Trezeguet deve essere operato

L’attacco stellare della Juventus resterà per un po’ senza una delle sue punte di diamante, a causa dell’infortunio occorso a David Trezeguet nella gara contro lo Zenit St. Pietroburgo. In

Champions League: gioia Juve, rimpianti viola

E’ il bello del calcio, o almeno così dicono. Certo è difficile raccontarlo stasera ai tifosi della Fiorentina, convinti per più di sessanta minuti di poter portare a casa i tre punti, per poi ritrovarsi raggiunti ad un passo dall’impresa dal Lione campione di Francia. Ed è difficile anche raccontarlo ai tifosi dello Zenit St. Pietroburgo, che per un tempo e mezzo hanno sperato di poter fermare la blasonata Juventus lontano da casa.

Ma i viola non avevano fatto i conti con lo scarso fair-play dei francesi né con un arbitro che avrebbe potuto fermare il gioco prima che Piquionne dimezzasse lo svantaggio con Zauri a terra, mentre i russi non avevano considerato che la Juventus ha tra le sue fila un certo Alessandro Del Piero, capace di tirar fuori dal cilindro la giocata risolutiva in qualunque momento della gara.

Peccato per gli uomini di Prandelli, che alla fine del primo tempo erano già in vantaggio per due a zero, grazie ad un Gilardino ampiamente ritrovato, che metteva la testa sui cross dei compagni e faceva sognare la grande impresa al popolo viola. Un vantaggio meritato, nonostante la grande partenza del Lione e le incursioni di Benzema sulla fascia sinistra.

2^ giornata: Atalanta e Lazio in testa

La seconda giornata di campionato ha regalato ancora emozioni forti al pubblico italiano, con qualche lieta sorpresa e non poche delusioni per quanto si aspettavano di veder scappare le cinque sorelle già dall’avvio.

E invece ci ritroviamo qui a commentare la sconfitta della Roma (di cui abbiamo abbondantemente trattato nella serata di ieri) e quella ancor meno prevedibile del Milan, fermo ancora a zero punti dopo due turni. Non che ci aspettassimo i fuochi d’artificio dagli uomini di Ancelotti (più volte su queste pagine abbiamo ribadito le difficoltà di una squadra piena di primedonne, ma poco “quadrata”), ma pochi si aspettavano di vederla in fondo alla classifica.

Un momento difficile per i colori rossoneri ed il Genoa ne ha saputo approfittare prontamente, prima con Sculli, poi con il figliol prodigo Milito su calcio di rigore. I vari Kakà, Ronaldinho, Seedorf, Pato, Shevchenko non sono riusciti ad arginare il gioco di una squadra messa bene in campo e vogliosa di arrivare al successo.

Del Piero pensa all’estero, forse non sarà bianconero a vita

Un Del Piero come un fiume in piena non lo si era mai visto. Ci è riuscito Sportweek, il settimanale della Gazzetta dello Sport, a farsi raccontare tutti i retroscena di una carriera tra le più importanti in Italia, ed una confessione shock: la Juventus potrebbe non essere la sua unica squadra per tutta la vita.

Ma non solo. Pare infatti che da piccolo, quando cioè a 12 anni lasciò casa per diventare un calciatore, stava quasi per finire al Torino. Eh sì, proprio con la maglia dei tanto odiati cugini. Una scelta che avrebbe cambiato radicalmente la sua carriera (sicuramente non sarebbe finito alla Juve), e in cui è stato salvato dalla propria famiglia che gli fece cambiare idea in tempo.

Renato Cesarini e quei gol all’ultimo minuto

La vittoria conquistata ieri sera in quel di Cipro, proprio allo scadere del tempo, ci fa tornare in mente un modo di dire che è entrato a far parte del linguaggio comune e che sta ad indicare una rete realizzata proprio negli ultimi minuti di gioco: la zona Cesarini. Ma sapete chi era Cesarini e perché è stato coniato questo modo di dire?

Era il dicembre 1931 e l’Italia affrontava quella che all’epoca era considerata la mitica Ungheria. Renato Cesarini, classe 1906, nato in Italia e trapiantato in Argentina, segnò una rete proprio al 90° minuto, ripetendo una prodezza realizzata in campionato allo scadere del tempo.

Nasce da qui il detto “segnare in zona Cesarini”, utilizzato ancora oggi per indicare un gol all’ultimo minuto di gioco. Di Natale ieri sera, come tanti altri prima di lui, ha regalato tre punti alla nazionale emulando l’illustre predecessore.

Buon campionato!

Ci siamo. Dopo l’abbuffata di calcio estivo tra Europei, amichevoli più o meno di lusso ed Olimpiadi, si riapre il sipario sul campionato più bello del mondo (almeno una volta era considerato tale). Tra un’ora esatta allo stadio Friuli, Udinese e Palermo daranno ufficialmente il via alla nuova stagione, che promette di essere tra le più interessanti degli ultimi anni.

Non più solo Inter e Roma a contendersi il titolo finale, ma una serie di pretendenti che, almeno sulla carta, potrebbero dar fastidio ed inserirsi nella lotta.

Già da questa sera testeremo la condizione dell’Inter Campione d’Italia e fresca vincitrice della Supercoppa Italiana contro una Roma agguerita e sfortunata. L’avversario di oggi si chiama Sampdoria, chiamata a confermare quanto di buono fatto nello scorso campionato, quando ha “rischiato” persino di qualificarsi per la Champions League.

La Juventus conquista l’Europa

Non c’erano dubbi sulla qualificazione della Juventus al tabellone principale della Champions League, né in fase di sorteggio né, tantomeno, dopo averla vista giocare e vincere (bene) nella gara di andata. Ieri sera c’era da onorare l’impegno, in una sorta di ultima amichevole prima del campionato, utile soprattutto a far macinare chilometri europei a chi non era stato tra i protagonisti del 4-0 della gara di Torino.

E allora spazio alla coppia d’attacco Amauri-Iaquinta (quest’ultimo aveva giocato la partita di andata, ma non nel suo ruolo), con il brasiliano che ha avuto parecchie occasioni per far valere la sua forza fisica e l’indubbio talento. Suo il gol che ha consentito alla Juve di pareggiare a metà primo tempo, dopo un imperioso colpo di testa, pezzo forte del suo repertorio.

Certo, da domenica tornerà a sedersi in panchina, viste le gerarchie che favoriscono Del Piero e Trezeguet (due che nell’ultima stagione hanno messo a segno la bellezza di 41 gol in campionato), ma siamo certi che uno come lui tornerà molto utile alla causa bianconera.