Premier League: favoloso City, Malouda salva il Chelsea

La seconda giornata di campionato conferma che è il Manchester City la squadra da battere. I ragazzi di Mancini sembrano una corazzata invincibile che soltanto i cali di concentrazione possono battere. Basti dire che nell’ultima gara contro il Bolton in panchina si accomodano Tevez e Balotelli, per capire la qualità della rosa.

Il City mette sotto gli avversari per tutto il primo tempo, Aguero per una volta non è il solito cecchino, ma si mangia l’impossibile, e così bisogna affidarsi alla fortuna per sbloccare il risultato. Un bel regalo lo fa Jaaskelainen che si fa rimbalzare davanti un tiro innocuo di Silva che finisce in porta. Una volta trovato il gol, il City si scioglie e raddoppia, stavolta con Barry. Il Bolton non ci tiene a passare da vittima sacrificale e si fa sotto, prima accorciando con Klasnic, e poi nella ripresa, dopo il terzo gol di Dzeko, segnando ancora, ma il City è troppo forte ed è impossibile togliergli punti.

Premier League: pochi gol e tante botte nella prima di campionato

Non sarà di certo una prima di campionato che passerà alla storia per il bel calcio, quella appena trascorsa in Premier League. La nuova stagione, che già si era aperta con lo spettro delle proteste di piazza che hanno fatto rinviare una partita (Tottenham-Everton), porta la violenza anche in campo, e precisamente in Newcastle-Arsenal. Protagonista è sempre il solito Joey Barton, autore di un fallaccio su Gervinho. L’ivoriano fa un po’ di scena ed il bad boy lo tira su di prepotenza, scatenando un putiferio.

Non mancano spintoni e un po’ troppo di irruenza, oltre alla solita sceneggiata di Barton che cade come se fosse stato sparato. Alla fine Gervinho verrà espulso per la manata e, al novantesimo, sono più i lividi che i gol. Steccano un po’ tutti. Il Chelsea dei miliardi non va oltre lo 0-0 contro lo Stoke che in casa è un avversario tosto, il Liverpool pareggia contro il Sunderland e così l’unica big a vincere è il Manchester United in attesa del posticipo del City.

Premier League: Ancelotti sconfitto ed esonerato, il City festeggia l’Europa che conta

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Abramovich lo aveva promesso sin da due settimane fa che Ancelotti, in caso di sconfitta contro il Manchester United, sarebbe stato esonerato. Oggi questa promessa è diventata ufficiale e, subito dopo il fischio finale dell’ultima gara di campionato, l’ha mantenuta. Ancelotti non sarà l’allenatore del Chelsea nella prossima stagione, e per quella panchina si parla di Gianfranco Zola, ma c’è da dire anche che i Blues di certo non hanno salutato con onore il proprio tecnico.

E’ arrivata l’ennesima sconfitta della stagione, stavolta contro l’Everton, dopo che per quasi tutto il secondo tempo i londinesi sono stati in vantaggio di un uomo. Ma evidentemente non vedevano l’ora che finisse il campionato. Chi invece può festeggiare è Roberto Mancini che, dopo aver conquistato la FA Cup, regala la storica qualificazione in Champions League al suo Manchester City. Lo 0-2 rifilato al Bolton permette addirittura l’aggancio al Chelsea a 71 punti, 9 in meno dei cugini dello United vincitori contro il Blackpool, ma per una questione di scontri diretti il City rimane terzo.

Premier League: festa a Manchester, allo United il campionato, al City la FA Cup

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Mancava da 35 anni un trofeo nella bacheca del Manchester City, ed anche se si tratta di quello meno ambito, sempre di trofeo si tratta. Roberto Mancini, il tanto bistrattato allenatore italiano malvisto in Inghilterra, riesce così ad interrompere il periodo buio della seconda squadra di Manchester, battendo lo Stoke City in finale e vincendo la FA Cup. La vittoria era piuttosto scontata viste le forze in campo, ma Balotelli (migliore in campo) e compagni fanno una fatica immensa a trovare il gol. La rete arriva nel finale, dopo un’azione convulsa fatta di ribattute e rimpalli, finalizzata da Touré.

Ma ad alzare il trofeo più importante d’Inghilterra ci pensano i cugini dello United con un risultato piuttosto scontato. I Red Devils infatti pareggiano contro il Blackburn e tanto basta per ottenere la matematica certezza di vincere il campionato, dando una mano anche agli avversari che rimangono a galla nella lotta per non retrocedere. Vanno in vantaggio i padroni di casa, ma un rigore piuttosto generoso, trasformato da Rooney, rimette tutto a posto.

