Serie A 25^ giornata: 1′ di silenzio per Cannavò. Vittorie di Milan, Genoa e Fiorentina. Napoli fischiato, Reja in bilico?

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Bologna-Inter (21/02) 1-2
Roma-Siena (21/02) 1-0
Palermo-Juventus (21/02) 0-2
Catania-Reggina 2-0
Fiorentina-Chievo 2-1
Lecce-Lazio 0-2
Milan-Cagliari 1-0
Napoli-Genoa 0-1
Sampdoria-Atalanta 1-0
Torino-Udinese 1-0

Bologna-Inter: riflettori puntati su Mihajlovic, attuale tecnico del Bologna e artefice con Mancini delle vittorie interiste degli ultimi anni, e sullo stesso Mancio, che era in tribuna ad assistere alla gara. Nessun segnale di debolezza da parte di Mourinho che, non senza difficoltà, riesce a fare risultato anche al Dall’Ara. Inter in vantaggio al 12′ del secondo tempo grazie al tocco vincente di Cambiasso. Bologna capace di acciuffare il pari con Britos (34′) ma incapace della seconda rimonta dopo il gol del definitivo 1-2 messo a segno da Balotelli (appena entrato in campo) direttamente da calcio di punizione (37′).

Roma-Siena: i giallorossi faticano più del dovuto a piegare le resistenze di una compagine, il Siena di Giampaolo, in grado di impensierire in più di una circostanza la retroguardia avversaria. A risolvere la partita ci pensa l’ex di turno: è infatti Taddei nella ripresa (18′), con un destro a girare che si infila sul secondo palo, a regalare i tre punti a Spalletti & company.

Palermo-Juventus: pagano senza alcun dubbio le scelte strategiche di Ranieri che, in vista dell’appuntamento di Champions League contro il Chelsea, decide di tenere a riposo Del Piero e Amauri per affidarsi là davanti alla coppia Iaquinta-Trezeguet. A sbloccare l’incontro ci pensa Sissoko che al 27′ della prima frazione si inventa una verticalizzazione palla al piede e, dopo aver saltato un paio di avversari, non ha difficoltà a superare Amelia. Nella ripresa si assiste al ritorno al gol di Treze-gol, bravo al 34′ a sfruttare un assist di Amauri e segnare con un sinistro imprendibile.

Catania-Reggina: dopo 35′ di pressing costante, gli uomini di Zenga riescon oa trovare il vantaggio con Capuano che è il più pronto a raccogliere una palla respinta male da Puggioni e indovinare un gran bolide da fuori area su cui l’estremo avversario non può nulla. Nella ripresa il raddoppio di Potenza (29′, rete da due passi) chiude l’incontro.

Fiorentina-Chievo: la differenza tra le due squadre la fa, soprattutto all’inizio, la fame di vittoria e la necessità di punti del Chievo, costretto a giocarsi – da qui alla fine – ogni partita come fosse una finale. Pena, la serie B. I viola partono male, come contro il Genoa la scorsa settimana, e faticano a trovare le misure necessarie. Al 13′ il vantaggio ospite: sponda di Yepes, Morero supera Frey con un destro in girata. I 30 minuti restanti bastano ai viola per ribaltare il risultato: prima Gilardino (28′ con un colpo di testa) poi Mutu (49′) regalano i tre punti a Prandelli. Espulso Italiano.

Lecce-Lazio: ironia della sorte, a sbloccare la gara al Via del Mare è un finto pugliese. Tocca infatti a Foggia insaccare la prima palla e portare in vantaggio gli ospiti (10′) dopo che i padroni di casa avevano colpito un palo al 1′ di gioco (conclusione di Cacia). Ed è ancora il finto pugliese – ovviamente Foggia – a ispirare il raddoppio dei suoi: assist impeccabile per Kolarov che indovina una rete impossibile (50′).

Milan-Cagliari: l’attacco milanista, privato di Pato, Kakà e Ronaldinho, è ancor meno incisivo del solito anche se Inzaghi è di per sè una garanzia sempiterna. Tocca al Cagliari i lpallino del gioco nella prima frazione, quando i sardi si fanno pericolosi in più di una circostanza e ai rossoneri non resta che cercare di sfruttare qualche ripartenza. Nella ripresa sono ancora i sardi a pressare: Cossu colpisce il palo al 5′ con un bolide da fuori ma a piazzare la rete della vittoria è Seedorf che si avventa su un pallone respinto da Marchetti e infila l’estremo avversario.

Napoli-Genoa: primo tempo all’ultimo errore. Pare questa l’evidenza dei primi 45′ nel corso dei quali solo in una circostanza Milito e Denis sono riusciti a impensierire le porte avversarie. Per il resto, parecchia confusione a partire dai due reparti di mediana. Entrambe le squadre si giocano parecchio e il pareggio, a ben vedere, potrebbe fare certo più comodo al Genoa che, nonostante ciò, cerca con insistenza e determinazione i tre punti. E infatti, gli ospiti espugnano il San Paolo: grande inserimento di Jankovic (24′) che raccoglie un assist di Motta e corre a gioire con i compagni.

Sampdoria-Atalanta: neppure al Marassi si assiste ad una buona prima frazione. Solo le prime fasi di gioco regalano qualche spunto interessante ma nè Cassano-Pazzini nè Doni-Floccari hanno vita facile contro due difese ben schierate. In 35′ tre ammonizioni per i doriani. Nel secondo tempo è il piede magico di Cassano ad ispirare il vantaggio locale: gran tocco da sotto per Pazzini che sfrutta l’opportunità e firma l’1-0 (16′).

Torino-Udinese: la regola non scritta di Marino, a questo punto, è di non schierare insieme Di Natale e Quagliarella. Stavolta finisce in panca il secondo, con il primo a fare fatica nel perforare la retroguardia avversaria. Non ha vita facile neppure il Toro a cui sembri mancare sempre più un’idea convincente di gioco. Trame arzigogolate e parecchia confusione tra gli uomini di Novellino. Il gol partita è di Dellafiore che sfrutta una mischia e piazza lo zampino decisivo. Rosso sul finale a Domizzi.

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