L’ombra del doping sulla Spagna campione del mondo

di Redazione 1

Foto: AP/LaPresse

C’è aria di bufera nello sport spagnolo, in seguito ad una vasta operazione antidoping che sta coinvolgendo sempre più protagonisti. Qualche giorno fa era stata fermata una delle professioniste più rappresentative dell’atletica leggera, Marta Dominguez, oro nei 3000 siepi ai Mondiali di Berlino del 2009. Insieme a lei sono finiti in carcere l’allenatore, il manager ed il medico, tale Eufemiano Fuentes, già noto alla giustizia iberica per il coinvolgimento nello scandalo che sconvolse il mondo del ciclismo quattro anni fa. Cosa c’entra tutto ciò con il calcio?

C’entra eccome, perché pare che il dottore in questione abbia confessato ad un compagno di cella di essere a conoscenza di casi di doping nel mondo del calcio. E non stiamo parlando di casi isolati, magari presenti nelle serie inferiori, ma di atleti che hanno fatto parte della nazionale spagnola campione d’Europa e del mondo nel biennio 2008-2010:

Se parlassi, tutto il calcio spagnolo tremerebbe e toglierebbero all’istante il titolo mondiale ed europeo alla nazionale.

Queste le parole che il dottor Fuentes avrebbe riferito al compagno di cella, riportate oggi dal quotidiano Marca. Parole che potrebbero portare all’apertura di un’inchiesta e che comunque gettano fango su una nazionale che ha ampiamente dimostrato di saper esprimere un gioco di livello superiore rispetto a quello delle altre compagini. Per ora si tratta di accuse senza fondamento, visto che Fuentes non ha confermato né smentito la rivelazione, ma intanto il mondo del calcio spagnolo comincia a tremare. Del Bosque, allenatore della Spagna campione del mondo, rigetta ogni accusa:

In 43 anni di calcio non ho mai visto o saputo nulla che potesse alimentare sospetti. Non ho mai visto un tentativo di conquistare nello sport un vantaggio con mezzi illeciti.

Gli fa eco Xavi, centrocampista del Barcellona e della nazionale:

E’ un peccato che succedano queste cose nello sport spagnolo. Non ci sono ancora colpevoli, ma è una pena. Dal mondo del calcio possiamo dire che non c’è nessun tipo di doping. Abbiamo vinto i Mondiali con la certezza di non essere dopati. Siamo tranquilli, non c’è alcun problema.

Speriamo che sia così, perché altrimenti bisognerebbe riscrivere la storia dell’ultimo biennio calcistico internazionale, con Germania ed Olanda che si ritroverebbero con un titolo in più in bacheca senza averlo conquistato sul campo.

Commenti (1)

  1. Le solite dichiarazioni fatte solo per avere un po’ di pubblicità, dal momento che hanno fatto i controlli antidoping (e ultimamente i controlli della FIFA sono diventati molto severi rispetto al passato) e nessun calciatore è risultato positivo.

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