Inter – Mazembe 3-0: fotogallery

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Missione compiuta! L’Inter cercava la vittoria nel Mondiale per Club per riscattare un inizio di stagione non proprio esaltante, tra infortuni eccellenti e risultati non sempre all’altezza delle aspettative. Qualcuno diceva che il Torneo di Abu Dhabi rappresentava l’ultima spiaggia per Rafa Benitez, alle prese sin dall’inizio con una squadra oramai sazia di vittorie e poco disposta a sudare ancora sul campo per ottenere il risultato. Qualcuno sosteneva addirittura che Benitez fosse sulla via dell’esonero, a prescindere dal risultato nel Mondiale per Club.

Ma ora tutti i discorsi sono inutili, alla luce del 3-0 rifilato al modesto Mazembe, che pure aveva strappato applausi nella seminale contro l’International do Porto Alegre.

L’Inter sul nuovo Luis Figo

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L’Inter è annunciata come una delle future animatrici del mercato invernale, e sembra che si stia concentrando su giovani talenti di tutto il mondo. Qualche tempo fa vi avevamo raccontato dell’interesse per il giovane attaccante olandese Lucas Castaignos, oggi ci dedichiamo invece ad un giovane portoghese finito tra i giocatori osservati dall’Inter: João Reis.

Quest’ala sinistra di diciotto anni gioca nella modesta squadra del Louletano – ovvero nella serie B portoghese -, e secondo il giornale A Bola sarebbe seguito, oltre che dall’Inter anche dal Chelsea e dal Benfica. Quest’ala si è fatto notare in un’amichevole estiva nel Torneo AF Algarve contro l’Olhanense – squadra di prima divisione portoghese – in cui aveva segnato una doppietta che aveva portato alla vittoria la sua squadra.

Guardiola vicino al rinnovo, si complicano i piani dell’Inter

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Pep Guardiola, è l’allenatore che tutti vorrebbero avere. Vince tutto e lo fa giocando un calcio meraviglioso. Bisognerebbe anche aggiungere che vive in una realtà difficilmente replicabile da altre parti. Il Barcellona sembra un posto da fiaba, dove tutti fin da bambini imparano a fare qualsiasi cosa con il pallone. E così capita la squadra B del Barça riesca a strapazzare in Champions League gli ex-campioni russi del Rubin Kazan.

Massimo Moratti ha sempre dimostrato di apprezzare molto il tecnico spagnolo, e ha cercato più volte di vedere se c’era possibilità di portarlo a Milano il prossimo luglio – nonostante la concorrenza agguerrita di molte squadre tra cui spicca il Chelsea. Un sogno o un obiettivo che rischia di infrangersi contro la realtà. Secondo il quotidiano catalano Mundo Deportivo, Guardiola ed il Barcellona sarebbero vicini a firmare un rinnovo. L’intesa potrebbe arrivare già a gennaio.

Materazzi si confessa: Ibra, Zidane ed il Milan

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Eccessivo, provocatore, irriverente, antipatico a chiunque non tenga per i colori nerazzurri. E’ il ritratto di Marco Materazzi, bandiera dell’Inter, beniamino della curva, ma anche artefice – almeno in parte – del trionfo italiano in quel di Berlino nella notte magica del 2006, che ci piaccia o no ammetterlo. A lui si deve il gol del pareggio contro la Francia e sempre a lui dobbiamo la provocazione che costò a Monsieur Zinedine Zidane l’espulsione nell’atto ultimo della sua carriera da professionista. Qualche settimana fa il difensore dell’Inter e l’ex fantasista hanno avuto modo di chiarire la faccenda ed è proprio di quell’incontro che parla Matrix in un’intervista a La tribù del calcio:

Stavo uscendo dall’hotel quando qualcuno cercò di fermarmi: “c’è un problema”, mi dissero, “c’è Zidane che sta parcheggiando proprio a fianco della tua auto”. Risposi che non vedevo dov’era il problema. Uscii, mi trovai di fronte a Zidane e sfruttai l’occasione per dirgli delle cose, cose che sappiamo io e lui e che restano tra noi. Diciamo che sono stato io a parlare di più e quando lui alla fine mi ha allungato la mano, io l’ho tenuta stretta e non l’ho mollata fino a che non mi ha guardato bene in faccia. Era quello che volevo. È andata così: per me è stato bello, per lui non so.

Inter, le strategie per gennaio: arriva Cassano e parte Benitez

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Ieri Moratti l’aveva accennato “aspettiamo il Mondiale per club e poi vediamo”, riferendosi alla possibilità di Benitez di restare o meno. Non ci sono dubbi che se il tecnico spagnolo non dovesse conquistare il trofeo internazionale andrebbe a casa prima di stappare lo spumante del 2011. Ma se dovesse farcela? Non ci sono certezze che rimanga lo stesso.

Secondo i soliti ben informati pare che la dirigenza nerazzurra si stia già guardando intorno per cercare un successore. Il motivo è che a Moratti non basta l’alibi degli infortuni, ma accusa Benitez di non fare abbastanza dal punto di vista psicologico, la squadra non combatte ed in pratica non ci sta con la testa.

