25 anni fa la Mano de dios

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Era il 22 giugno del 1986, quando un piccolo uomo beffò gli avversari, facendo sobbalzare i tifosi per ben due volte nel giro di pochi minuti. Siamo ai quarti di finale dei Mondiali messicani, Stadio Azteca della capitale, e va in scena Inghilterra-Argentina, sfida che va al di là dell’evento sportivo, per via della guerra delle isole Falkland di qualche anno prima.

Corre il minuto numero 51 ed il tabellone luminoso segna ancora lo 0-0, ma la vendetta dell’albiceleste sta per maturare. Un passaggio all’indietro di Steve Hodge si trasforma in un’occasione imperdibile per Diego Armando Maradona, che sull’uscita di Shilton salta in alto, colpisce la palla con la mano ed infila il gol del vantaggio per l’Argentina. Pentito del gesto? Macché! Il numero 10 si vanterà fin troppo della sua furbata, dichiarando che si era trattato di un aiuto divino, della Mano de Dios, che aveva sistemato le cose.

La Liga rischia il collasso

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Siamo abituati a pensare che il nostro calcio stia attraversando una grossa crisi: i litigi tra i club per la ripartizione dei diritti tv, il nuovo contratto tra calciatori e Lega che non viene firmato, il nuovo calcioscommesse, i debiti.

Tutto vero, ma anche gli altri campionati non se la passano bene. Persino la Liga, che negli ultimi anni viene vista come un modello per i successi targati Barcellona, e le sue stelle – in primis il duo Cristiano Ronaldo e Lionel Messi – se la passa male.

Il nuovo nome dello stadio della Juventus

Sono alle ultime battute i lavori per terminare i lavori nello stadio Delle Alpi: sul campo da gioco manca solo la zollatura – che dovrebbe avvenire nel mese di luglio, ovviamente -, sono stati montati tutti i seggiolini del primo livello delle gradinate e si sta già operando sul secondo livello.

Quasi terminata anche la fase di arredamento degli spogliatoi, dell’area media e della Tribuna 100 – la tribuna vip. Si sta procedendo anche alla posa delle stelle con i nomi dei cinquanta campioni e dei tifosi che le hanno comprate.

Roma vicina al colpaccio Bojan

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Dalla Spagna dicono che è fatta, ma è meglio andarci cauti, non si sa mai. Bojan Krkic potrebbe presto essere un calciatore della Roma. Sabatini ha vinto il braccio di ferro con il Barcellona grazie alla mediazione di Luis Enrique, il quale conosce bene l’attaccante ed ha convinto la società ad abbassare le pretese.

L’accordo trovato con i blaugrana parla di prestito con diritto di riscatto di 10 milioni di euro, ma con un controriscatto da parte del Barça di 15 milioni, nel caso in cui il giovane talento dovesse esplodere in giallorosso. Si tratterebbe comunque di un ottimo colpo, visto che il ragazzo ha solo 20 anni (ne compirà 21 a fine agosto), ed ha già dimostrato doti davvero eccezionali.

Tessera del tifoso: le novità per la stagione 2011/2012

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Nella giornata di ieri il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, in una conferenza insieme a Coni, Figc e Lega Calcio, ha presentato le nuove linee per la stagione calcistica che sta per iniziare. La maggiore sorpresa è venuta quando Maroni ha annunciato di voler eliminare le recinzioni presenti intorno ai campi. Questo obiettivo sarà graduale, in questa stagione ci saranno i primi tentativi (Cagliari, Udinese e Juventus dovrebbero essere i primi club a tentare questa carta) ma poi si cercherà

di eliminare entro la fine del prossimo campionato ogni forma di barriera, gabbia o rete dagli stadi italiani. E’ un obiettivo importante, che sposa la filosofia di vivere l’evento sportivo come in tutta Europa. Anche le indicazioni della Uefa vanno in questa direzione: il tutto rientra nell’idea ipotizzata dal ministro Maroni nella fase di partenza della tessera del tifoso, come conclusione ideale di questo iter

ha spiegato Giancarlo Abete.

Michel Platini compie 56 anni

Oggi compie gli anni Michel Platini. Per tutti è il presidente dell’UEFA – carica che ricopre dal 26 gennaio 2007 -, ma per gli juventini – almeno quelli che hanno almeno una quarantina di anni – è il calcio.

Per questo anche il sito della Juventus lo festeggia, con parole, foto e video. Per dire cosa ha fatto bastano le nude cifre: 104 reti in 224 partite, e la vittoria di due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea, una Coppa Intercontinentale e una Coppa delle Coppe.

Ufficiale: Materazzi lascia l’Inter

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Uno come lui vuole essere protagonista fino in fondo, fino all’ultimo minuto dell’ultima gara da professionista. Un lusso che in maglia nerazzurra non può permettersi, scavalcato com’è da diversi baldi giovani in cerca di gloria. E allora ecco che Marco Materazzi chiede di disputare l’ultima stagione da pro in una squadra che possa regalargli ancora la gioia di sentirsi utile, di essere – se non titolare – nemmeno l’ultima delle riserve.

Matrix lascia dunque l’Inter, dopo ben 10 stagioni di amore e lacrime, di delusioni ed esultanze, di polemiche e sfotto’ verso gli odiati cugini del Milan. Dove giocherà? Sicuramente all’estero, probabilmente in Premier League, se i sudditi di Sua Maestà saranno disposti a chiudere un occhio sul documento di identità, o forse in Usa, dove quelli come lui vengono trattati come re.