Beppe Signori: dal campo alla scrivania

Segna sempre lui! Era il coro che i tifosi della Curva Nord dedicavano ogni domenica al loro idolo e di gol Beppe Signori ne segnava davvero tanti. In quegli anni la Lazio era una buona squadra, non certo lo squadrone che di lì a qualche stagione avrebbe approntato Cragnotti per dominare in Italia ed in Europa, ma i gol del bomber riuscivano comunque a pesare.

Lo aveva portato in A Zdenek Zeman nei tempi in cui il Foggia era una bella realtà del calcio italiano, col suo gioco tutto d’attacco che metteva in difficoltà qualunque avversaria. Insieme a Ciccio Baiano, Beppe Signori formava una fantastica coppia-gol ed era chiaro che i due prima o poi lasciassero il club pugliese, per tentare la fortuna in qualche squadra più ambiziosa.

Signori finì alla Lazio e divenne ben presto l’idolo della curva a suon di gol, tanto che per due stagioni consecutive riuscì a conquistare il titolo di capocannoniere. Per lui il popolo biancazzurro scese in piazza nel 1995, protestando contro l’intenzione di Cragnotti di cederlo al Parma. Ed alla fine Beppe restò a Roma e in quell’anno si aggiudicò nuovamente il titolo di miglior realizzatore.

Reja: tra soddisfazione e problemi

All’indomani della raggiunta qualificazione per il turno preliminare di Coppa Uefa, c’è entusiasmo in casa Napoli. Il più gongolante è l’allenatore Edy Reja che sperava sin dall’inizio in un risultato

Nuova destinazione per Eto’o, adesso si parla della Francia

Samuel Eto’o è il classico attaccante che tutti vorrebbero ma che poi nessuno prende. Accantonata l’assurda offerta degli uzbeki, al camerunense è rimasto il profumo dei soldi nel naso. Non che ora prenda poco (circa 7 milioni), ma le sue pretese stanno diventando un pò troppo esagerate.

Dato che il Barcellona ha detto di volerlo mandar via, e il Chelsea non si sbriga a prenderlo, il Lione sta provando a battere tutti sul tempo e portarlo in Francia, per tentare di vincere quella Champions League che da troppo tempo gli sta sfuggendo di mano. L’unico ostacolo? Le richieste del calciatore: “solo” 10 milioni a stagione.

Il Napoli torna in Europa!

Finalmente Europa! Il calvario è durato 14 lunghi anni, ma alla fine il Napoli è tornato a respirare il profumo del calcio internazionale, raggiungendo i preliminari di Coppa Uefa.

Ieri sera al San Paolo c’era il pubblico delle grandi occasioni, lo stesso pubblico che non ha mai abbandonato i colori azzurri, nemmeno durante l’inferno della serie C. Reja alla vigilia temeva che i ragazzi si lasciassero trasportare dall’entusiasmo dei sessantamila, gettandosi all’assalto e rischiando di veder sfumare l’esiguo vantaggio conquistato in Grecia.

Così non è stato e da oggi Napoli può ricominciare a sognare in grande, mentre aspetta di conoscere il prossimo avversario.

Solo argento per gli azzurrini, l’Europeo Under 19 va alla Germania

Finisce in finale il sogno degli azzurrini di Rocca di conquistare il titolo Europeo, che rimane così un flebile ricordo di 5 anni fa. Non è bastato un grande Paloschi, vera stella del torneo, a far conquistare l’oro agli azzurri del futuro. La Germania è stata più forte e più volenterosa, visto  il 3-1 finale che ne è stato la dimostrazione, soprattutto perchè raggiunto in 10 per più di metà partita. Ma niente paura, data la loro giovane età, i nostri ragazzi avranno modo di rifarsi negli anni a venire.

Mattatore della serata è stato l’astro nascente dell’Arsenal, vera fucina di talenti, Lars Bender, tedesco adottato dall’Inghilterra, capace di segnare dopo 24 minuti il suo secondo gol della competizione. Dieci minuti più tardi viene cacciato Jungwirth per un fallaccio, ma gli italiani anzichè aggredire l’avversario si adagiano sugli allori.

Il metodo-Mourinho

E’ arrivato in Italia preceduto dalla fama di vincente e con la spocchia antipatica di chi sa di esserlo. Ha avuto però l’onestà di ammettere che da queste parti ha ancora tutto da dimostrare e che i passati successi non garantiscono punti in classifica o passaggio del turno in Champions League. Sta di fatto che la strada di Josè Mourinho è tutt’altro che in discesa sia perché confermarsi vincenti è un privilegio riservato a pochi eletti, sia perché il suo predecessore ha fatto un buon lavoro sulla panchina dell’Inter.

