Ufficiale: Benitez addio all’Inter

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Tanto tuonò che piovve e in fondo ce lo aspettavamo da tempo. Rafa Benitez non è più l’allenatore dell’Inter dalle ore 13 di oggi, da quando cioè sul sito della società nerazzurra è apparso uno scarno comunicato:

Consensualmente e con reciproca soddisfazione è stato raggiunto un accordo per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. F.C. Internazionale ringrazia Rafael Benitez per il lavoro svolto alla guida della squadra, che ha portato ai successi della Supercoppa italiana e del Mondiale per club Fifa.

Di rito anche il ringraziamento dell’allenatore:

Rafa Benitez ringrazia la società per l’importante esperienza professionale e per le vittorie vissute insieme.

Inter – Benitez, divorzio complicato

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Squadra vincente non si cambia, recita il detto, ma a quanto pare in casa Inter non funziona in questo modo. Per anni ed anni la squadra nerazzurra è rimasta davanti alla tv ad invidiare i successi altrui, mentre la propria bacheca accumulava polvere e le foto appese alle pareti restavano tristemente in bianco e nero. Poi dalle parti di Appiano Gentile sono passati fior di allenatori capaci di rinverdire gli antichi fasti, ma alla fine se ne sono andati così come erano arrivati.

E’ successo con Roberto Mancini, fatto fuori dopo la conquista di due scudetti, poi a Josè Mourinho, che in due anni di Inter ha vinto praticamente tutto, ed ora sta accadendo a Rafa Benitez, che ha comunque il merito di aver portato i nerazzurri sul tetto del mondo. Situazioni diverse, certo, ma che dimostrano come a Milano la situazione non sia per nulla tranquilla, a dispetto della pacatezza del patron Moratti. Pacatezza che in queste ore viene messa a dura prova, considerando che il tecnico spagnolo non vuole saperne di abbandonare la barca, almeno non senza una buonuscita da nababbo, che compensi almeno in parte le pene subite in questi mesi.

Inter – Mazembe 3-0: fotogallery

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Missione compiuta! L’Inter cercava la vittoria nel Mondiale per Club per riscattare un inizio di stagione non proprio esaltante, tra infortuni eccellenti e risultati non sempre all’altezza delle aspettative. Qualcuno diceva che il Torneo di Abu Dhabi rappresentava l’ultima spiaggia per Rafa Benitez, alle prese sin dall’inizio con una squadra oramai sazia di vittorie e poco disposta a sudare ancora sul campo per ottenere il risultato. Qualcuno sosteneva addirittura che Benitez fosse sulla via dell’esonero, a prescindere dal risultato nel Mondiale per Club.

Ma ora tutti i discorsi sono inutili, alla luce del 3-0 rifilato al modesto Mazembe, che pure aveva strappato applausi nella seminale contro l’International do Porto Alegre.

Inter Campione del Mondo 2010

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Finale del Mondiale per Club 2010.
Da Avellaneda, Zayed sport city stadium, Abu Dhabi:
Inter-TP Mazembe 3-0
Reti:
13′ pt Pandev (I), 17′ pt Eto’o (I), 40′ st Biabiany

Campione del Mondo per club 2010: è così che l’Inter suggella la fantastica annata nella quale i nerazzurri avevano già messo in bacheca Champions League, Coppa Italia e scudetto. Sono bastati 20′ di gioco per rimarcare l’evidente, nettissimo divario tra la rosa interista e quella dei campioni d’Africa del TP Mazembe per i quali, in verità, giocarsi la finale è di per sè un traguardo storico e chissà quant’altre volte ripetibile. Nella sera in cui hanno fatto festa tutti, Eto’o si è laureato migliore in campo servendo a Pandev un assist al bacio e andando a scrivere il proprio nome sul taccuino dei marcatori al 17′, consentendo ai compagni di raddoppiare. E’ spiaciuto per Sneijder, messo ko dai coreani in semifinale, e per Stankovic, finito in panchina nonostante quanto fatto nel corso della stagione bastasse e avanzasse per regalargli la possibilità di dividere il trofeo con altri dieci titolari, mentre Massimo Moratti è tornato espressione emblematica di giubilo confermandosi, sulla falsa riga del maestro (prima di lui, papà Angelo) ottima guida per aver vinto tutto.

Onori anche per Benitez che, sebbene l’ombra di Josè Mourinho sembrasse fargli compagnia in panchina (le dichiarazioni della vigilia del portoghese: “Guarderò la partita con la maglia dell’inter, la squadra deve tornare con la coppa”), ha vissuto forse la giornata più felice da quando fa l’allenatore nerazzurro: in parecchi gli diranno, o lo penseranno quantomeno, che è il quarto trofeo di Josè, la verità invece porta a dire che per l’ex Liverpool è giunto il momento di allontanare i fantasmi dell’esonero e spingere un po’ più distante quel passato che pesa quanto un fardello. Aver dimostrato al mondo che anche Rafa sa essere un vincente è la maniera migliore per archiviare in fretta quello che è stato e ricompattare un gruppo che, sugli allori del passato, è rimasto adagiato fino a ora. Messo in vetrina il trofeo, si guardi avanti, magari con un occhio spalancato sul mercato di riparazione, visto che proprio l’Inter è attesa ad almeno un colpo importante (non solo per replicare all’ingaggio quasi sicuro di Cassano da parte del Milan ma per necessità). Punteggio mai in bilico, equilibri chiari fin da subito. Con ordine.

