Fantacalcio: le coppe e i turni infrasettimanali costringono a scelte obbligate

Mancheranno molti protagonisti del campionato in questa giornata, un po’ a causa delle squalifiche (Lavezzi su tutti), o per infortuni. Le coppe europee e i recuperi delle partite perse strada facendo hanno lasciato molti club con i calciatori contati, e dunque i valori in campo in questo week-end potrebbero essere stravolti.

A pagare dazio è il Palermo, con la difesa titolare tutta fuori, con Rossi che dovrà inventarsi Nocerino difensore per poter contrastare il Bologna. Ma attenzione anche alle tante assenze nel Milan, Inter (che ormai ci ha fatto l’abitudine), ma anche Catania, Lecce con mezza squadra squalificata, e la Sampdoria.

Serie B 27a giornata: FOTO Grosseto – Empoli 2-1

Foto: AP/LaPresse

Anticipo della ventisettesima giornata di serie B.
Stadio Zecchini, Grosseto:
Grosseto-Empoli 2-1
Reti:
30’ pt Immobile (G),11’ st Musacci (E), 50’ st Caridi (G)

Non è sfida diretta tra due pretendenti allo stesso obiettivo. Tutt’altro: il Grosseto ambisce a una salvezza tranquilla e immediata; l’Empoli cerca di non perdere eccessivo terreno dalla zona play off per provare a giocarsi le chances di promozione in massima serie proprio nelle sfide secche di fine stagione. Non è gara di cartello, si diceva, ma resta pur sempre uno degli innumerevoli derby toscani che regala con cadenza annuale la cadetteria quindi, a prescindere dalla graduatoria, rimane match suggestivo e importante in ogni caso.

I precedenti di categoria raccontano di una realtà equilibrata: Grosseto ed Empoli si affrontano in serie B per la sesta volta nella storia. Il bilancio dei precedenti cinque confronti diretti è perfettamente in parità: sia gli azzurri che i biancorossi si sono imposti in un’unica occasione. Il risultato di parità si è registrato in 3 circostanze.

Leonardo vuole vincere tutto

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La rimonta sul Milan capolista è in fase di lavorazione, ma lui, Leonardo, tecnico del dopo-Benitez ed artefice del miracolo resurrezione, non si accontenta di avvicinare la vetta. Lui vuole lottare per lo scudetto e non nasconde la voglia di giocarsi le proprie anche in Champions League:

L’Inter ha voglia di vincere tutto. È impossibile scegliere, si scende in campo per vincere. La rosa ci permette di cambiare giocatori e di puntare sempre al successo. Come si fa a gestire? Non c’è nessuna scelta. Bisogna gestire nel modo migliore le energie, ma questa squadra è abituata a certi impegni.

Milan: maglia celebrativa per i 25 anni di Berlusconi

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Silvio Berlusconi non sta vivendo un periodo facile: deve subire nuovi processi e accuse infamanti, ed il suo governo sta mostrando una preoccupante debolezza. Non ci sono molti motivi per brindare.

Gli resta solo il Milan, che nonostante la debacle negli ottavi di Champions League sta guidando da settimane il campionato italiano. Se dovesse essere nella stessa posizione anche alla fine del campionato, oltre ad interrompere un lungo monopolio dell’Inter, il Milan conquisterebbe l’ottavo scudetto dell’era Berlusconi.

Josè Mourinho, il prediletto

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Nella scorsa stagione ha vinto tutto quello che c’era da vincere, prima di voltare le spalle a Milano per prendere la direzione di Madrid. Josè Mourinho – checché ne dicano i detrattori – è l’allenatore migliore in questo momento, sebbene il suo lavoro sia stato facilitato da una squadra costruita per vincere, grazie ai soldi di Moratti, sempre pronto ad investire nella sua creatura. Ma lo Special One, se proprio deve ringraziare qualcuno per i successi ottenuti, si rivolge ad un “patron” che sta un po’ più in alto:

Dio deve pensare che io sia un bel tipo. Deve pensarlo davvero, altrimenti non mi darebbe così tanto. Ho una famiglia incredibile, lavoro dove ho sempre sognato di lavorare… Mi ha aiutato tanto a conseguire tutte le cose che ho. Insomma, deve avere un’ottima opinione di me.

Milan ad un passo da Mexes

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L’annuncio ormai viene rimandato da un paio d’anni, cioè da quando Galliani ha messo gli occhi su uno dei migliori centrali del calcio italiano, e si sapeva che prima o poi sarebbe finita così. Philippe Mexes è sempre stato a metà tra Roma e Milano, ma ora che i Sensi, con cui è legatissimo, cominciano a defilarsi, lasciando la società in mano agli americani, può definitivamente staccare il “cordone ombelicale” dalla società giallorossa e trasferirsi al Milan.

Il suo contratto è in scadenza, lui ha tentato di rinnovarlo alle sue condizioni, ma visti i problemi economici della società, non si poteva concedere un grosso ingaggio ad un difensore di 29 anni. Così dall’Inghilterra, dove stanno osservando il francese perché finito nel mirino dell’Arsenal, avvertono: l’accordo è stato trovato con il Milan.

Juventus: Rossi sempre più vicino, primi dubbi su Aquilani

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Per un campione che arriva, uno potrebbe partire. Nella serata di ieri l’osservatore e braccio destro di Marotta, Paratici, era a Napoli per osservare da vicino Giuseppe Rossi. Su di lui è da anni la Juventus, ma il Villareal non ha mai voluto cedere. Ora però che la voglia dell’attaccante della nazionale di tornare in Italia è tanta, non può più trattenerlo, e così ha aperto alle trattative con i bianconeri.

