Dopo anni ed anni di infortuni e recuperi vari, Alberto Aquilani è riuscito finalmente trovare continuità con la maglia della Juventus, riuscendo persino a riguadagnare un posto in nazionale. La
Lionel Messi secondo la maggior parte degli addetti ai lavori è il miglior giocatore al mondo. E questa annata sportiva sembra confermarlo: più che la vittoria del secondo pallone d’Oro a ventitre anni lo testimoniano i 28 gol e i 16 assist che stanno incorniciando un’annata straordinaria.
Un giocatore simile non può non attirare l’interesse di tanti club. Che però non possono far altro che fuggire spaventati davanti alla clausola rescissoria di 250 milioni di euro ed ad un contratto in scadenza nel giugno del 2016. E così gli interessi di squadre – come l’Inter – non può andare al di là della chiacchiera da bar.
Il calciatore della Fiorentina Juan Vargas parla di tatuaggi – ma anche di calcio – nel video all’inizio di questo intervento. Tra le tante cose che ha detto mi ha
Il colpo di mercato della prossima estate del Milan potrebbe non essere Cristiano Ronaldo, ma Robben. Il portoghese, dopo il gol di ieri in coppa, è sempre più legato al Real Madrid, e così anziché spendere 100 milioni per averlo, il Milan potrebbe spenderne “solo” 40 per l’olandese.
Ad accelerare la trattativa è stato lo stesso centrocampista che ieri ha avuto l’ennesima discussione con Muller, uno con cui non è mai andato d’accordo. Ma a dir la verità è già da più di un anno che Robben mostra segni di insofferenza, e la stagione fallimentare di quest’anno del Bayern Monaco, unita alle intenzioni del club di fare cassa per il prossimo calciomercato che rischia di perdere i 20 milioni della Champions, potrebbero metterlo sul mercato.
Gli emissari di Di Benedetto, Baldini e Sabatini, hanno iniziato a lavorare alla Roma che sarà. E l’obiettivo principale è di sfoltire la rosa di tutti gli scontenti, specialmente ora che il quarto posto sembra un miraggio e verranno a mancare una ventina di milioni di euro per la mancata qualificazione in Champions.
Il più sicuro di partire è Mirko Vucinic. Secondo il suo procuratore il montenegrino sta pagando da un lato la sua voglia di cambiare aria che è stata soffocata più volte da Ranieri in passato, e dall’altro il brutto rapporto con la tifoseria che ormai non gli consente più nulla. Il montenegrino ormai ha perso il fascino che aveva un paio di anni fa, quando il Manchester United offrì 15 milioni per lui, ma ancora una decina di milioni potrebbe portarli alle casse giallorosse.
Evidentemente non sono più tanto abituati a vincere qualcosa i giocatori del Real Madrid, tanto da avere le mani tremanti quando alzano la coppa. Accade così che ieri sera, mentre
José Mourinho vince il primo titulo con il suo Real Madrid. I Blancos stendono i blaugrana con un gol di testa del loro uomo migliore, Cristiano Ronaldo al minuto 102′
Finisce pari e patta la seconda semifinale di Coppa Italia, dopo l0 0-1 di ieri tra Roma e Inter. A confrontarsi nella gara di stasera erano Milan e Palermo, l’una alla ricerca della doppietta stagionale, l’altra desiderosa di sollevare un trofeo al termine di un anno con troppi bassi e pochi alti.
Allegri ha dichiarato di volere anche la coppa nazionale, ma manda in campo molte seconde linee. Ibrahimovic naturalmente è della partita, essendo squalificato per tre giornate in campionato, ed a fargli compagnia nel reparto offensivo è Antonio Cassano. Dall’altra parte manca Miccoli, deluso per l’esclusione dall’undici titolare. Pronti via ed i padroni di casa passano in vantaggio: cross di Oddo e piattone di Ibrahimovic, che così trova il modo di farsi perdonare le intemperanze dell’ultimo periodo e di dimostrare di essere ancora utile a questo Milan.
