Roma: che problema c’è tra Totti e Baldini?

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Mettiamo insieme i pezzi del ritiro più ardente d’Italia. Il fatto che la Roma non fosse più nelle mani di una famiglia romana (né tantomeno italiana) già di per sé non piace a molti, ed in primis al più romanista tra i romanisti, Francesco Totti. Lo disse sin dai tempi di Soros, lo ha sempre ribadito negli anni, ma visto che non c’erano alternative, meglio far buon viso a cattivo gioco.

Questa polemica è rimasta a covare come braci sotto la cenere per tanto tempo, e lo dimostrano i mal di pancia del capitano e di De Rossi che più volte hanno mostrato perplessità su come la società è stata gestita finora. Ma ora quella cenere è stata rimossa e l’incendio ha cominciato a divampare con il ritorno di Franco Baldini nel ruolo di direttore generale.

La Roma ufficializza le cessioni di Riise e Doni

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La Roma è partita per il ritiro di Brunico, ma sull’areo per l’Alto Adige non figuravano i nomi di Doni e Riise, in partenza invece per la Premier League. Il portiere brasiliano lascia la Capitale dopo sei stagioni con la maglia giallorossa, arricchite dalla conquista di una Coppa Italia e di una Supercoppa Italiana. Da oggi la sua nuova casa sarà Liverpool, dove si è recato in giornata per sostenere le visite mediche di rito. Il difensore norvegese finisce invece al Fulham, come ampiamente anticipato nei giorni scorsi e come ribadito dalla società capitolina nella giornata di oggi:

L’A.S. Roma rende noto di aver sottoscritto con il Fulham il contratto per la cessione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore John Arne Riise, a fronte del riconoscimento di un corrispettivo di 2,625 milioni di euro. Tale corrispettivo sarà incassato in due rate di pari ammontare, di cui la prima al momento di avvenuto rilascio del transfer internazionale e la seconda entro l’1 agosto 2012.

DiBenedetto presenta il sogno-Roma

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E’ un grande giorno per la sponda giallorossa della Capitale, che ha visto l’arrivo di Thomas DiBenedetto, azionista di maggioranza della Roma, e di Luis Enrique, nuovo allenatore. Il nuovo patron ha messo immediatamente sul tavolo i propri progetti ed ha presentato il sogno della Roma del futuro:

Stiamo cominciando una nuova era che cambierà il mondo del calcio. Abbiamo ambizioni e un sogno condiviso dalla gente di Roma, un sogno che richiederà del tempo per concretizzarsi, ma noi ci lavoreremo alacremente. Stiamo creando le condizioni affinché la squadra possa dare il meglio di se stessa. Il nostro obiettivo primario è quello che avviene sul campo e nelle prossime settimane avremo le idee più chiare sul futuro della squadra. Stiamo inseguendo dei giovani, puntiamo su di loro e dobbiamo avere pazienza se faranno degli errori. Di certo la priorità è creare il miglior team di management, mettendo la squadra al centro di tutto.

Roma, Sabatini: “siamo a metà strada” e si punta Heinze

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E’ una Roma work in progress quella che Di Benedetto ha trovato oggi al primo giorno ufficialmente da presidente dei giallorossi. Nonostante qualche firma (Jose Angel e Lamela) e firme promesse (Bojan, Kameni e Nego), ancora il calciomercato non è completamente decollato. Certo, l’ingaggio di Lamela e Bojan è un ottimo punto di partenza, ma secondo Sabatini

Siamo un cantiere aperto, direi che siamo a metà strada.

E vediamolo questo cantiere aperto. Dopo la cessione di Riise e quella probabile di Julio Sergio, si attende di cedere Vucinic e poi il primo reparto di cui si occuperà il ds giallorosso sarà la difesa. Il montenegrino dovrebbe essere l’unico a lasciare la Roma, visto che Sabatini ha chiuso definitivamente ogni discorso su De Rossi ed ha ammesso che a Luis Enrique il gioco di Menez piace e potrebbe anche rimanere.

Roma, quasi fatta per Kameni

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La Roma è alla ricerca di un portiere da diverso tempo e come spesso succede nel mercato estivo, le cose cambiano in fretta. Qualche giorno fa sembrava tutto fatto per il passaggio di Stekelenburg dall’Ajax alla squadra della capitale, ma oggi lo scenario è mutato e sembra sia quasi fatta per un altro portiere:  Kameni. Il numero uno camerunense in forza all’ Espanyol ha superato i suoi colleghi Sirigu e Storari e con ogni probabilità vestirà la maglia della Roma la prossima stagione. Il costo del suo cartellino si aggira intorno a 1,6 milioni di euro, mentre il giocatore percepirà  1,2 milioni a stagione.