Pare infatti che Rossi gradisca la destinazione Juventina, e che sia soltanto una questione di soldi tra i club. Il Sottomarino Giallo ne chiede troppi, ma ha accettato di inserire qualche contropartita tecnica. Una potrebbe essere il solito Sissoko che ogni giorno viene accostato ad una squadra diversa, ma non è escluso che si possa scegliere qualche altro pezzo importante.

Europa League: stentano le grandi, solo il Bayer Leverkusen ha un piede negli ottavi

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E’ evidente che l’Europa League è vista quasi come un “fastidio” da parte dei club dei maggiori campionati europei, i quali concentrano le forze più sul campionato per guadagnare una qualificazione in Champions che per cercare di vincere un trofeo che di solito finisce nelle bacheche dei campionati “minori”.

E così capita che o, come accaduto al Napoli, alcuni dei migliori restano fuori a rifiatare, oppure anche quando vanno in campo tutti, come nel Manchester City, l’impegno non è lo stesso del campionato, e così molte partite finiscono con zero o pochi gol.

Napoli – Villareal 0-0: fotogallery

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Visto il ruolino di marcia in campionato e le prestazioni confortanti delle ultime settimane, ci si aspettava un Napoli capace di ipotecare il passaggio del turno in Europa League sin dalla gara di andata, sebbene l’avversario si chiamasse Villareal. Così non è stato ed i partenopei escono dalla sfida del San Paolo con uno 0-0 dal sapore triste, considerando le buone occasioni fallite dal duo delle meraviglie Cavani-Lavezzi.

Nulla è compromesso, certo, ma nella gara di ritorno il Napoli è chiamato a vincere sul campo degli spagnoli o almeno a pareggiare con gol, per avere la certezza della qualificazione. Impresa non facile, ma il Napoli ci ha abituati a grandi imprese e c’è da credere che non andrà in Spagna solo per godersi una vacanza-premio nel bel mezzo della stagione.

Europa League, Napoli – Villareal 0-0

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Dopo la delusione delle italiane in Champions League, tocca al Napoli – unica compagine nostrana rimasta in lizza in Europa League – tenere alto il tricolore nella competizione di minor prestigio. I partenopei sono ormai consapevoli dei propri mezzi, specie dopo il 2-0 rifilato alla Roma nell’anticipo della venticinquesima giornata di campionato, ed anche in Europa vogliono dimostrare il proprio valore, sebbene opposti al Villareal squadra non proprio semplice da affrontare.

Mazzarri mischia le carte e lascia in panchina Hamsik, mentre Lavezzi viene chiamato a rendere al duecento per cento, considerando che per le prossime tre gare di campionato dovrà restare fuori dal rettangolo verde (ricorso permettendo).

Ronaldo e gli altri: l’emorragia di uomini del Corinthians

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Cosa succede ai Corinthians di San Paolo? Si ha il diritto di porsi la questione dopo la fuga dei talenti di cui è vittima il club paulista da più di un mese.

In gennaio, Elias, centrocampista di venticinque anni di grande talento, è stato venduto all’Atletico Madrid per 7 milioni di euro. La settimana scorsa, Roberto Carlos, ex storico terzino dell’Inter e del Real Madrid, ha annunciato la sua partenza.

Stagione 2010/2011: la regina del mercato è la Premiere League

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In occasione del mercato di gennaio i club della Premier League avevano fatto la voce grossa spendendo 263 milioni di euro per rafforzarsi.

La leadership dei club inglesi – visti anche i mezzi garantiti dai diritti televisivi – è confermata se si osserva l’esborso di denaro generato dal mercato in tutta la stagione. I calcoli sono stati fatti dal sito economico Futebol Finance che ha sommato le entrate e le uscite durante le due campagne di calciomercato – estiva e invernale.

Adriano festeggia il compleanno in privée fino all’alba

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Oggi Adriano compie 29 anni, e per festeggiare questo “traguardo” ha deciso di trascorrere una di quelle serate che per lui ormai sono quasi abituali. Chiuso in un locale brasiliano in compagnia di Muher Melao (Donna Melone) e Gracy Kelly, detta Mulher Maçà (letteralmente Donna Melà), due signorine di quelle che in Italia definiremmo soubrette, note in Brasile più per il Lato B (da cui i soprannomi) che per le loro doti artistiche. Insieme al suo amico Rafael, portiere del Fluminense, hanno fatto le ore piccole, tanto che secondo la rivista di gossip Extra, sarebbe tornato a casa alle 8 del mattino.

E’ vero che Adriano è infortunato e dunque non è tenuto a seguire il regime ferreo dei suoi compagni, ma non farebbe scalpore se non fosse solo una delle tante bravate di quello che dovrebbe essere un professionista, ma che si ricorda del suo ruolo solo quando deve riscuotere lo stipendio.

Roma: si pensa a Gasperini per il dopo-Ranieri

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Che Ranieri non andasse a genio ai nuovi proprietari americani, questo si era capito sin da subito, ma dopo la brutta partita di ieri sera, con una gestione tecnica e psicologica discutibile che mette a rischio la qualificazione ai quarti, siamo ormai certi che l’ex allenatore della Juventus e del Chelsea a breve diventerà anche ex della Roma.

Per sostituirlo si faceva sempre con maggiore insistenza il nome di Ancelotti, ma pare che Abramovich non abbia più intenzione di lasciarlo partire, così il nome nuovo che circola oggi è quello di Gasperini, ex allenatore del Genoa, e detentore di uno degli stili di gioco più spettacolari della Serie A. Sicuramente la scelta del Gasp non è inverosimile, ma dov’è finita la volontà di puntare su un allenatore di esperienza internazionale?