Fantacalcio: pochi gol danno ragione a Palermo, Atalanta e Juventus

Era cominciata in maniera promettente questa giornata di campionato, con i 6 gol nei due anticipi di sabato, e invece nelle gare di domenica tutto è stato rovinato dall’imprecisione e dalla sterilità offensiva di molte squadre, facendo terminare la quattordicesima giornata con pochi gol e, per la prima volta quest’anno, senza doppiette.

Tutto questo si traduce in punteggi abbastanza bassi, anche perchè nessuno dei grandi del campionato, escluso Totti che però solo adesso sta cominciando a tornare sè stesso, faranno grandi punteggi, anche perchè pure Ronaldinho si ritroverà con un rigore sbagliato che gli farà perdere molti punti. Negli scontri diretti quindi c’è da aspettarsi molti 0-0 e, in ogni caso, poche reti.

Juventus, sorrisi e lacrime: Camoranesi out un mese

Quattro sventole rifilate alla Reggina, il secondo posto in classifica (in attesa della gara del Milan di questa sera), la 250esima rete in maglia bianconera di capitan Del Piero e la consapevolezza di potersela giocare fino alla fine: non mancano in casa Juve i motivi per sorridere.

Eppure, in mezzo a tanti lati positivi, c’è una piccola-grande ombra. D’accordo che ormai mister Ranieri ci ha abituati a formazioni di emergenza, potendo contare solo su 12-13 uomini, ma ora l’affollamento dell’infermeria bianconera sta diventando quasi una barzelletta.

Ne era appena uscito Mauro Camoranesi, tornando disponibile dopo una serie di guai muscolari ed ora è costretto a tornare sui suoi passi e ad occupare il suo lettino per almeno tre settimane, nella migliore delle ipotesi.

Tutti vogliono Balotelli, tranne Mourinho

L’esclusione di questa domenica dalla rosa convocata per la gara contro il Napoli riapre una delle più grandi ferite dell’Inter attuale. In pratica i nerazzurri si ritrovano in casa un calciatore che potenzialmente potrebbe diventare uno degli attaccanti più forti del mondo, ma avendone altri 4 più esperti di lui, rimane sempre in disparte. Mourinho l’ha lasciato fuori, presumibilmente perchè ha lavorato male in quest’ultima settimana, ma in realtà il tecnico portoghese non lo vede molto di buon occhio.

Considerato ad inizio campionato quarto o addirittura quinto attaccante, Supermario è riuscito a guadagnarsi una maglia da titolare, ma nel fantasioso schema del suo allenatore gioca spesso fuori posizione, a volte da ala destra, snaturando le sue qualità e rendendolo sempre più scontento di vestire il nerazzurro. Si fa sempre più insistente la voce che lo vuole partente per Gennaio, e le squadre che lo accoglierebbero a braccia aperte sono almeno 5.

Nel poker bianconero, Del Piero fa 250

Quattro reti per avvertire le dirette concorrenti che la sconfitta di MIlano è stata solo un episodio. Nevica a Torino e la Juve seppellisce sotto una valanga di gol la malcapitata Reggina, che pure nelle ultime uscite in campionato non si era mal comportata.

Riprende dunque la corsa bianconera all’inseguimento della capolista Inter, nella speranza che i punti di distacco si riducano già oggi (i nerazzurri sono chiamati al non facile impegno contro il Napoli).

Intanto la Juve continua a crescere, sebbene Ranieri non faccia altro che predicare tranquillità, visto che sono gli altri ad aver fatto proclami-scudetto: la Vecchia Signora mira solo a migliorare il terzo posto della scorsa stagione.

Bundesliga: Toni prova a raggiungere l’Hoffenheim

Luca Toni c’è, il suo Bayern pure, manca solo il primato. Da quand’è tornato dall’infortunio l’ex attaccante della Fiorentina non si è fermato più, e nella gara di ieri ha messo a segno la sua quarta rete consecutiva, la settima dall’inizio della stagione.

Un gol che vale doppio, dato che arrivato in casa del Bayer Leverkusen nel big match di giornata. I rossoneri si sono un pò persi in quest’ultimo mese, passando dal primo posto al quarto dopo la sconfitta contro il Bayern e la contemporanea vittoria anche dell’Herta, anche se la partita sarebbe potuta andare in maniera diversa. Infatti una traversa nel primo tempo dei padroni di casa avrebbe potuto far giocare tutta un’altra partita, ma la fortuna che è mancata nelle prime giornate sta girando per la squadra di Klinsmann che rimane al secondo posto da sola, sempre a 3 punti dall’Hoffenheim.

Mourinho fa fuori Balotelli e Quaresma

Tuoni e fulmini su Milano, altro che neve! Mister Mourinho era stato chiaro sin dal suo arrivo ad Appiano Gentile: “con me o contro di me”, autoeleggendosi comandante assoluto della truppa nerazzurra, nella quale avrebbe trovato posto solo chi si mostrava osservante delle sue regole. Sul campo e fuori.

Parole che molti allenatori amano ripetere, anche se di fronte a grandi campioni è difficile poi mantenere le promesse e lasciar fuori chi potrebbe tornare utile alla causa. Ma Mourinho non è come gli altri (ce lo ripete da mesi) e non ha mancato di imporre la propria concezione del calcio a chi lo circonda.

Il primo a farne le spese è stato Adriano, punito per una nottata in discoteca, mentre i suoi compagni si lasciavano abbracciare da Morfeo, e per un ritardo negli allenamenti del martedì. Ma a quanto pare la furia del tecnico di Setubal non si è esaurita e stavolta a pagare il prezzo sono Balotelli e Quaresma.

Carlo Petrini ritorna a denunciare il doping in un’intervista shock su Sky

“Un adolescente su tre è disposto a fare uso di sostanze illecite pur di raggiungere il successo nel mondo del calcio. La cosa ancora più inquietante è che il 10% di loro si dichiara ‘pronto a morire per uso di questo sostanze’, pur di assomigliare al proprio idolo sportivo”

Questa è la miglior presentazione che si può fare di Carlo Petrini, calciatore degli anni ’70 di Milan, Bologna, Genoa, Roma e tante altre squadre. Uno dei pochi che, a causa della sua malattia e di quella che ha colpito suo figlio a soli 19 anni (e per la quale è morto), ha il coraggio di denunciare a voce alta il doping nel calcio. Ieri l’intervista a Sky ha riaperto una delle ferite più grosse del calcio italiano, e potrebbe avere echi importanti.

Petrini da più di 10 anni si batte per far emergere la verità su un mondo che sembra tutto rose e fiori, ma che in realtà è “molto ipocrita“, fatto non solo di doping, ma anche di partite truccate, scommesse, soldi in nero e sfrenatezze sessuali, come ha denunciato in molti suoi libri, purtroppo mai pubblicizzati sui media tradizionali perchè piuttosto scomodi.