Premier League: il Manchester United batte il Chelsea ed è a un punto dallo scudetto

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Vedremo se Ancelotti verrà esonerato come Abramovich aveva preannunciato in caso di sconfitta, ma intanto bisogna registrare la vittoria, ma anche il dominio, del Manchester United nel posticipo contro il Chelsea. I Red Devils vanno in vantaggio dopo appena 36 secondi con quell’incredibile attaccante che è Hernandez, un’altra scommessa vinta da Ferguson, e raddoppiano a metà primo tempo con Vidic. Non basta al Chelsea la rete di Lampard visto che sono i padroni di casa ad andare vicini al gol più volte. Lo United vince e vola a +6, e basterà così un punto nelle ultime due partite per festeggiare la vittoria del campionato.

Un campionato che vede cedere le armi a due delle protagoniste, Arsenal e Manchester City, che sembra non vedano l’ora che finisca. I Gunners infatti perdono a sorpresa contro lo Stoke City mancando così l’occasione di agganciare il Chelsea al secondo posto, mentre è ancora più incredibile la sconfitta degli uomini di Mancini (sempre più sulla graticola), che contro l’Everton prima vanno in vantaggio, ma poi si fanno rimontare nella ripresa e perdono così l’occasione di accorciare sul terzo posto.

Premier League: l’Arsenal e gli arbitri riaprono il campionato

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Ci lamentiamo sempre degli arbitri italiani, ma dovremmo guardare ciò che accade all’estero per capire che forse i nostri non sono così male. Capita così che due errori gravissimi consegnino la vittoria al Chelsea ed uno altrettanto grave obblighi il Manchester United alla sconfitta, in maniera tale che ora, a 3 giornate dalla fine del campionato, tutto può ancora succedere.

Ma facciamo un passo indietro e partiamo dalle gare del sabato. Il big match era Chelsea-Tottenham, uno dei tanti derby di Londra, e gli Spurs erano pure passati in vantaggio. Il pari arriva dai piedi di Lampard che fa partire una delle sue sassate solite, ma stavolta il portiere Gomes non trattiene. Riesce però a bloccare il pallone prima che questo varchi completamente la linea, ma il guardalinee sbandiera il gol, regalando così la rete del pareggio. Nella ripresa è l’altro guardalinee ad avere la responsabilità di ciò che accade: Kalou parte in fuorigioco e segna il gol del definitivo 2-1 che costa la Champions al Tottenham, ma sicuramente le polemiche si spegneranno in un paio di giorni.

Premier League: Arsenal beffato al 90′, lo United si mette in tasca lo scudetto

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Non è ancora matematico, ma potrebbe diventarlo già la prossima settimana. L’Arsenal, che per tutto l’anno ha conteso la vetta al Manchester United, rimanendogli attaccato senza mai mollare, si è definitivamente sgonfiato. Le energie per lo sprint finale evidentemente non ci sono, e la dimostrazione è stata il posticipo di ieri. Contro il Bolton, una squadra ostica anche se non delle più pericolose, i Gunners fanno la partita, ma praticamente con due azioni (tre se vogliamo inserire anche il rigore sbagliato), gli avversari vincono la partita, tra l’altro con un gol al novantesimo.

Lo United invece, che in questo lungo week-end di Premier League aveva giocato per primo, batte l’Everton con un gol di Hernandez, e si porta così a +9 dalla squadra di Wenger che la prossima settimana ha lo scontro diretto contro i Red Devils. In caso di vittoria degli uomini di Ferguson, il campionato potrebbe dirsi chiuso.

Premier League: il Liverpool ferma l’Arsenal al 102′

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Per 97 minuti non accade nulla, poi tutto cambia. Arsenal-Liverpool, big match di una giornata spezzatino che più spezzatino non si può (5 partite al sabato, una domenica, una martedì, due rimandate alla prossima settimana ed un’altra rimandata di un mese), era cominciato male, con poche azioni da gol ed un grave infortunio per Carragher, costretto al ricovero per una testata. Ed è stato proprio l’infortunio del difensore che ha fatto perdere oltre 10 minuti che hanno poi portato ad un recupero così lungo.

Sembrava di essere ai supplementari, e ad un certo punto persino ai rigori quando al 98′ l’arbitro ne concede uno ai padroni di casa, e al 102′ ne concede uno agli ospiti. Alla fine saranno entrambi segnati ed i Gunners perdono l’occasione di avvicinare il Manchester United che ora se la ride a +6.

Premier League: il Liverpool travolge il City, in vetta è sempre più United-Arsenal

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Il lungo week-end di Premier League si è concluso solo ieri sera con la travolgente vittoria del Liverpool sul Manchester City. La squadra di Mancini deve affrontare i soliti problemi: assenze per infortuni, mancanza di idee e la solita dipendenza da Tevez, talloni d’Achille da cui non riesce proprio a liberarsi.

I Reds invece, da quando hanno cambiato allenatore, vanno alla grande, ed ormai vedono sempre più vicina la qualificazione europea dopo aver seriamente rischiato la retrocessione. Ad Anfield Road non c’è partita, i padroni di casa vanno in vantaggio dopo appena 13 minuti, ed in poco più di mezz’ora sono sopra già di tre gol (doppietta dell’impressionante Carroll). Il City da parte sua fa molto poco quando in campo c’è Tevez, ed uscito lui per infortunio non fa assolutamente più nulla. Balotelli gioca più di un’ora ma non cambia molto la sua prestazione rispetto a quando sedeva in panchina.

