E’ piuttosto raro che il selezionatore di una nazionale riveli le proprie speranze sull’esito del campionato, ma Cesare Prandelli non fa mistero delle simpatie che ha in animo ed ammette di tifare Napoli per la volata scudetto:
Per lo scudetto tifo Napoli. Rivedo la mia Fiorentina degli anni passati per la capacità di coinvolgere i tifosi e per la qualità della programmazione. Anche noi a Firenze volevamo lottare per questi traguardi, il Napoli sta dando una risposta straordinaria di compattezza e merita successi.
L’ex direttore sportivo del Palermo Walter Sabatini si starebbe già muovendo per imbastire alcune operazioni per la Roma del futuro. A differenza di quanto scritto su molti media, il futuro dirigente giallorosso non sarebbe interessato al suo pupillo Javier Pastore, anche perché come ha detto Il DG juventino Giuseppe Marotta, il Palermo è una bottega molto cara.
La sua attenzione invece si sarebbe concentrata in questi giorni su un altro talento argentino: Erik Lamela. Riuscire ad assicurarsi il baby fenomeno del River Plate sarà comunque un’impresa complicata, visto che sulle sue tracce ci sono quasi tutti i maggiori club europei.
Alla fine ha firmato il favorito. Franco Colomba sarà l’allenatore del Parma fino alla fine della stagione. Il nuovo contratto firmato dal tecnico evidentemente è cauto proprio per vedere come
Foto AP/LaPresse
Le dichiarazioni di Lotito dopo la sconfitta subita al San Paolo hanno acceso la miccia delle repliche.
Il primo a rispondere è stato Marcello Nicchi, il presidente dell’Associazione italiana arbitri (Aia), che al presidente laziale ha risposto così:
Lotito? Non voglio entrare nel merito, dico solo che mi farebbe piacere ascoltare smentite da chi dice che tutto è deciso. Qui non è stato deciso niente e chi pensa questo lo vada a denunciare alla magistratura o alla procura federale, ci vuole anche un pò di coraggio. Se invece, come penso io, il problema non esiste allora bisogna lasciar perdere.
L’infortunio di Philippe Mexes ha mandato all’aria mesi (per non dire anni) di trattative tra Galliani e il giocatore. Quando ormai sembrava fatta per i rossoneri, con il contratto del difensore che non veniva rinnovato e la sua volontà di lasciare Roma, ecco che arriva l’infortunio che mischia di nuovo le carte in tavola.
I rossoneri infatti, qualora dovessero ingaggiare il difensore francese, non potranno schierarlo prima di settembre/ottobre, ma trattandosi di un infortunio serio, c’è il rischio che non sia completamente guarito nemmeno nei mesi successivi. Le ricadute poi sono frequenti quando si tratta di legamenti, e per questo potrebbero ripensarci.
Sabrina Ferilli ha fatto scuola. Ormai le starlette italiane hanno quasi l’obbligo dello strip in caso di scudetto della propria squadra, e così dopo quelli della stessa Ferilli per la Roma e di Anna Falchi per la Lazio, dopo il quinquennio dell’Inter in cui nessuna diva ci ha deliziato con le sue forme, ecco che si torna a parlare di strip.
A farlo è Caterina Balivo, presentatrice Rai e tifosissima del suo Napoli, che a Radio Kiss Kiss ha dichiarato:
qualora la mia squadra del cuore dovesse vincere lo scudetto, sarei pronta e felice di fare uno strip. Chiariamo subito che si tratterebbe di uno strip elegante. E’ una promessa. D’altronde, il tricolore sarebbe una gioia immensa per una città che sta soffrendo tantissimo in tutti i campi del sociale. Purtroppo Napoli non sta vivendo un periodo felice e almeno alla domenica le persone riescono a sorridere per le vittorie degli azzurri. E’ bello vedere il San Paolo popolato da famiglie, donne e bambini.
Come se il Napoli non avesse già abbastanza motivi per vincere lo scudetto, ora ne ha uno in più. Dopo il salto qualche immagine della tifosa napoletana.
Corre come un treno il Manchester United in Premier League. Va così forte che delle volte non si riesce a star dietro alla sua locomotiva, Wayne Rooney, che però rischia pericolosamente di deragliare. Dopo gli scandali sessuali, eccone un altro che probabilmente in Italia non avrebbe fatto scalpore, ma nel Paese del puritanesimo pesa come un macigno: una serie di parolacce scandite di fronte alla telecamera durante un’esultanza talmente evidenti che persino i commentatori di Sky inglesi hanno dovuto chiedere scusa al pubblico per averle mandate in onda.
