Real, Ramos al posto di Schuster

Salta la prima panchina eccellente nel panorama europeo. Non che per noi sia una novità assoluta, visto che se ne parla da settimane, ma pensavamo che il buon Bernd Schuster riuscisse a sopravvivere almeno qualche altro giorno alla guida del Real. E invece ecco la decisione improvvisa: via il tedesco e spazio a Juande Ramos per tentare di salvare il salvabile in una stagione nata sotto una cattiva stella.

Se proprio esonero doveva essere, era più logico anticiparlo a qualche tempo fa, quando la squadra era stata estromessa dalla Coppa del Re. E invece in quel momento un summit della società aveva dato fiducia al tecnico tedesco, seppure “a tempo”, in attesa che il momentaccio passasse senza lasciare troppe vittime sulla sua strada.

Domenica invece è arrivata la sconfitta interna con il Siviglia, ma più che i tre punti persi, quello che ha influito sulla decisione dei vertici del Real è stata l’arrendevolezza dell’allenatore.

Champions League: non solo Roma e Inter. Già qualificate Atletico Madrid, Liverpool, Barcellona e Sporting.

I riflettori di questa prima serata dell’ultimo turno di Champions League sono tutti puntati sull’Olimpico di Roma. La squadra di Spalletti cerca la qualificazione per il prossimo turno contro il Bordeaux già battuto all’andata per 1-3 con la doppietta di Baptista ed il gol di Vucinic.

Ai giallorossi basterebbe anche un pareggio, ma conoscendo la voglia di Totti e compagni di chiudere alla grande davanti ai 60 mila dell’Olimpico, il segno uno appare scontato. Attenzione però perché la Roma rischierebbe grosso se dovesse uscire sconfitta dal match contro la compagine di Blanc.

A quel punto dovrebbe iniziare a fare i calcoli sperando che il Cluj (già eliminato da ogni discorso) faccia risultato a Londra con il Chelsea. Quindi, Roma qualificata se non perde, oppure se il Cluj ferma il Chelsea. Sarà confermato l’undici di Verona, fiducia ancora a Menez che si è sbloccato al Bentegodi con un gol stupendo al volo di esterno destro.

I giallorossi  non subiscono gol dalla gara di Bologna, mentre Doni addirittura dalla sfida con la Juve. Ci sarà Panucci che torna dopo un paio di settimane, con il ritrovato Riise, al centro Juan e Mexes, De Rossi davanti alla difesa, a centrocampo con Perrotta e Brighi, Menez e Baptista esterni e Totti centravanti.

Fantacalcio: domina la Fiorentina

L’anno scorso dominava la top 11 ma quest’anno era la grande assente. Stiamo parlando della Fiorentina, il club che lo scorso anno poteva vantare almeno un calciatore nella nostra Fantaformazione in ogni giornata di campionato, ma che quest’anno, Gilardino a parte, è stata quasi sempre assente.

Finalmente i viola sono tornati tra le grandi, e tornano così di prepotenza anche nella nostra top 11 di giornata. Saranno ben 3 i calciatori della Fiorentina tra i migliori, ma tutta la squadra ha ricevuto un punteggio alto, e quindi qualunque suo calciatore ha portato dei buoni punti al proprio Fantallenatore. In questa giornata è stato fondamentale anche il fattore campo, dato che squadre come Cagliari, Atalanta e Napoli in casa diventano fortissime, e questo è un dettaglio da non trascurare in futuro.

Inter e Roma, niente calcoli

Ultima giornata di sofferenza per due delle italiane impegnate in Champions League. Inter e Roma si giocheranno molto contro Werder Brema e Bordeaux, sebbene le motivazioni siano diverse e diversi gli obiettivi.

Spalletti ci ha preso gusto e, dopo una risalita in classifica che sembrava impossibile, chiede ora ai suoi ragazzi, non solo la qualificazione (non ancora raggiunta), ma anche i tre punti per finire in testa al girone. L’inter invece è già qualifcata per il turno successivo, ma lo Special One, vuole la vittoria che significa primato e possibilità di pescare la seconda di un altro girone.

Le due italiane si apprestano dunque a vivere questi novanta minuti con la consapevolezza che possano valere un’intera stagione. E davanti non si troveranno due sparring partner facili da domare, ma due formazioni che hanno ancora molto da chiedere.

Liga: nella 14a giornata accade di tutto, rimonte e controsorpassi, ma il Barça è indistruttibile

La parola che può meglio riassumere questa giornata di Liga è “incredibile“. Succede veramente di tutto nel campionato spagnolo, tutto tranne novità sulla testa della classifica. La giornata si apre con il big match già nell’anticipo di sabato tra Barcellona e Valencia. Si capisce da subito che non sarà una giornata come tutte le altre, perchè in una gara in cui il Barça avrebbe dovuto almeno rallentare contro una delle squadre più in forma del momento, il tabellino alla fine dice 4-0 per i blaugrana.

