Abbonamenti Serie A, bene Juve e Roma, male Inter e Lazio

di Redazione 6

La crisi morde gli italiani che tagliano su quasi tutto. Ma a quanto pare non sempre sul calcio. O meglio, seguono l’esempio della loro squadra del cuore: tagliano solo nei confronti di chi stringe la cinghia. La dimostrazione la abbiamo oggi, quando è possibile effettuare una prima stima sulle vendite degli abbonamenti dei club di Serie A visto che è terminato il periodo di prelazione e la campagna abbonamenti è stata avviata da circa un mese.

Secondo i dati resi disponibili dalle singole società, il trend sembra negativo. Sarà per la crisi o per le pay-tv, ma gli italiani non vanno più allo stadio. Delle 17 squadra di Serie A (escludiamo le tre neopromosse), soltanto due, Juventus e Roma, hanno visto il numero degli abbonati aumentare notevolmente. L’effetto per i bianconeri era scontato e la causa si chiama scudetto. Già lo scorso anno con la possibilità di giocare nello Juventus Stadium, gli abbonamenti erano volati alle stelle, ma quest’anno sono aumentati i prezzi ed il numero delle tessere, ed anche queste ormai non si trovano più: 27.400, tutto esaurito. Vedere lo Juventus Stadium vuoto quest’anno sembra impossibile.

EFFETTO ZEMAN – Ma la Roma? Non ci sono le coppe, non sono arrivati grandi campioni, ma nonostante questo gli abbonamenti venduti finora sono giò 23 mila, quasi cinquemila in più dello scorso anno quando c’era l’entusiasmo degli americani alla presidenza. Cos’è cambiato? Ovviamente è l’effetto-Zeman, il tecnico che il pubblico chiedeva a gran voce già a metà dell’anno scorso, e che ora forse con l’arrivo di Destro potrebbe portare ad un’ultima accelerata nella vendita delle tessere.

IL CALO – Mentre l’Udinese è in leggero incremento con la vendita degli abbonamenti, altri club come Atalanta, Bologna, Catania e Siena confermano gli stessi numeri dello scorso anno, insime alla Fiorentina che per ottenere gli stessi numeri ha dovuto ridurre di un quarto il costo dell’abbonamento. E poi ci sono i club in calo, che sono la maggior parte. Sui 9 restanti infatti 8 sono in calo ed uno, il Milan, non ha reso noti i numeri in quanto è ancora in ballo la possibilità di richiedere il rimborso dell’abbonamento, e quindi per avere un’idea più chiara bisognerà attendere la fine della prossima settimana quando anche questa “finestra” sarà chiusa. Ad ogni modo, ancor prima dei rimborsi, il numero degli abbonati era inferiore a quello dello scorso anno, ma c’è da dire che nella stagione passata ci fu l’impennata negli ultimi due giorni quando Galliani portò a Milano i soliti colpi dell’ultimo minuto.

LA CRISI – Nel frattempo in forte crisi ci sono Inter e Lazio. Abbastanza inspiegabile è la situazione dei biancocelesti, dato che il mercato ha portato nomi importanti nella Capitale. Evidentemente un allenatore come Petkovic non stimola molto la fantasia dei tifosi. Fatto sta che la Lazio, insieme al Napoli (complice la cessione di Lavezzi), ha fatto registrare un calo del 25% delle tessere. La crisi dell’Inter ha un numero, tremila, come il numero degli abbonamenti in calo rispetto allo scorso anno. Un crollo che prosegue dall’anno successivo alla partenza di Mourinho senza sosta. Ma chi sta peggio di tutti è il Genoa che, complice la sceneggiata dell’anno scorso, ha visto precipitare i suoi già pochi abbonamenti di cinquemila unità. E considerando che continua a vendere senza comprare, difficilmente crediamo si possa riprendere da questo baratro.

Photo Credits | Getty Images

Commenti (6)

  1. L’hellas Verona faceva quasi 10.000 abbonati in Lega Pro. Quest’anno arriveranno a superare gli 11.000 e hanno gli abbonamenti piu’ cari della serie B.

    Hellas e’ un fede

    1. fratmm tu fai nun si propio nessun tu e o veronn e state a csa seno se trombano le vostre fid
      SEMPRE FORZA ROMAA

    2. @: Anonimo romano … se l’ignoranza fosse una strada, sulla tua andremmo su Plutone

    3. hai detto giusto questa prima di essere una squadra e’ una fede

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