Maradona continua sulla sua strada e rimane ct dell’Argentina

Va via via sgonfiandosi il polverone sollevato nei giorni scorsi dalla presunta lite tra il presidente della federazione calcio argentina Julio Grondona e il neo ct Diego Armando Maradona. Pare infatti che tutto sia stato chiarito tra i due, e che El Pibe rimarrà stabile nel suo incarico, senza imposizioni dall’alto o capricci dal basso.

Il problema principale era sulla questione degli assistenti. Maradona non gradiva la presenza di Batista nel suo entourage, visto che proprio l’ex allenatore dell’Under 21 sperava di soffiare il posto proprio a Maradona sulla panchina dei biancazzurri. Dopodichè si erano create tensioni anche con Ruggeri, prima nominato da lui stesso e poi in odore di litigio.

Van Nistelrooy, stagione finita

Si è completamente distrutto il ginocchio l’olandese del Real Madrid Ruud Van Nistelrooy. Si pensava ad un’operazione di routine al menisco dovuta ad un problema che pareva lieve in allenamento,

Francesco Angelini verso l’acquisto della Roma?

A tre giorni dal derby numero 131 della Capitale, rimbalzano voci confortanti per i tifosi giallorossi, finora non ripagati completamente per la passione dimostrata alla squadra. Un grande nome si è fatto avanti riguardo all’acquisto della società e, sebbene per ora si tratti solo di ipotesi, la notizia ha donato all’intero ambiente una sorta di rinnovata fiducia intorno ad un club che, specie in campionato, sta soffrendo come non mai.

Parliamo di Francesco Angelini, un imprenditore romano con la Roma nel cuore, noto per essere il Presidente dell’omonimo gruppo farmaceutico. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Angelini non ha nascosto l’interesse per la società giallorossa, ammettendo apertamente che il matrimonio potrebbe pure celebrarsi, a patto che qualcuno si presenti con un progetto serio:

Qualche sondaggio in passato l’ho fatto per prendere la Roma. Io sono così tifoso che avverto il dovere sociale di mettere le mie risorse a disposizione della Roma. Ma sarebbe un problema per me se un investimento nel calcio mi costringesse a ridurre le mie attività e a licenziare i miei dipendenti. Certo, se dei professionisti seri mi sottoponessero un progetto pluriennale molto dettagliato potrei pensarci.

Mourinho taglia, via mezza squadra a Gennaio

Il tecnico della rivoluzione Josè Mourinho l’aveva detto sin dall’inizio del campionato: non gradisce le rose grandi. La domanda sorta spontanea a questo punto è stata come mai abbia deciso di andare ad allenare proprio l’Inter. E la risposta l’ha data lui stesso proprio oggi, presentando una lista di calciatori che gradirebbe partissero già nel mercato di Gennaio.

I nomi ufficiali sono 4, ma quelli che potrebbero partire probabilmente sono molti di più. Ammettendo che non dovesse arrivare nessun’altro, cosa poco probabile, visto il passato di Moratti, i partenti sicuri sarebbero Adriano, Crespo, Dacourt e Jimenez. Ma non solo.

Da Beckham a Gerrard: storie di mogli frustrate

Ma chi lo ha detto che la moglie del calciatore ride sempre? Certo, di motivi per piangere ne ha veramente pochi e di solito si tratta di capricci più che di problemi seri, ma resta il fatto che anche quelle che in Inghilterra vengono definite wags hanno qualcosa di cui lamentarsi.

E allora andiamo ad incontrarne tre di queste signore del pallone, non tutte mogli in realtà, ma tutte pervase da un senso di insoddisfazione che le porta a manifestare il proprio malcontento in pubblico o in privato.

Cominciamo dalla Wag per eccellenza, la signora Beckham, presente un giorno si e l’altro pure sulle pagine dei giornali di mezzo mondo. Stavolta a farle guadagnare la copertina è la decisione di seguire il maritino in Italia nei mesi di permanenza alla corte di Berlusconi. Ma non era lei quella che voleva restare a Los Angeles per non interrompere la sua brillante (?) carriera e per permettere ai suoi pargoli di terminare la scuola?

Liverpool a rischio fallimento, in vendita le stelle

La crisi finanziaria colpisce proprio tutto, anche il mondo del calcio. A livello mondiale, la squadra che più rischia in questo momento è il Liverpool, acquistato meno di due anni fa da due industriali statunitensi del campo delle telecomunicazioni George Gillett e Tom Hicks, e adesso a rischio fallimento.