Gara valevole per l’andata delle semifinali di Coppa Italia.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano Milan-Palermo 2-2
Reti: 4’ pt Ibrahimovic (M), 14’ pt Pastore (P), 8’ st Hernandez (P), 31’ st Emanuelson (M)
Milan – Palermo 2-2
Se per Roma e Inter la semifinale di coppa Italia di quest’anno è emblema di una stagione da archiviare in fretta ma anche appiglio per salvare in qualche modo una annata infelice, per Milan e Palermo il trofeo Tim Cup ha valenza differente. Enorme lustro, in casa rosanero, è già il fatto di poter appuntare in annuario l’approdo al penultimo step della competizione nazionale – e vincerla, va da sé, sarebbe motivo di festa grande – mentre i rossoneri si sono garantiti finora l’eventualità di chiudere il 2010/2011 con una doppietta (coppa Italia e campionato) che non eguaglierebbe il triplete messo in cascina dall’Inter di Josè Mourinho ma, in qualche maniera, ne farebbe propria l’eredità.
I primi 90 dei 180’ previsti nel doppio confronto di andata e ritorno sva in scena allo stadio San Siro: dopo l’ottimo responso dell’ultimo turno di campionato – che ha consentito ai padroni di casa di allungare iul divario dalla seconda e ai siciliani di espugnare l’Olimpico giallorosso – per entrambe le squadre si annuncia una sfida di fuoco. Difficile ed entusiasmante. Il Milan ritrova Zlatan Ibrahimovic, squalificato in campionato per tre turni, e Massimiliano Allegri gli mette a supporto Cassano. Pirlo torna titolare e si schiera nella consueta posizione inrtermedia tra difesa e centrocampo. Delio Rossi, di contro, insiste con la coppia offensiva composta da Pinilla ed Hernandez alle cui spalle agisce Pastore. Nell’11 iniziale anche il baby fenomeno Acquah, in mediana.
Pa Modou Kah è un difensore norvegese di origine gambiana di trent’anni. Un carneade che probabilmente verrà ricordato per una sola ragione: il gol che ha segnato nell’ultima partita del campionato di Eredivisie.
A sfidarsi sul rettangolo verde c’erano il Roda Jc ed il VVV Venlo. Al quarto d’ora della ripresa, la squadra di casa, il Roda, segna un gol da antologia: il difensore di origine africana riceve una palla nel centro dell’area e va a segno in rovesciata.
La rivalità tra la Juventus e l’Inter è sempre grande. E adesso si sta trasferendo nella caccia ai giovani fenomeni in giro per il mondo. Dopo aver messo a segno
Un po’ per ripulire la sua fama di bad boy, un po’ perché gli erano appena entrate 25 mila sterline senza aver fatto nulla, fatto sta che Mario Balotelli, per
Non è il primo e probabilmente non sarà nemmeno l’ultimo. Il calciatore Jorge Valdivia, talentuoso cileno che gioca nel Palmeiras, ha approfittato di una pausa durante l’ultima gara per rivolgersi
Non volevano di certo passare per disabili, ma c’è il rischio che volessero usufruire ugualmente delle agevolazioni previste per loro. E’ questo che sospettano i vigili bolognesi che ieri hanno scoperto che 6 o 7 automobili dei calciatori locali portavano il contrassegno dei portatori di handicap.
A livello burocratico non ci sarebbero irregolarità in quanto a fornirglielo sarebbe stata Marilena Molinari, disabile al 100% e dipendente della società, la quale aiuta i calciatori con le pratiche burocratiche ed altre faccende di ordine pratico. La donna, come tutti i disabili, ha il diritto di dare, alle persone che l’aiutano negli spostamenti, un pass che permette, tra le altre cose, di entrare nelle zone a traffico limitato e di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu.
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