Proprio per questo è stato chiaro sin dal primo giorno di ritiro, minacciando di lasciar fuori chiunque non la pensi come lui e dimostri scarso spirito di sacrificio per il bene della squadra.

E lui sa cos’è il sacrificio. Spesso arriva sul campo di allenamento molto prima degli altri per essere certo che nulla venga lasciato al caso. Tutto deve essere preparato con metodo scientifico, preciso fino al millimetro, perché i successi si costruiscono sui piccoli dettagli. Il metodo-Mourinho prevede un’organizzazione maniacale sia che si tratti del primo allenamento della stagione che di una gara per la testa della classifica.

Roma-Mutu: ufficialmente la storia finisce qui

La seconda telenovela del calciomercato estivo si chiude qui. Dopo la vicenda Ronaldinho, ufficialmente è risolta anche la questione Mutu: il romeno non andrà più a Roma. Probabilmente determinante è stato il carattere mostrato da Prandelli in quelle 24 ore terribili in cui sembrava che il calciatore dovesse andare sicuramente nella capitale.

A dare l’annuncio ufficiale della chiusura della trattativa è Spalletti, che oramai non ci crede più all’arrivo del viola in giallorosso, ma che promette ai suoi tifosi due colpi di mercato come “risarcimento” per la delusione patita.

Lilian Thuram si ferma qui!

A pochi giorni dalle analisi che dovranno confermare o smentire la diagnosi fatta un mese fa, torna d’attualità il caso Thuram. A riportare la vicenda sulle prime pagine dei giornali è la dichiarazione di Charles Villeneuve, presidente del Paris Saint Germain, che aveva fortemente voluto il difensore nella sua squadra, per permettergli di chiudere degnamente la sua lunga e strepitosa carriera:

E’ molto probabile che Lilian lasci il calcio anche se dovessero arrivare buone notizie dagli esami più approfonditi ai quali si è sottoposto per il problema al cuore. Le sorelle, tutta la famiglia di Lilian premono affinché lui smetta.

Si chiude dunque qui la parabola calcistica di uno dei più forti difensori degli ultimi anni, campione assoluto sia in campo che fuori, mentre il mondo dello sport si chiede ancora come sia possibile che un atleta professionista arrivi a 36 anni prima di conoscere le condizioni del suo cuore. E bisogna anche ringraziare il cielo se non ci siamo ritrovati di fronte all’ennesima tragedia sportiva, visto che Lilian Thuram ha giocato fino a qualche giorno prima delle visite mediche del PSG che ne hanno riscontrato la disfunsione cardiaca.

Sorteggi di A e B, subito scontri diretti

Finalmente i campionati di Serie A e Serie B stanno per cominciare ufficialmente. Ieri pomeriggio sono stati sorteggiati i calendari dei due campionati in maniera definitiva. Quindi tutte le polemiche sulla squadra che sostituirà il Messina in Serie B sono state risolte, dando ragione all’Avellino, nonostante l’opposizione di Macalli.

In A invece sono state eliminate le teste di serie, tutte le formazioni sono state messe sullo stesso piano e quindi c’era il rischio, come effettivamente c’è stato, di uno scontro tra le big già dalla prima giornata. E infatti è stato così. Nella prima gara, che si terrà il 31 Agosto, Fiorentina e Juventus si incontreranno al Franchi, in una delle partite più accese della Serie A.

Allianz Arena: il “gommone” tedesco

Dopo qualche settimana di assenza, riprende il nostro giro turistico alla scoperta degli impianti sportivi più spettacolari del pianeta. Stavolta facciamo tappa a Monaco di Baviera, per visitare uno degli stadi più belli della Germania, con la sua forma caratteristica che lo rende unico nel suo genere (i tedeschi lo hanno soprannominato Schlauchboot, ovvero “gommone”).

E’ un impianto di recente costruzione, progettato nel 2001 per dare una nuova casa alle due maggiori squadre della città (Bayern Monaco e Monaco 1860), vista l’impossibilità di ristrutturare degnamente il vecchio Stadio Olimpico.

Le spese per la costruzione sono state sostenute interamente dalle due società, che poi hanno potuto ammortizzare i costi dell’operazione, concedendo i diritti sul nome alla Allianz per 30 anni. Nasce così l’Allianz Arena, con il logo della ditta che fa bella mostra di sé sulla facciata esterna dello stadio.

Mourinho snobba Lampard!

C’eravamo tanto amati… La storia tra Josè e Morinho e Frank Lampard è racchiusa tutta in queste parole. I due si sono rincorsi e cercati per tutta l’estate, fino al