La crisi che ha colpito tutto il mondo ha fatto eccellenti vittime, tra cui i due magnati-presidenti che hanno ricevuto una lettera da parte della RBS (Royal Bank of Scotland) in cui gli veniva intimato di rientrare nei debiti (che ammonterebbero intorno ai 400 milioni di euro) entro due mesi, guarda caso entro la prossima finestra di calciomercato. E l’unico modo per racimolare un bel pò di milioni in poco tempo è vendere i propri calciatori.

Crisi Real, Schuster a rischio esonero

Perdere 2-0 contro la Juventus ci può stare, specie se tra gli avversari si annida un campione del calibro di Alex Del Piero, alla sua seconda-terza giovinezza e sempre più decisivo per le sorti dela Vecchia Signora. E ci può stare pure l’incassare 3 gol dal Malaga squadra di centroclassifica e con poche ambizioni di conquista del titolo. Quello che proprio non ci sta è venire eliminati da una formazione di terza divisione, l’equivalente della nostra Lega Pro (o serie C per i nostalgici).

E’ la sorte toccata ieri sera al Real Madrid, fatto fuori dai sedicesimi della Copa del Rey dal Real Union, squadra non certo abituata a palcoscenici importanti come il Santiago Bernabeu. Gli ospiti partivano da un vantaggio non certo abissale, avendo vinto in casa “solo” per 3-2, tanto che tutti alla vigilia della gara si aspettavano che il Real tra le mura amiche riuscisse a travolgere i malcapitati baschi.

E per certi versi i blancos travolgenti lo sono stati, infilando per ben quattro volte la porta avversaria, fino a condurre per 4-2 quando il cronometro segnava il minuto numero 86. Ma non avevano fatto i conti con Eneko Romo Arangoa, che proprio allo scadere regalava ai suoi la rete della qualificazione.

Da Kjaer a Rossi, la Juve si dà al Fantacalcio

Una volta era l’Inter il club sempre accostato a nomi di questo o quel calciatore. Ora è la Juventus, che quando andava male vedeva tanti nomi sulla lista della spesa per tentare una rinascita, ora che sta andando bene questa lista continua a crescere, e non se ne conosce il perchè.

Ogni giorno spunta un nome nuovo come probabile acquisto della squadra bianconera, ma cerchiamo di tirare le somme e vedere cosa effettivamente si può muovere, soprattutto nel mercato di Gennaio. Partendo dagli affari già noti, e cioè prima di tutto quello di Schweinsteiger, sempre in voga nei corridoi di Corso Galileo Ferraris, c’è da cancellare il nome del talentino del Barcellona Busquets, in procinto di rinnovare il contratto con i blaugrana. Ecco tutti gli altri possibili arrivi.

Gea: 6 anni per Moggi, 5 per il figlio

Per anni è stato il padrone indiscusso del calcio italiano, mettendo le mani dovunque ci fosse da guadagnare e usando la sua influenza per ottenere sempre il massimo dei risultati. Certo, non è l’unico colpevole in una storia dove è stato chiamato ad interpretare il ruolo di cattivo, ma non si può certo dire che sia del tutto innocente.

Stiamo parlando di Luciano Moggi e della vicenda tristemente nota con il nome di Calciopoli che tanto ha fatto discutere nel recente passato. Ora si comincia a far chiarezza ed arrivano dal tribunale le prime richieste di condanna, in particolare per la questione legata alla Gea, la società che gestiva le procure di diversi giocatori.

Dura la requisitoria del Pubblico Ministero di Roma, Luca Palamara, che alla fine del suo intervento ha chiesto sei anni di reclusione per Big Luciano e cinque per suo figlio Alessandro, implicato direttamente in quanto co-fondatore della società.

Bundesliga: Toni torna al gol e il campionato si riapre

Sabato 8 Novembre, il Bayer Leverkusen si fa fermare dal Karlsruher sul 3-3 in modo incredibile: 0-3 per i rossoneri dopo solo 24 minuti, 3-3 alla fine della partita con una rimonta assurda dei padroni di casa che, oltre a rilanciare sè stessi, permettono all’Hoffenheim di staccare definitivamente tutte le avversarie e rilanciarsi verso la conquista dello scudetto più incredibile della storia della Bundesliga.

Domenica 9 Novembre, il sogno finisce. In casa dell’Herta Berlino, una delle sorprese di quest’anno, i neopromossi si fanno prendere dalla frenesia e non combinano nulla di buono. Al 70′ Voronin porta in vantaggio l’Herta e così i ragazzini terribili dell’Hoffenheim si fanno raggiungere in vetta alla classifica dal Bayer.