Clamoroso: nessun componente del cda della Juve possiede un’azione della società

Incredibile scoperta riportata da Tuttomercatoweb.com. Secondo il sito internet, nel cda della Juventus non c’è un componente che sia in possesso di azioni del club. E in un mondo che è sempre più basato sulla finanza, questo è un caso gravissimo. Infatti negli Stati Uniti, la patria di questo genere di operazioni, i manager di solito vengono pagati con le azioni della società che portano avanti, e non con dei semplici stipendi. Ciò significa che se le azioni valgono tanto, sono i manager stessi i primi a trarne vantaggio, e questa è una garanzia anche per gli altri investitori.

In Italia purtroppo, dato che siamo capaci sempre di aggirare le regole, questo non avviene, anzi, nel club bianconero avviene esattamente l’opposto: nemmeno il Presidente Giovanni Cobolli Gigli è in possesso di una sola azione della squadra che lui stesso finanzia.

La Juve risorge nel derby, il Siena raccoglie solo un punto

Si conclude la settimana della riscossa in casa Juve, dopo le due debacle consecutive con Palermo e Napoli che avevano fatto gridare alla crisi. Qualche giorno fa, commentando l’impresa in Champions League contro il Real Madrid, avevamo detto che la Juve c’è, nonostante tutto.

E Ieri sera lo ha confermato ancora una volta, in una gara che poteva risultare insidiosa, viste le tante assenze e la voglia di rivalsa del Torino.

Così non è stato ed ora Ranieri si gode il suo momento di gloria, dopo le tante voci che lo davano con la valigia in mano, se avesse sbagliato i due appuntamenti clou di questo inizio stagione. Vittoria in Champions, vittoria nel derby e detrattori zittiti, almeno per ora.

Che fine ha fatto Pietro Vierchowod?

40 anni e non sentirli. Non è stato il calciatore più longevo della Serie A, ma arrivare a giocare oltre i 40 anni a livello altissimo non è da tutti. E se si parla di calciatori longevi, non può non venire in mente Pietro Vierchowod, difensore centrale che ha fatto la storia dell’Italia (3 mondiali giocati, tra cui anche quello dell’82 e 8 maglie vestite nella massima serie).

Di lui si conoscono le doti eccelse, considerato uno dei più grandi difensori degli anni ’80 e ’90, ha vinto lo scudetto con la Roma e la Sampdoria, ha fatto diventare grande la Fiorentina e si è tolto lo sfizio di vestire la maglia della Juventus (con cui ha vinto la Champions) e del Milan. Ritiratosi nel 2000 a 41 anni ha fatto solo qualche piccola apparizione nelle serie minori come allenatore, ma che fine ha fatto?

Da Gallas a Carew: tutte le curiosità della settimana

Può una sigaretta provocare un pandemonio e scatenare critiche violente? Può eccome, specie se a tenerla fra le dita è il capitano dell’Arsenal, William Gallas, nonostante il divieto imposto da mister Wenger. Ebbene, il ragazzo è stato beccato mentre stringeva tra le labbra “la bionda” dello scandalo e sui tabloid inglesi è scoppiata la polemica. Figuriamoci poi quando la notizia è arrivata alle orecchie dell’allenatore francese:

Gallas ha delle precise responsabilità, a maggior ragione visto che è capitano e trovo inaccettabile che fumi.

Accidenti che schiavitù e tutto per una sigaretta! E che avrebbe fatto allora se si fosse ritrovato ad allenare John Carew, pizzicato mentre usciva da un locale di strip-tease proprio il giorno di una gara internazionale?

Il Real insegue le giovani promesse, il Milan i vecchietti…

Il caso Beckham continua a far discutere in giro per il mondo. Questa mattina sul sito ufficiale del campione inglese appare la dichiarazione del calciatore trentatreenne che ha ammesso che si stanno discutendo gli ultimi dettagli sul contratto stipulato con il Milan per avere i suoi servizi per parte del 2009, anche se le cifre che sono apparse sui giornali sono tutte false. Ma non è tutto così facile.

Dall’altra parte dell’Europa, a Madrid, dopo la sconfitta con la Juventus si ritorna a parlare di rinforzare la squadra. Il sogno proibito resta Cristiano Ronaldo, ma altri tre nomi sono nella lista di Calderon: Benzema, Ribery e Schweinsteiger. Media età 23 anni.

Aspettando Juve-Torino

Ci siamo. A Torino è giorno di derby nell’anticipo serale dell’ottava giornata di campionato. E come ogni stracittadina che si rispetti, contano poco le forze in campo o i milioni spesi durante la campagna acquisti. E’ una gara a sé dal sapore particolare, sentita dai tifosi più di ogni altra partita.

Ma che derby sarà? Scorrendo le probabili formazioni viene da pensare che si tratti del derby degli assenti, specie in casa bianconera. Ranieri si ritroverà ad inventare di sana pianta una formazione “decente”, viste le assenze di Zanetti, Buffon, Trezeguet, Zebina, Andrade, Tiago, Poulsen, Marchisio e Camoranesi. Praticamente un’intera squadra!

Il problema è nel mezzo: far giocare uno come Ekdal, che paga in fatto di esperienza e maturità, o snaturare le qualità di Nedved cambiandogli posizione? E’ il dubbio che avrà impedito a Ranieri di prender sonno ieri sera.

Fantacalcio: Udinese-Roma e Inter-Genoa difficili da decifrare, meglio puntare su Atalanta e Cagliari

Due partite da tripla ci aspettano in questo fine settimana di campionato. Due partite in cui tutto può succedere, e quindi anche per il Fantacalcio il rischio è grande. La maggior parte dei calciatori delle Fantasquadre sono di proprietà dell’Inter, ma stavolta contro il Genoa e soprattutto dopo la gara di Champions, non c’è da metterci la mano sul fuoco.

Altra gara a rischio per i Fantacalcisti è Udinese-Roma. Entrambe le squadre vengono dal turno in coppa, entrambe con la stanchezza di un inizio di campionato molto stressante, e quindi entrambe con calciatori che hanno la stessa probabilità di far bene o di deludere le aspettative. Per questo motivo il consiglio di quest’oggi è di inserire in campo i calciatori di queste quattro squadre solo in due casi: se non si hanno alternative ragionevoli o se si vuol tentare il tutto per tutto, magari per vincere qualche sfida da testa a testa, in cui il rischio vale la candela.