Premier League: Rooney a rischio squalifica per bestemmie, ma il suo Manchester United va

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Corre come un treno il Manchester United in Premier League. Va così forte che delle volte non si riesce a star dietro alla sua locomotiva, Wayne Rooney, che però rischia pericolosamente di deragliare. Dopo gli scandali sessuali, eccone un altro che probabilmente in Italia non avrebbe fatto scalpore, ma nel Paese del puritanesimo pesa come un macigno: una serie di parolacce scandite di fronte alla telecamera durante un’esultanza talmente evidenti che persino i commentatori di Sky inglesi hanno dovuto chiedere scusa al pubblico per averle mandate in onda.

Il bad boy inglese si è giustificato affermando che era uno sfogo dovuto all’eccitazione per la tripletta rifilata al West Ham, ma la federazione britannica non sembra volergliela far passare liscia, e pare stia decidendo di squalificarlo per due giornate. L’importante però è che i Red Devils sono riusciti a superare l’ostacolo West Ham a Londra, ma soprattutto ad allontanare le inseguitrici Arsenal e Chelsea.

Premier League: Ancelotti batte Mancini e lo manda in crisi

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Si prospettano tempi duri per il Manchester City, ed ancor di più per il suo tecnico, Roberto Mancini. I sogni scudetto sono stati salutati già tanto tempo fa, ed ora persino la qualificazione in Champions League viene messa in discussione. Nonostante i tanti milioni spesi, rimane la conferma che è Tevez l’anima della squadra, e quando non c’è lui non si vince.

Nel derby italiano tra Ancelotti ed il Mancio ha la meglio il tecnico dei Blues, anche se la gara è stata equilibrata. Balotelli va in panchina, Dzeko gioca da unica punta, ma di azioni ce ne sono poche da un lato e dall’altro. Fino a metà primo tempo, quando entra Drogba e la gara cambia. Parte dai suoi piedi la palla che David Luiz trasforma nell’1-0, e la partita viene chiusa nei minuti di recupero da Ramires. La vittoria del Chelsea vale il sorpasso al terzo posto al City che ora deve guardarsi indietro, e deve ringraziare il West Ham che ferma il Tottenham sullo 0-0 e lo lascia a -4 dal quarto posto.

Premier League: Kuyt e Lampard riaprono il campionato

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Chi pensava che il Chelsea fosse fuori da tutti i giochi deve ricredersi, il campionato inglese è più aperto che mai, anche se ora non si può più sbagliare. Forte del vantaggio di punti sulle inseguitrici, il Manchester United che si presenta ad Anfield contro il Liverpool è molle e senza grinta. Oltre ad un palo colpito da Berbatov non fa nulla, mentre i Reds sembrano davvero indiavolati.

Poi ci si mette anche la difesa degli ospiti, per una volta non impeccabile, che regala almeno due delle reti con cui il Liverpool indirizza la partita, ed infine la grande serata di Kuyt, che segna una tripletta e porta la terza sconfitta in campionato all’armata di Ferguson che ora non può dirsi più così tranquilla come pochi giorni fa.

Premier League: valanga United, nel City Balotelli torna al gol

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Quando ti chiami Mario Balotelli ed hai un fisico da corazziere, non ti spaventano gli infortuni e mesi interi di stop. Il tuo destino è segnare, e appena torna in campo Supermario segna. A farne le spese è il Fulham, il quale però non si lascia scoraggiare dalla rete dell’ex interista e nel secondo tempo perviene al pareggio che taglia le gambe (e le ambizioni) al Manchester City.

Il giorno prima infatti i cugini dello United avevano stravinto a Wigan segnando 4 reti, anche se il risultato è un po’ troppo pesante per i padroni di casa, dato che tre dei quattro gol arrivano nel quarto d’ora finale, segno che comunque la gara è stata aperta per oltre un’ora. Con questa prestazione superlativa il Manchester United riesce a mettere pressione sul City che ora si trova a -10 con una partita in più, dunque i sogni di vincere lo scudetto possono essere riposti nel cassetto. Ma mette pressione anche all’Arsenal.

Premier League: un fantastico Rooney assegna il derby allo United (video)

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Tutti in piedi per applaudire uno dei gol più belli della storia. A segnarlo è Wayne Rooney, l’attaccante più chiacchierato della Premier League, in quella che probabilmente si può definire la partita più importante dell’anno, il derby di Manchester.

Mancavano 13 partite alla fine del campionato, e per la prima volta negli ultimi 40 anni il City poteva ambire a conquistare lo scudetto. La gara contro i cugini era il crocevia della stagione, ed è proprio in queste gare che si vedono i campioni. Eppure la partita era cominciata bene per gli uomini di Mancini, che per tutto il primo tempo dominano i Red Devils che sembrano spaventati dalla forma e dall’aggressività dei Citizens.