mattinata, ha fatto notizia l’errore tecnico del Bologna che, avendo sbagliato nell’indicazione del prezzo per il riscatto del portiere Emiliano Viviano (conteso con l’Inter), ha di fatto lasciato che un pezzo pregiato del mercato estivo si accasasse a Milano per la modica cifra di quattro milioni di euro. Svista grossolana da parte della dirigenza felsinea che, se è vero come si va ripetendo da tempo aveva promesso l’estremo alla Roma, rischia indirettamente di compromettere anche i piani della società capitolina. Tra gli altri casi risolti alle buste, meritano una citazione il passaggio a titolo definitivo di Gaetano D’Agostino dalla Fiorentina all’Udinese; quello di Albin Ekdal dal Bologna alla Juventus; quello di Daniele Mannini dalla Sampdoria al Napoli.
Oggi alle 11 si sono aperte le buste per decidere sulle comproprietà su cui non si era trovato un accordo fino a ieri. Tra le più spinose c’era sicuramente quella di Viviano, e non ha deluso le attese, visto che ha comportato un colpo di scena da comiche. Il cartellino, a metà tra Bologna e Inter, sarebbe dovuto essere riscattato dai felsinei, visto che l’Inter non aveva bisogno di un portiere ed invece aveva bisogno di liquidità.
Ma in mattinata, per errore, il dirigente bolognese che doveva compilare il modulo ufficiale ha sbagliato ad inserire la cifra, scrivendo la metà di quanto la società aveva intenzione di pagare. Conclusione: Viviano finisce all’Inter, in cui però difficilmente giocherà nella prossima stagione.
E’ appena scaduto il termine ultimo per definire le comproprietà che riguardano il calcio italiano, e non sono mancati i colpi di scena. Tutti gli occhi erano puntati sulla vicenda Viviano, conteso tra Bologna e Inter, su cui si vociferava un riscatto dei nerazzurri per girarlo al Genoa in prestito per un anno. A meno di due ore dalla chiusura delle trattative però, Preziosi ha fatto sapere di non volere più il portiere azzurro per puntare ancora su Eduardo, e dunque questa mossa può aver fatto saltare una trattativa che sembrava scontata in favore dell’Inter. Di conseguenza si è deciso di non decidere ed i due club andranno alle buste.
I due club si sono però accordati per il rinnovo della comproprietà di Krhin, mentre i felsinei ottengono la metà di Morleo del Crotone, ma non quella di Ekdal della Juve per cui si andrà alle buste. Sono circolati pochi soldi e spesso le comproprietà si sono risolte con altre comproprietà, rinnovi o prestiti. Una delle poche risoluzioni onerose è stata a sorpresa quella per Barreto, pagato 3 milioni di euro dall’Udinese al Bari, con l’inserimento nella trattativa di Forestieri. Nulla da fare invece per l’altro pezzo pregiato sul mercato, Palladino, per cui Juventus e Parma non hanno trovato un accordo e, di conseguenza, anche qui si andrà alle buste.
Boateng è uno dei calciatori più positivi nella stagione del Milan, ma rischia di non passare definitivamente in rossonero come si vocifera ormai da mesi. Il calciatore è stato acquistato quest’estate dal Genoa che appena 4 giorni dopo lo aveva girato al Milan con la formula della comproprietà. Un’operazione lecita ma che ha fatto storcere il naso a molte persone. E così oggi cominciano a venir fuori gli altarini:
Boateng fa parte di un accordo con il Milan che comprende sei giocatori e se l’accordo sulla parola con i rossoneri non sarà rispettato siamo pronti a fare una piccola guerra.
La frase è alquanto enigmatica perché non chiarisce molto il senso della trattativa. Per l’altra metà del cartellino di Boateng il Milan ha promesso al Genoa 6 giocatori? O i rossoneri devono accollarsi l’ingaggio anche di altri calciatori per poter riscattare il ghanese?
Ormai è fatta, almeno secondo la Gazzetta dello Sport. Il pressing dell’Inter sul Genoa per mandare Ranocchia a Milano sin da gennaio è stata una tattica vincente. Ma come tutte
Con la giornata di ieri si chiudono definitivamente tutti i conti in sospeso tra i vari club di A e di B in merito alle comproprietà. Decine di calciatori, in bilico tra due società, ora sanno quale sarà il loro futuro, o almeno quello più immediato.
Di certo non saranno sistemazioni definitive, o almeno non per tutti. Abbruscato ad esempio è un anno che punta i piedi e dice che a Torino non ci tornerebbe neanche morto, ma i granata lo hanno riscattato alle buste col Lecce, e così o se ne farà una ragione, o dovrà convincere Cairo che la soluzione migliore per tutti è di rivenderlo a qualche altra squadra.
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