Rafa Benitez appeso a un filo

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Come si può considerare la netta sconfitta di ieri contro il Werder Brema? C’è chi ricorda che il campo del Werder ha sempre rappresentato un ostacolo insormontabile per le squadre italiane – in quindici gare nessun club tricolore è riuscito ad espugnarlo, e che l’Inter ormai aveva già la testa nel mondiale per club, visto anche che aveva già conquistato l’accesso agli ottavi di finale.

Parole che scompaiono dietro i numeri di questo inizio di stagione: ieri l’Inter ha perso per la settima volta su 23 uscite. L’anno scorso i nerazzurri avevano perso sette partite in tutto l’anno – e l’ultima sconfitta era stata l’1-0 contro il Barcellona, un ko che aveva garantito l’accesso alla finale di Champions League.

L’agente di Sneijder riapre la porta al Real Madrid

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Lo avevamo raccontato in questo post. Tra Wesley Sneijder e José Mourinho c’è un rapporto speciale, e il calciatore olandese lo spiega così:

Una volta mi ha detto: ‘Wesley, tu hai l’aria stanca. Prenditi qualche giorno di riposo, va a prendere il sole con tua moglie e tuo figlio’. Tutti gli altri allenatori mi parlavano solo di allenamenti e lui mi mandava in spiaggia. Allora sono andato ad Ibiza tre giorni. Quando sono tornato, ero pronto a morire per lui.

Anche se Mourinho aveva cercato di portarselo dietro a Madrid, i tifosi interisti fino a qualche settimana fa non avevano di che preoccuparsi, perché Sneijder aveva detto detto più volte che non sarebbe più tornato in un club – il Real – che lo aveva trattato in questo modo.

L’Inter si interessa al nuovo Thierry Henry

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Luc Castaignos. Ricordatevi questo nome, potrebbe trattarsi di uno dei più forti bomber mondiali delle prossime stagioni. ha solo diciotto anni, ma il suo talento precoce fa di lui una delle più grandi speranze del football olandese.

E anche un’occasione persa per il calcio francese, visto che il padre del giocatore è di nazionalità francese – mentre la madre viene dalle isole di Capo Verde. Il giocatore possiede un’ottima tecnica nonostante i mezzi fisici imponenti – è altro 187 centimetri per 78 chili, e per le movenze e la somiglianza fisica è stato paragonato a Thierry Henry.

Sneijder lancia l’appello: “il pallone d’oro me lo merito io”

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Fino a luglio sembrava il calciatore più forte del mondo, da agosto a dicembre è solo il fantasma di sé stesso. Wesley Sneijder si immaginava già di sollevare il Pallone d’Oro Fifa, ma la “sfiga”, come lui stesso l’ha definita, dell’ultimo periodo ha inciso tantissimo sulle sue prestazioni totali. Perché il pallone d’oro dovrebbe andare a lui?

Triplete, cinque gol al Mondiale e finale. Vediamo… Spero si tenga conto dell’intera stagione, mi piacerebbe vincerlo com’è successo a Cruijff e Van Basten, mi piacerebbe essere eletto il migliore al mondo, e se lo vinco me lo porto sempre dietro, in ogni ristorante.

Moratti: Cassano all’Inter? E’ fantacalcio

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Dove giocherà Antonio Cassano dal prossimo gennaio? Di sicuro non nella Sampdoria, considerando che non è riuscito a ricucire il rapporto con il presidente Garrone, dopo gli insulti di qualche tempo fa. Nella mattinata di oggi si è profilata la possibilità Genoa, stando alle parole del fantasista, che non vorrebbe allontanarsi dalla città della Lanterna per “assistere” la moglie negli ultimi mesi di gravidanza.

Nella stessa intervista, però, Fantantonio ha lasciato intendere che potrebbe anche optare per la scelta di una città non troppo lontana dal capoluogo ligure, quale Milano, Torino, Parma o Firenze. E qui si torna alla domanda iniziale: dove giocherà Cassano dal prossimo gennaio? Molti indizi porterebbero nella direzione di Milano, sponda Inter, anche se Moratti frena i possibili entusiasmi dei tifosi nerazzurri:

Cassano è senza dubbio un grande giocatore: leggo sui giornali che abbiamo fatto grandi passi per avvicinarci a lui, ma io non credo proprio. La notizia di Cassano all’Inter è solo fantacalcio.

Moratti, Benitez e il problema degli infortuni

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La vittoria sul Twente – ed il conseguente passaggio agli ottavi di finale di Champions – ha portato un po’ di sereno in casa interista. Resta però il nodo dell’impressionante numero di infortuni che ha colpito il club nella prima parte di stagione. Ieri sera in panchina accanto a Benitez sedevano Orlandoni, Santon, Biraghi, Natalino, Motta, Nwankwo, Crisetig. Difficile andare avanti in Champions con questi nomi – e anche in campionato potrebbe nascere più di un problema.

Di chi è la colpa di tutti questi infortuni? Il presidente dell’Inter sembra avere le idee chiare, dopo aver dedicato un buffetto al suo allenatore

Ci siamo incontrati in spogliatoio, non c’era tanto da dire: quando ci si stringe la mano e siamo tutti e due contenti, vale più delle parole

passa alle stilettate.