Serie A 14^ giornata: l’Inter si disfa del Napoli in 8′, Totti trascina la Roma

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CATANIA-LECCE 1-1

JUVENTUS-REGGINA 4-0

ATALANTA-LAZIO 2-0

CAGLIARI-SAMPDORIA 1-0

GENOA-BOLOGNA 1-1

INTER-NAPOLI 2-1

ROMA-FIORENTINA 1-0

SIENA-TORINO 1-0

UDINESE-CHIEVO 0-1

PALERMO-MILAN ore 20.30

Catania-Lecce (sabato 29/11 ore 18): dopo una prima frazione di gioco strutturata per lo più nel reparto di mediana, e nel corso della quale le due squadre non si fanno male, è la ripresa a regalare le emozioni maggiori. Il vantaggio di Paolucci al 16′, gran tiro da posizione diagonale, viene vanificato dall’acuto di Castillo (24′) al terzo centro in campionato.

Juventus-Reggina (sabato 29/11 ore 20.30): la compagine di Ranieri torna a ruggire e non lascia alcuna possibilità di replica ai reggini. Il poker bianconero porta la firma di quattro uomini differenti: apre Camoranesi al 28′ insaccando su assist di Nedved, raddoppia Amauri con un tocco in mischia (44′). Nel secondo tempo, tocca a Chiellini triplicare con un bel colpo di testa (17′) mentre super Del Piero, migliore in campo, chiude i conti trasformando in maniera impeccabile un penalty assegnato per fallo su Giovinco.

Atalanta-Lazio: i bergamaschi si confermano ancora una volta avversario difficile da affrontare tra le mura amiche. La compagine di Del Neri riesce a domare una delle squadre più spettacolari della prima parte di stagione disputando un’ottima prova corale. Valdes porta in vantaggio i locali con un tap in da sotto, Floccari chiude il match insaccando da posizione favorevole. Bravo Coppola a chiudere ogni varco.

Cagliari-Sampdoria: stavolta neppure Cassano riesce ad estrarre dal cilindro la magia utile ad evitare la sconfitta esterna. Acquafresca e compagni prendono in amno le redini del gioco e, dopo una frazione poco proficua, riescono a piazzare il gol del vantaggio: bravo Jeda, al 3′ della ripresa, ad anticipare di testa Castellazzi. Inutile il forcing finale degli uomini di Mazzarri.

Genoa-Bologna: la legge dei numeri conferma una verità certa, secondo cui con Mihajlovic in panca i rossoblu non perdono più. Ma neppure riescono a vincere. Quarto pareggio consecutivo degli emiliani, anche se il punto strappato al Marassi è davvero prezioso. Rossoblu condizionati dal campo pesante ma bravi a passare con Sculli dopo 55′ di gioco. La zampata dell’ex Marco Di Vaio, che non esulta, giunge dopo 8′ ed è ancora lui, col palo colpito nei minuti di recupero a mettere i brividi ai grifoni.

Inter-Napoli: il match clou della domenica sforna emozioni a ripetizione. La gara è presto condizionata dall’ottimo avvio nerazzurro e dalla concomitante partenza in sordina dei partenopei: in 8′ (16′ e 24′) Cordoba e Muntari – secondo gol consecutivo per lui – assestano due colpi micidiali ma gli ospiti sono bravi a rimettersi in carreggiata e accorciare le distanze con una prodezza di Lavezzi (36′). Nella ripresa occasionissime per entrambe le squadre ma il punteggio non cambia più. Inter saldamente in testa alla classifica.

Roma-Fiorentina: sarà pure un caso – e crediamo di no – ma da quando capitan Totti è tornato a prendere per mano i compagni, la Roma ha smesso di fare acqua da tutte le parti ritrovando in un colpo solo gioco, condizione e motivazioni. A farne le spese una Fiorentina poco tonica che chiude con la gara odierna la settimana più difficile dall’inizio della stagione – coincisa con la sconfitta contro il Lione e la conseguente eliminazione dalla Champions League. Timbra il cartellino il Pupone con un tiro potente e centrale al 14′ della ripresa.

Siena-Torino: ai padroni di casa basta un acuto di Maccarone, bravo a sradicare il pallone dai piedi di Barone e trafiggere – dopo una sgaloppata prepotente – l’incolpevole Sereni (19′), per conquistare tre punti d’oro in una sfida tra dirette concorrenti per la salvezza. Male il Torino, che sfiora il pari con Rosina nella ripresa ma non riesce ad impensierire la retroguardia avversaria in altre circostanze. Ora i granata faranno bene a guardarsi dietro e rimettersi subito in marcia. Pena, la serie B.

Udinese-Chievo: dopo buone prestazioni che non avevano fruttato alcun punto, i clivensi riescono finalmente ad ottenere una bella vittoria a scapito di una Udinese lontana parente di quella, veloce e frizzante, che siamo abituati a vedere. Come non bastasse, alla prestazione opaca dei friulani si somma il rosso diretto a Di Natale dopo 12′ del secondo tempo per reazione. In superiorità il Chievo ci crede maggiormente e trova il gol a 3′ dal termine grazie ad una sfortunata deviszione di Felipe nella propria porta.

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