Roma: si riparte dalle cessioni con il sogno Higuain

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Foto: AP/LaPresse

Gli emissari di Di Benedetto, Baldini e Sabatini, hanno iniziato a lavorare alla Roma che sarà. E l’obiettivo principale è di sfoltire la rosa di tutti gli scontenti, specialmente ora che il quarto posto sembra un miraggio e verranno a mancare una ventina di milioni di euro per la mancata qualificazione in Champions.

Il più sicuro di partire è Mirko Vucinic. Secondo il suo procuratore il montenegrino sta pagando da un lato la sua voglia di cambiare aria che è stata soffocata più volte da Ranieri in passato, e dall’altro il brutto rapporto con la tifoseria che ormai non gli consente più nulla. Il montenegrino ormai ha perso il fascino che aveva un paio di anni fa, quando il Manchester United offrì 15 milioni per lui, ma ancora una decina di milioni potrebbe portarli alle casse giallorosse.

Cifra su cui l’Inter potrebbe aprire un tavolo di discussione, ma il suo sogno è la Premier League. Gli darebbe l’opportunità il Tottenham, l’unico finora ad aver messo sul piatto dei soldi, ma che ha proposto anche uno scambio con Kranjcar e Sandro (entrambi centrocampisti). Insieme a Vucinic partiranno sicuramente Mexes, in scadenza di contratto e quindi l’unico aspetto positivo è che va via un ingaggio molto alto, e Menez (anche per lui la valutazione è tra 10 e 15 milioni). Quasi sicuro di partire anche Doni, mentre ci sono forti possibilità anche per Perrotta, Cassetti, Taddei, Riise e Juan. Molto probabilmente non partiranno tutti, ma almeno la metà di quest’elenco sì.

E poi c’è il caso De Rossi. Qui ci troviamo al classico dilemma shakesperiano essere o non essere? Rinnovare o non rinnovare? L’idea di giocare nel Real Madrid stuzzica il centrocampista, che però ha più che un pezzo di cuore a Roma. Dunque cosa fare? Entro un mese potrebbe prendere la decisione definitiva, ma secondo le prime indiscrezioni pare che i dirigenti giallorossi abbiano contattato la casa blanca per trattare uno scambio con Gonzalo Higuain, centravanti di razza di livello internazionale, la cui valutazione quest’anno è crollata a causa di un brutto infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi per quasi tutta la stagione.

Sul fronte degli arrivi invece si continua a trattare Pastore, il quale potrebbe essere convinto da Sabatini con cui ha un rapporto particolare, visto che è stato lui a scoprirlo nelle lontane terre argentine. Potrebbe girare intorno a lui e Totti la Roma che verrà, anche se, a seconda del numero di partenti, si dovrà valutare anche quello degli arrivi. Pastore infatti potrebbe essere finanziato con le varie cessioni, ma poi ci dovrebbero essere almeno 20-30 milioni messi a disposizione dagli americani per puntellare una squadra che dovrà acquistare almeno un difensore centrale (si parla di Bovo), almeno un esterno destro, e sostituire alcuni dei partenti.

Infine il capitolo allenatore. Ieri un enigmatico Ancelotti ha lanciato una frase sibillina:

ho un piano per la prossima stagione, ma non è opportuno rivelarlo adesso.

Ci sono stati contatti? Lui dice di no, ma alla fine della conferenza stampa si lascia scappare, parlando dei suoi giocatori:

Al momento stanno lavorando con me e magari lavoreranno con me in futuro, o forse lo faranno con un altro allenatore.

Dopotutto, con la vittoria di ieri del Real in coppa del Re, la posizione di Mourinho si è rafforzata all’interno della società, e se il tecnico portoghese dovesse rimanere a Madrid, l’unica destinazione prevista per Ancelotti potrebbe essere solo Roma.

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