Che fine ha fatto Diego Maradona jr.?

Quando il grande Diego Armando Maradona (senior) lo riconobbe come suo figlio naturale nel 2003, subito si scatenarono le attenzioni su quel piccolo ragazzino di 17 anni che giocava nelle giovanili del Napoli, e che tutti davano già come prossimo campione della squadra partenopea. C’era già chi lo voleva far esordire in prima squadra, magari con la maglia numero 10 per poter vedere ancora una volta al San Paolo un Maradona far vincere la squadra. Ma poi il fallimento del club dell’anno successivo diventò anche il fallimento della sua carriera.

A soli 18 anni e con un nome troppo pesante sulle spalle fu sballottato da una squadra all’altra, ingaggiato più perché figlio di Maradona (sperando nei suoi geni calcistici) che per le sue effettive qualità. Ciò che è noto di Diego Sinagra (questo il suo vero nome) è che fu ingaggiato prima dal Genoa per giocare nelle giovanili, e poi passò al Cervia nel famoso reality show “Campioni“. Lì giocò molto poco a causa di un infortunio, tanto che, dopo la promozione in D, decise di lasciare la squadra. E da allora cosa ne è stato di lui?

Inter, Juve e Roma avvisano le inglesi

Parola d’ordine: vietato distrarsi. Lo aveva detto pubblicamente Mourinho alla vigilia della gara col Bologna, ma immaginiamo che anche Ranieri e Spalletti abbiano fatto discorsi simili nel chiuso dello spogliatoio.

La Champions è uno degli obiettivi delle tre squadre italiane approdate agli ottavi, forse l’obiettivo più ambizioso, ma la finale di Roma è ancora troppo lontana e per ora conviene concentrarsi su un campionato che non ha ancora dato verdetti definitivi.

Lo sa bene Mister Mourinho che aveva chiesto ai suoi di non scherzare di fronte all’impegno di campionato, nonostante il divario quasi abissale dalle inseguitrici. Ed i suoi non hanno scherzato, andando a guadagnare a Bologna tre punti che significano distanze mantenute su Juve e Milan e avvertimento al Manchester, prossimo avversario in Champions. Gli inglesi, dal canto loro, hanno risposto con il medesimo risultato, ottenuto in casa contro il Blackburn, nella gara che poteva regalare l’imbattibilità europea a Van Der Saar.

Bundesliga: crisi Bayern, Hoffenheim di nuovo primo

Manca ancora la partita dell’Amburgo, che potrebbe riprendersi la vetta della classifica persa due settimane fa, ma almeno per 24 ore in vetta alla classifica della Bundesliga c’è ancora il piccolo-grande Hoffenheim. La squadra più incredibile del campionato gioca una gran partita in casa di un forte Stoccarda, e trova in Ba il salvatore della patria. Finisce 3-3 contro lo Stoccarda, con il senegalese autore di una tripletta, che ad ogni gol degli avversari impattava la partita.

Fortuna vuole che al contempo perdano anche l’Herta Berlino e il Bayern Monaco, così un solo punto vale il primo posto. E’ ancora il solito Dzeko a trascinare avanti il Wolfsburg, e vince, ancora una volta da solo, la partita contro l’Herta. Incredibilmente i verdi, dopo essere stati a metà classifica per tutto il campionato, con qualche risultato utile consecutivo si ritrovano al sesto posto a soli 4 punti dal primato.

Caso Beckham: lui propone il part-time, ma ora c’è tensione tra le società

Forse siamo vicini alla soluzione del caso Beckham, e a proporla pare essere stato proprio il calciatore. Secondo gli accordi presi in precedenza, lui sarebbe dovuto rimanere a Milano fino al 9 marzo, per poi tornare in America in tempo per disputare la prima gara della Major League 11 giorni dopo. Il campionato italiano finisce il 31 maggio, quindi è semplice la proposta del calciatore: restare al Milan fino a fine campionato e poi volare subito a Los Angeles per giocare le restati 19 partite del campionato americano.

La proposta è interessante, e alla dirigenza rossonera andrebbe bene. Resta da attendere la risposta di quella americana, che però resta ferma sulla volontà di avere il calciatore subito, oppure di venderlo a titolo definitivo sin da ora. L’intento però pare averlo indietro, visto che le pretese sono molto alte: 12 milioni di dollari. I rossoneri ne hanno offerti solo 3, e Galliani non è minimamente intenzionato ad aumentare l’offerta.

Inter, Juve e Roma in campo pensando alla Champions

Pronti per entrare nel momento clou della stagione? E allora prendete posto in poltrona e mettetevi comodi, perché questo sabato ci regala ben tre anticipi di campionato, per permettere alle squadre impegnate nella Champions League di prepararsi al meglio.

Inter, Juve e Roma scenderanno in campo con l’obiettivo di superare le dirette avversarie in campionato, ma è chiaro che il pensiero andrà alle gare della prossima settimana, quando si troveranno davanti le temibili inglesi nell’andata degli ottavi della massima competizione europea a livello di club.

Alle quattro del pomeriggio ci aspetta un gustoso antipasto tra l’Inter capolista ed il Bologna dell’ex Mihalovic, che ci terrebbe a fare uno sgambetto alla squadra che ha cacciato a calci nel sedere il suo amico Mancini per far posto allo Special One.

Fantacalcio: si attendono molti gol da Lecce-Lazio, diffidare da Bologna-Inter

In questa giornata di Fantacalcio c’è una partita che potrebbe rivelarsi particolarmente insidiosa. Si tratta di Bologna-Inter, gara che sulla carta potrebbe sembrare molto facile per i nerazzurri. Ed invece se teniamo conto che non c’è allenatore in serie A che conosce l’Inter meglio di Mihajlovic, e che tra pochi giorni ci sarà la Champions, si capisce che l’impegno per i nerazzurri sarà particolarmente complicato.

Ancora assente il calciatore più popolare del Fantacalcio, Kakà, mentre la Roma continua con i suoi mille problemi di formazione, viste le contemporanee assenze di De Rossi, Perrotta e Vucinic, e con Totti ancora non al 100%. Da tenere anche conto delle squadre che hanno disputato la Uefa in questo fine settimana (Milan, Fiorentina, Sampdoria e Udinese), con conseguente stanchezza dei calciatori titolari.