Liga: Barça troppo più forte del Real, il primato è irraggiungibile

In questo weekend non c’è stato soltanto Juve-Milan come big match, ma c’era anche un Barcellona-Real Madrid da brividi. I blaugrana erano chiamati a confermare il loro ottimo momento, il Real a tentare di ridurre lo svantaggio dagli eterni rivali, e soprattutto a regalare la prima vittoria a Juande Ramos. Ci mette molta buona volontà il Real, ma la terza sconfitta di fila è inevitabile, troppo forte questo Barça, e i punti di distacco ormai sono 12, un abisso.

Peccato perchè i blancos non erano partiti male. Faceva un pò impressione vedere il Real Madrid giocare con il catenaccio. Solo Guti in avanti, in 10 dietro la linea della palla, interventi duri su Messi ed Henry e ripartenze in contropiede. E dire che all’inizio sembrava anche funzionare questa tattica. Il Barcellona praticamente non si è mai reso pericoloso nel primo tempo, e anzi in contropiede quasi quasi il Real sfiorava anche il vantaggio.

La Juve è travolgente, il Milan si arrende

Noi abbiamo fatto il gioco, la Juve ha fatto i gol.

Parola di Carlo Ancelotti al termine della batosta rimediata in quel di Torino. Peccato che il risultato racconti un’altra storia, peccato che le immagini della partita non gli rendano ragione. Il Milan ha fatto quello che ha potuto, mandando in campo una squadra rattoppata e priva di alcuni dei pezzi migliori, ma alla fine, se c’era qualcuno che meritava la vittoria, non si può dire certo che fosse il Milan.

Non dimentichiamo che anche Ranieri da inizio stagione deve fare i conti con la sfortuna e con gli infortuni di gente che garantisce la grande prestazione sempre e comunque (Buffon e Trezeguet su tutti) ed è quindi inutile attaccarsi alla scusa delle assenze per tentare di giustificare una sconfitta così ampia.

Fantacalcio: 41 gol e punteggi altissimi, sicuramente almeno un gol a Fantasquadra

C’è solo l’imbarazzo della scelta nel capire chi finirà nella top 11 di questa settimana. 41 gol sono davvero tanti, e sicuramente ci saranno punteggi altissimi, anche perchè ad andare in gol sono stati quasi tutti i big. Escluso Milito, sono andati a rete i primi 6 della classifica cannonieri, i quali porteranno intorno al 100 molti punteggi di molti Fantallenatori, e qualcuno li potrà anche superare.

Il migliore lo potevamo già prevedere facilmente da sabato, con la tripletta di Di Vaio, ma sarà difficile trovare una Fantasquadra senza nemmeno un gol in questa giornata. La cosa difficile sarà trovare un buon portiere. Solo quattro sono stati i portieri a non subire gol, ma considerando che il Lecce in avanti non si è visto quasi per niente, mentre Mirante è dovuto intervenire solo una volta in tutta la gara, la scelta si restringe a due soli calciatori.

Adriano in partenza per il Brasile: arrivederci o addio?

E’ destinato a diventare l’ennesimo tormentone in casa Inter, non il primo che lo riguarda personalmente, forse l’ltimo, visto l’evolversi della situazione da giovedì ad oggi. Negli ultimi due gironi ci siamo occupati di lui tre o quattro volte e ciò dimostra quanto la vicenda sia spinosa e probabilmente senza via di uscita.

Naturalmente ci riferiamo al caso-Adriano, perché di caso si tratta, specie dopo le ultime indiscrezioni che lo danno in partenza per il Brasile. Il suo aereo decollerà questa sera, con una settimana di anticipo rispetto a quanto previsto dal programma della società.

Ufficialmente è infortunato e non c’è dunque ragione che resti ad Appiano Gentile a far infermieria, ma gli altri acciaccati restano con la squadra e questo dovrebbe far riflettere sui rapporti venutisi a creare tra l’ex Imperatore e l’ambiente nerazzurro.

Che fine ha fatto Falcao?

E’ stato uno dei calciatori più forti della storia della Roma (e forse il più forte), e del calcio mondiale. E’ da sempre il simbolo della bella Roma vincente che fu, come il calciatore più pagato e più adorato della storia della squadra della Capitale. Paulo Roberto Falcao è stato il mito giallorosso per eccellenza nelle stagioni dal 1980 al 1985, anno in cui a causa di un brutto infortunio decise che era il caso di lasciare l’Italia.

Dopo una lunga convalescenza si sa che non è mai più tornato quello di una volta, tant’è che decise di non giocare più nemmeno in Europa, e di chiudere la carriera in Brasile. Lì fu ingaggiato dal San Paolo, dove l’anno successivo, a soli 33 anni, appese le scarpette al chiodo. Ma poi che fine ha fatto?

Bologna show, Napoli sogna

Sabato di campionato ricco di gol e di emozioni, in attesa della superfida di questa sera che vedrà impegnate le seconde della classe, in una gara che deciderà chi sarà l’anti-Inter. Nel frattempo il Napoli sogna e, per almeno ventiquattro ore, si gode il secondo posto in classifica, raggiungendo Juventus e Milan.

Tre gol al San Paolo nell’anticipo della sedicesima giornata di campionato, che vanno ad aggiungersi ai sette messi a segno in Bologna – Torino, gara che vale la prima vittoria nella gestione-Mihajolovic e la prima sconfitta per il ritorno di Novellino sulla panca del Toro.

Niente da fare per il povero Lecce di fronte ad un Napoli spietato e poco in vena di regali. Gli uomini di Reja dimostrano ancora una volta la propria forza esplosiva e si propongono seriamente come candidati per un posto in Champions League.

Mou-Mihajlovic, quando il calcio è polemica

Gli allenatori di quest’anno sembrano particolarmente agguerriti, e pronti ai battibecchi. In questi primi mesi di Serie A, Mourinho aveva acceso e subito spento numerose piccole polemiche, ma ce n’è una che non accenna a calmarsi, quella proprio con l’ex interista Sinisa Mihajlovic. Tutto è nato da un’infelice frase del neoallenatore del Bologna, che riferendosi al caso Adriano ha dichiarato:

“Mourinho e i suoi sono arrivati dicendo che loro sapevano come gestire il gruppo ed erano i più bravi. Invece mi sembra che siamo alle solite. Noi lo abbiamo gestito per 4 anni, evidentemente quando Mancini lo lasciava fuori un motivo c’era. Però quando non giocava c’erano sempre polemiche e Roberto veniva attaccato. Con Mourinho questo non succede”

Ovviame la risposta del tecnico portoghese non si è fatta attendere:

“Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario, perchè non concedere un’altra possibilità di giocare ad Adriano?”

Riferendosi ad una vecchia squalifica di Mihajlovic per uno sputo ad un avversario. Ma ancora la risposta del serbo non si è fatta attendere, guardate un pò cosa ha dichiarato.