Ennesima giornata da dimenticare per l’Inter, sia dal punto di vista del gioco che per gli arbitraggi. Moratti aveva gridato al complotto la scorsa settimana, ed in effetti anche in questa ci sono degli episodi che sono andati a favore del Milan e contro l’Inter. Ma nel complesso forse gridare al campionato falsato sembra eccessivo. Cerchiamo di capire il perché.
Dire che non è un buon periodo per Allegri è un eufemismo. Tre sconfitte, un pareggio ed una sola vittoria nelle prime 5 partite ufficiali della stagione già avrebbero fatto saltare i nervi a molti, ma poi le voci su un suo possibile esonero e la lite con Inzaghi lo hanno decisamente messo in cattiva luce. Oggi arriva anche questa: la squalifica per un turno per aver rivolto “frasi ingiuriose” all’arbitro Celi alla fine di Udinese-Milan.
Quella appena trascorsa è stata una di quelle rare giornate in cui non si contano risultati falsati dagli errori arbitrali. Sono stati concessi molti rigori ed annullati gol in fuorigioco, tutti corretti. In Udinese-Milan però Celi ha rischiato di fare la frittata quando, per espellere Zapata, ha fermato un’azione che una frazione di secondo dopo si era trasformata in gol. Per sua fortuna poi Di Natale segnerà il rigore successivo. Ma andiamo con ordine.
Molti arbitraggi in questa giornata di campionato sono stati ottimi, e questa è finalmente una buona notizia. Ma a queste direzioni senza macchia si affiancano alcune davvero disastrose. La peggiore di tutte è senza dubbio quella di Valeri, che ci auguriamo venga appiedato per qualche giornata per riflettere sui disastri combinati in Parma-Napoli.
Tre rigori in una sola partita si vedono raramente, e spesso ci lamentiamo quando non vengono fischiati. Ma forse bisognerebbe valutare attentamente e non farsi prendere dall’entusiasmo in partite così delicate. Accade invece che Russo, uno degli arbitri peggiori di quest’anno, ne combina di tutti i colori in Bari-Roma, con il solo sollievo di poter suddividere equamente le sue colpe con i suoi collaboratori. I rigori: 2 su 3 non c’erano, ed in particolare il primo per il Bari, non tanto per il fallo di mano di Juan quanto perché Huseklepp parte in fuorigioco, ed il secondo per la Roma, quello che poi Totti sbaglierà, perché Glik e Borriello si trattengono a vicenda. Di conseguenza non andava espulso il difensore barese.
Ma non finisce qui. Ai biancorossi infatti mancano due azioni potenzialmente da gol visto che per due volte sono stati fermati per fuorigioco inesistente calciatori da soli contro Doni, mentre se l’assistente fosse stato più attento, non ci sarebbe stato il gol-vittoria per la Roma. L’azione che porterà al gol di Rosi infatti scaturisce da un mancato calcio d’angolo per i baresi. Anziché dare il corner, l’arbitro concede il rinvio dal fondo, e dai piedi del portiere partirà poi l’azione che darà i 3 punti alla Roma.
Errori bipartisan avvantaggiano le milanesi, in una giornata in cui, senza sviste arbitrali, a gioire sarebbe potuto essere solo il Napoli. Ed invece due colossali sbagli dei signori Banti e Celi regalano un aiuto incredibile a Milan ed Inter, di cui sicuramente non avrebbero avuto bisogno, ma che a fine campionato potrebbe pesare molto.
Robinho tocca in modo talmente evidente con il braccio il pallone nel gol dello 0-1 che si notava l’irregolarità anche dalla tribuna a velocità normale. Ma incredibilmente il signor Banti, a 10 metri di distanza e senza calciatori che lo impallavano, non vede.
Per fortuna gli errori degli arbitri nella ventiquattresima giornata non hanno influito sui risultati finali, anche se rimangono tanti ed alcuni anche gravi. Può protestare a ragione il Napoli, quando sul risultato di 1-0 Maggio colpisce di testa ed Antonioli toglie il pallone da dentro la porta. L’arbitro Celi dice che la palla non ha varcato la linea, ma se ci fosse stata a disposizione la tecnologia, sarebbe apparso evidente che era gol. Fortunatamente pochi minuti dopo arriverà il 2-0 che mette d’accordo tutti.
Manca un gol anche all’Inter, visto che viene annullata una rete a Pazzini per un fuorigioco che non c’è. A dir la verità nel primo tempo ci poteva essere un episodio che avrebbe potuto cambiare la partita, con Ranocchia che stende Borriello al limite dell’area per un fallo che molti arbitri avrebbero potuto valutare da ultimo uomo, visto che Cordoba è piuttosto distante, ma Tagliavento lascia proseguire.
Giornata tutto sommato positiva per gli arbitri italiani, i quali nella maggior parte dei casi hanno valutato male solo la gestione dei cartellini, assegnati troppo con parsimonia. Esagerata solo l’espulsione
Nemmeno il ghiaccio riesce a fermare una classe arbitrale che mai come quest’anno sta andando benissimo. Anche in questa giornata, come peraltro da oltre un mese a questa parte, i
La qualità degli arbitraggi sta migliorando. Sarà che i postumi di Calciopoli stanno ormai scomparendo, ma gli errori arbitrali diventano sempre meno, e soprattutto meno incisivi sui risultati delle partite.
Checchè ne possa dire Mancini, il gol di Viera andava annullato. Dalle immagini (ma anche dalla posizione dell’arbitro) si vede chiaramente come il francese appoggi il gomito sul collo di
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