Secondo Walter Sabatini la  scelta di puntare su Kameni e non su Stekelenburg è legata alle caratteristiche tecniche del giocatore, più che a una valutazione economica. Ma evidentemente la società non voleva spendere gli 8 milioni richiesti dall’Ajax per il suo portiere, preferendo virare sul giocatore dell’ Espanyol e risparmiare alcuni milioni di euro che possono esser investiti in altri reparti.

Roma: Lamela ha firmato, tutto fermo per Stekelenburg

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E’ stata una serata molto intensa quella appena passata per i tifosi della Roma, visto che, mentre tutti gli altri club producevano solo aria fritta, i giallorossi hanno concretizzato molto il loro mercato. L’aspetto più importante è stata la firma di Erik Lamela, è bastato un incontro tra Sabatini, un rappresentante del River Plate e i due Lamela, senior e junior, un’occhiata alle carte e subito la firma.

Le condizioni sono le stesse citate ieri, ma l’argentino non sarà subito a disposizione di Luis Enrique. Potremo vederlo in campo solo all’incirca a metà settembre a campionato già iniziato perché per tutto il mese di agosto la sua nazionale Under 20 sarà impegnata in Colombia per il Mondiale di categoria, e così se l’Argentina dovesse arrivare in finale, vorrà dire che rimarrà in Sudamerica fino al 30 agosto. Tra partenza, giorni di riposo e allenamenti con i compagni per rientrare negli schemi, passeranno settimane prima di poterlo vedere in campo.

Roma: è fatta per Lamela, martedì verrà presentato

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Ormai è fatta, Lamela ed il River Plate hanno accettato le condizioni della Roma e probabilmente oggi ci sarà la firma mentre martedì potrebbe esserci la presentazione. Una presentazione di lusso, visto che si vocifera che alla conferenza, insieme all’argentino, potrebbe esserci anche Bojan Krkic.

A dare quella che suona tanto come un’ufficializzazione è lo stesso fantasista che, su Facebook e Twitter, ha definitivamente salutato i tifosi del River, mentre il padre, ospite insieme a lui nell’hotel prenotato sulla Pontina, ha dichiarato:

E’ tutto a posto, mancano alcuni dettagli. Firmerà un quinquennale, siamo felicissimi.

Roma: Bojan parla già da giallorosso

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Nella conferenza di ieri di Bojan Krkic, si respirava tanto aria di addio. Ancora il contratto non è stato stipulato, ma ormai lo sanno anche le pietre che l’attaccante del Barcellona è un giocatore della Roma. Prima di concedersi ai giornalisti, Bojan ha incontrato un gruppo di bambini suoi fans che gli hanno chiesto insistentemente della Roma. Le sue risposte sono state da giocatore giallorosso.

Dopo aver ringraziato il Barcellona per averlo accolto e fatto crescere dall’età di 9 anni, le sue parole sono state:

Ora è arrivato un momento nel quale mi sono reso conto che non potevo seguire la stessa strada e ne ho cercata un’altra. Quella che mi si apre è meravigliosa, piena di sogni e la intraprendo con grandi speranze.

Roma: per Lamela mancano 2 milioni, interessamento per Insua

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L’ingaggio di Lamela da parte della Roma ancora non è completato. Nonostante le smentite (a cui non ha creduto nessuno) di Sabatini che affermava che la Roma aveva mollato il fantasista argentino già un mese fa, da oltreoceano fanno sapere che all’80% la trattativa andrà in porto. L’accordo con il calciatore si è trovato sulla base di 900 mila euro a stagione per 5 anni, quello con il River Plate non ancora.

L’offerta della Roma è 8 milioni più bonus (praticamente 10 milioni) più il 10% sulla prossima cessione, la richiesta del River è 12 milioni, oppure 10 milioni più il 20% sulla cessione. Insomma, dettagli che in molti dicono si possono risolvere nell’arco di poche ore. Anche perché è troppa la voglia del pubblico di accogliere un top player dopo tante voci di mercato.

La Roma non vuole lo scudetto del 2006

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Sono trascorsi cinque anni dal fattaccio,  ma l’assegnazione dello scudetto del 2006 continua ancora a far discutere, tra esposti, richieste di revoca, prescrizioni e ipotesi di riassegnazione in base alla classifica dell’epoca. Se la Juve non può ottenere la restituzione del titolo conquistato sul campo e se l’Inter venisse costretta a restituire il cosiddetto scudetto di cartone, a chi assegnare quel triangolino tanto discusso? Ieri Bruno Conti, dirigente della Roma, aveva avanzato una richiesta nemmeno troppo campata in aria:

Lo scudetto del 2006 lo avremmo meritato noi. I ragazzi lo avrebbero meritato per quanto fece vedere sul campo ma non voglio dire altro perché è un argomento delicato.