Mondiale per Club, Inter-Seongnam 3-0: fotogallery

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Nessuna sorpresa nella seconda semifinale del Mondiale per Club in scena ad Abu Dhabi, dove l’Inter era chiamata a dimostrare al mondo intero di non essere una squadra di brocchi e di avere ancora parecchia fame di vittorie. I coreani del Seongnam avevano sperato di ripetere l’impresa del Mazembe, che solo 24 ore prima aveva umiliato i supertitolati colleghi dell’International do Porto Alegre.

Speranze vane, visto che l’Inter dopo tre soli giri di lancette era già in vantaggio, grazie al gol messo a segno da Dejan Stankovic, lesto a raccogliere un suggerimento di Milito. Al minuto numero 32, poi, era capitan Zanetti a scrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori, mettendo la parola fine alle paure nerazzurre.

Mondiale per Club: Inter – Seongnam 3-0

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Semifinale del Mondiale per club.
Zayed Sport City, Abu Dhabi:
Inter-Seongnam 3-0
Reti:
3′ pt Stankovic (I), 32′ pt Zanetti (I), 28′ st Milito (I)

Quanti spunti di riflessione prima di dichiararci, per quattro giorni, tutti filo interisti per il semplice fatto di essere italiani: obiettivo dichiarato, per riconsegnare un po’ di lustro al calcio nostrano, è quello di strappare dalla bacheca del Barcellona, stracolma di trofei, il Mondiale per club e riportarlo in patria dopo 3 anni (nel 2007 lo vinse il Milan ai danni del Boca Juniors).

Banco di prova assai prestigioso e, sulla carta, non particolarmente difficile, per una squadra – quella alle dipendenze di Rafa Benitez – che nell’ultimo periodo si è smarrita rispetto all’armata che, con Josè Mourinho, aveva vinto tutto. Non brillano, gli ultimi nerazzurri, e pagano oltremodo un’infermeria che piena così con la si poteva immaginare di certo, altrimenti papà Moratti sarebbe ricorso eccome al mercato estivo. Invece confidando sulla forza di un collettivo sul quale non pareva necessario apportare ritocchi, l’Inter ha ignorato il calciomercato e cambiato, per l’addio prematuro del portoghese, soltanto il tecnico.

Mondiale per Club: il Mazembe asfalta l’International e vola in finale

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Clamoroso ad Abu Dhabi! Chi si aspettava una finale italo-sudamericana nel Mondiale per Club deve incassare la sua prima cocente delusione, nella speranza che le sorprese siano finite qui. La prima semifinale del trofeo internazionale più importante a livello di club vedeva di fronte l’International do Porto Alegre, supertitolata squadra brasiliana e detentrice della Copa Libertadores, ed il modesto e quasi sconosciuto TP Mazembe, squadra congolese detentrice della Champions League africana.

Ci si aspettava dunque, se non una gara a senso unico, almeno una vittoria della squadra favorita, tanto che già si preparavano i titoloni per il gran finale del prossimo sabato. Ma il calcio è strano, la palla è rotonda ed i pronostici sono fatti per essere ribaltati, al punto che stasera ci ritroviamo a commentare la vittoria di Davide contro Golia.

Werder Brema – Inter 3-0: fotogallery

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Al di là del risultato finale, che avrebbe determinato la prima o seconda posizione nel Gruppo A di Champions League (Tottenham permettendo), l’Inter aveva un unico obiettivo nella trasferta di Brema: salvare la faccia ed evitare figuracce, come aveva chiesto nell’immediata vigilia il patron Moratti. Ma evidentemente la testa era già al Mondiale per Club ed a nulla è servito l’ampio turnover imposto da Benitez, se è vero che i nerazzurri tornano in patria con le ossa rotte.

Poche le azioni pericolose nel primo quarto di gara, ma poi i padroni di casa sono saliti in cattedra, costringendo Orlandoni ad un paio di interventi decisivi. Il terzo portiere dell’Inter nulla ha potuto, però, sul colpo di testa di Prodl, che al minuto 38 portava i tedeschi in vantaggio.

Champions League: Werder Brema – Inter 3-0

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Sesta giornata di Champions League gruppo A.
Stadio Weserstadion, Brema:
Werder Brema-Inter 3-0
Reti:
39′ pt Prodl (W), 4′ st Arnautovic (W), 43′ st Pizarro (W)

Non era in discussione la qualificazione solo perchè l’Inter, grazie al buon rendimento della prima parte di Champions, l’aveva già ipotecata. Semmai, occorreva conquistare il primo posto per riuscire a ottenere un pass migliore ed evitare le avversarie più pericolose. Invece, complice la netta sconfitta dei nerazzurri a Brema e in virtù del pari ricco di gol tra Twente e Tottenham, gli inglesi passano come migliore del gruppo A.

Pare essere costretti a commentare l’ennesima defiance di stagione degli uomini di Benitez, invece ci ostiniamo a pensare che, più di così, l’ex Liverpool non avrebbe potuto fare. Troppi infortuni, nessun rinforzo e giocatori non al meglio: chi altro avrebbe fatto più del tecnico interista?

Lazio-Inter 3-1: fotogallery

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Dopo la battuta d’arresto casalinga contro il Catania, la Lazio riprende la corsa verso la vetta battendo un’Inter sempre più in crisi di identità. L’anticipo della 15esima giornata di campionato va in scena eccezionalmente di venerdì in vista dei prossimi impegni dei nerazzurri nel Mondiale per Club. E Benitez farebbe bene ad inventare qualcosa di concreto di qui ad allora, se non vuole tornare a casa con le ossa rotte.

Eh sì, perché l’Inter scesa questa sera all’Olimpico di Roma non è parsa in grado di impensierire l’avversario, senza nulla togliere alla forza di una Lazio che ha comunque fatto la sua partita, portando in cascina meritatamente i tre punti.