Il bad boy inglese si è giustificato affermando che era uno sfogo dovuto all’eccitazione per la tripletta rifilata al West Ham, ma la federazione britannica non sembra volergliela far passare liscia, e pare stia decidendo di squalificarlo per due giornate. L’importante però è che i Red Devils sono riusciti a superare l’ostacolo West Ham a Londra, ma soprattutto ad allontanare le inseguitrici Arsenal e Chelsea.
Fino a sabato mattina Leonardo era considerato il salvatore della patria, e a sentire Moratti e l’entourage nerazzurro sarebbe potuto essere l’allenatore dell’Inter ancora per tanto tempo. Sono bastati i tre gol del Milan per cambiare tutto.
In conferenza stampa Leo ha dovuto rispondere agli attacchi in modo diplomatico, ma soprattutto da solo, visto che sia il suo presidente che il resto dello staff si sono dileguati. Mossa per evitare di accendere gli animi o segnale inequivocabile? Secondo l’allenatore l’importante è incanalare la rabbia in una buona prestazione perché già stasera c’è lo Schalke e poi la squadra è in gioco su tre fronti, ma la situazione non sembra tutta rose e fiori.
Oltre al danno, la beffa. Philippe Mexes, probabilmente il miglior difensore della Roma, si è infortunato durante la gara persa contro la Juventus. Inizialmente non sembrava nulla di grave, ma
C’era un tempo in cui di parlava di mercato solo a conclusione del campionato, quando le bocce erano ferme e procuratori e presidenti si incontravano per trattare l’acquisto di questo o quell’altro calciatore. Il calcio moderno invece è un negozio sempre aperto e le trattative sotterranee si moltiplicano a vista d’occhio, così come le voci fondate o meno che circolano sulla stampa.
E così capita che nell’imminente vigilia di una gara sentita, come può esserlo Roma-Juve, l’improvviso forfait del numero uno bianconero dia adito a pesanti illazioni, considerando il gran parlare che si è fatto nelle ultime settimane in merito ad un suo prossimo trasferimento all’ombra del Cupolone. Gigi Buffon non ha giocato contro la Roma a causa di un attacco influenzale, stando al bollettino medico della Juventus, ma il pettegolezzo corre sul filo e sono in molti a ritenere quello del numero uno un semplice infortunio “diplomatico”.
L’appetito vien mangiando e se prima ci si accontentava di migliorare la posizione dello scorso anno, ora non ci si può più nascondere di fronte alla possibilità di lottare per la conquista del tricolore. Napoli sogna ed il patron De Laurentiis comincia a credere nel miracolo:
Mi consumo a forza di scaramanzia, mancano soltanto sette partite. Sognare di notte si può. Lo scudetto dobbiamo giocarcelo fino alla fine così nessuno potrà dirci che non abbiamo dimostrato attaccamento per la maglia e rispetto per i tifosi, se facendo gli scongiuri non riusciremo a vincere.
Leonardo lo ripete come un mantra, dopo una sconfitta che in casa nerazzurra non arrivava da quasi dieci anni – l’ultima volta che il club del presidente Moratti aveva perso tre a zero risale al 2003 -: l’Inter saprà riscattarsi dopo il pesante k.o. nella stracittadina.
Nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di andata dei quarti di Champions League contro i tedeschi dello Schalke 04 va in scena Leonardo contro tutti:
Siamo ancora in corsa per tutto, le certezze non sono cambiate dopo una partita persa. C’è amarezza, come succede quando si perde. Ora però abbiamo un’altra gara, questa squadra ha sempre risposto bene dopo una sconfitta. Sarà così anche stavolta”.
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Il presidente bianceleste Claudio Lotito, è ritornato sulla sconfitta di ieri al San Paolo dai microfoni della trasmissione di RadiounoRadio Anch’io tornando a lanciare pesanti attacchi sulla classe arbitrale.
Il 4-3 del Napoli sarebbe stato – secondo lui – condizionato dal gol fantasma del laziale Brocchi e dal rigore inesistente su Cavani – che ha portato anche all’espulsione di Biava. Il linguaggio utilizzato è lotitese puro:
voglio stigmatizzare fatti che snaturano la certezza del diritto. Prima ci proponiamo di educare i giovani al rispetto delle regole e al rispetto meritocratico, e poi ci comportiamo in modo diverso.
Ha 33 anni, ma nell’ultimo derby sembrava averne 20 per come correva e ringhiava su ogni pallone. Gennaro Gattuso aveva spiegato alla vigilia della gran partita che questo sarebbe potuto
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