La parola che può meglio riassumere questa giornata di Liga è “incredibile“. Succede veramente di tutto nel campionato spagnolo, tutto tranne novità sulla testa della classifica. La giornata si apre con il big match già nell’anticipo di sabato tra Barcellona e Valencia. Si capisce da subito che non sarà una giornata come tutte le altre, perchè in una gara in cui il Barça avrebbe dovuto almeno rallentare contro una delle squadre più in forma del momento, il tabellino alla fine dice 4-0 per i blaugrana.
Mancava Eto’o, motivo in più per andare cauti sul pronostico, ma il tridente con l’inserimento a sorpresa di Hleb non ha deluso le aspettative, e uno strepitoso Henry non fa rimpiangere il camerunense, segnando tre gol. Ma è nelle altre gare che accadono le cose più assurde.
Due ore prima era stato il Villareal a strabiliare tutti. Sotto di tre gol dopo mezz’ora, la squadra del Sottomarino Giallo si rimbocca le maniche, e nel secondo tempo dà vita ad una delle partite migliori del suo campionato, riuscendo a pervenire al pareggio con la rete decisiva di Giuseppe Rossi a 5 minuti dal termine. E ci sarebbe anche l’opportunità di chiudere con una vittoria, ma sarebbe veramente troppo. Succede qualcosa di simile 24 ore dopo, ma con un risultato diverso.
A Madrid si presentava il Siviglia forte di tutti i titolari contro un Real tutto incerottato. Passano in vantaggio gli ospiti grazie ad una papera di Casillas dopo solo tre minuti, ma Raul pareggia dopo solo un quarto d’ora. Ancora avanti il Siviglia, ma stavolta di due gol alla fine del primo tempo. Mentre i tifosi, durante l’intervallo, chiedono la testa di Schuster, l’allenatore non si perde d’animo e sprona i suoi giocatori, che scendono in campo con la rabbia giusta e raggiungono il pareggio in 10 minuti. A quel punto tutto può succedere, saltano tutti gli schemi e le occasioni si sprecano, ma ad approfittarne sono sempre i sivigliani all’84’ con la rete di Renato che regala il quarto posto alla sua squadra, e probabilmente porterà all’esonero Schuster.
Ma che non sia una giornata normale lo confermano anche le altre squadre. Il Gijon segna dopo 3 minuti contro l’Atletico Madrid che pareggia dopo altri due minuti, e alla fine Aguero e Forlan permettono all’altra squadra della capitale di vincere in casa della neopromossa 2-5; l’ex grande Espanyol affonda sempre più in zona retrocessione, stavolta pareggiando contro il Real Betis; il Deportivo arriva appena due punti sotto il Real grazie alla vittoria contro il Malaga. Insomma, un campionato veramente stravolto, ma che sembra già consegnato al Barcellona, che con 7 punti di vantaggio sulla seconda e senza una concorrente in grado di contrastarla, pare avere già lo scudetto cucito addosso.