Mancava Eto’o, motivo in più per andare cauti sul pronostico, ma il tridente con l’inserimento a sorpresa di Hleb non ha deluso le aspettative, e uno strepitoso Henry non fa rimpiangere il camerunense, segnando tre gol. Ma è nelle altre gare che accadono le cose più assurde.

Giovinco e Pato, storie di idoli e di eredi

Non poteva sognare battesimo migliore Sebastian Giovinco. Titolare al posto di Del Piero e autore di una rete che ricorda le tante messe a segno dal capitano.

Punizione appena fuori dall’area, “in zona Del Piero”, si affretterà a osservare il telecronista. Ma Alex non c’è e al suo posto viene schierato quel metro e mezzo (o poco più) di classe pura che tutti chiamano Formica Atomica. E Sebastian in una frazione di secondo rivede davanti ai suoi occhi le mille punizioni calciate dal suo idolo, conta i passi, ripassa mentalmente la lezione e puff… il sogno diventa realtà: primo gol in bianconero proprio dalla zolla che appartiene al campione.

E’ la storia di un ragazzino e del suo idolo, di uno che giocherebbe titolare in molte squadre di A, ma che nella Juve deve spesso accontentarsi di guardare il numero 10 dalla panca, neanche fosse l’ultimo dei racattapalle. Ma è anche la storia di un piccolo uomo che sta imparando i segreti del campione e che, quando verrà il momento, saprà mettere a frutto tutti gli insegnamenti ricevuti e si ricorderà del suo maestro.

Fantacalcio: Gilardino è il migliore, ma ritornano a pesare Kakà e Ibra

Tanti nomi nuovi si vanno ad aggiungere alla lista dei top 11 del nostro Fantacampionato. La quindicesima giornato ha portato piacevoli ritorni, alcune conferme, ma anche qualche calciatore che sembrava un flop, e invece stavolta può rientrare tra i migliori.

Stiamo parlando in particolare di Menez, il francesino della Roma che non sappiamo se rientrerà di certo nella top 11, ma intanto ha premiato quei (pochi) Fantallenatori che hanno puntato su di lui, o che hanno avuto la pazienza di aspettarlo. Il ritorno è quello di Giovinco, finalmente in gol, ma ottime conferme anche per Kakà e Ibrahimovic, che nonappena hanno una settimana di riposo poi tornano più devastanti di prima.

Il Milito che fa la differenza

Un derby vero: poco spettacolo, tanto agonismo in campo, forse anche troppo, visto che alla fine il fischietto di Farina è stato assoluto protagonista. Sessanta interruzioni e ben 11 ammoniti per una gara che non ha offerto spettacolo, su un terreno, a dire il vero, improponibile.

Alla fine l’ha spuntata il Genoa, spinto dagli undicimila supporters a favore (sebbene giocasse in trasferta) e trascinata da un Milito super, che ancora una volta ha dimostrato di essere El Principe indiscusso del nostro campionato. Ha sempre avuto un posto speciale nei cuori dei tifosi del Grifone, ma dopo la performance di ieri, potete scommettere che qualcuno proporrà il processo di beatificazione.

Il Genoa non vinceva il derby da ben 7 anni, un’eternità per il popolo genoano. Ma stavolta c’era lui a guidare l’attacco ed è bastato un guizzo per interrompere il digiuno ed esaltare la Genova di fede rossoblu.

Premier League: continua la scalata delle Big Four

Il Liverpool c’è, con un pò di fatica ma c’è. Xabi Alonso risolve la crisetta in cui erano entrati i Reds i quali, nonostante il primo posto, non riuscivano a segnare da quasi tre partite. Ma ad una ventina di minuti dalla fine un suo bolide ha rotto l’incantesimo ed ha permesso alla sua squadra di portare a casa una vittoria fondamentale per il proseguio della stagione.

Finisce 3-1 per la capolista in casa del Blackburn, e aggancio rimandato per il Chelsea, che qualche chilometro più in là intanto porta a termine il suo compitino. Tutto facile contro il Bolton. La gara finisce 0-2 con uno spettacolare gol di Deco in mezza rovesciata, ma il passivo sarebbe potuto essere ben più pesante. L’importante è che il distacco rimane sempre un punto.

E’ Anderson il Golden Boy 2008

Il Manchester United fa il pieno di premi. Dopo scudetto, Champions League e Pallone d’Oro a Cristiano Ronaldo, il 2008 eccezionale non poteva non chiudersi con l’ennesimo riconoscimento ad uno