Calcioscommesse: truccate tre partite di Serie A, Gervasoni ‘parla’

Si accumulano nubi grigie sui cieli del calcio italiano. Nell’interrogatorio di oggi davanti al PM di Cremona, l’ex calciatore del Piacenza, Carlo Gervasoni è stato un vero e proprio fiume in piena rispondendo praticamente a quasi tutte le domande dei magistrati.

Ancora un brutto colpo per il nostro pallone. Gervasoni avrebbe fatto infatti i nomi di una ventina di giocatori oltre ad aver citato altre dieci partite, comprese tre di Serie A, tra le quali in due la combine sarebbe perfettamente riuscita. Non ci sarebbe alcun calciatore di primo piano, ma la situazione è comunque grave.

Calcio scommesse, squalifica per Doni e -7 all’Atalanta

 

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Stefano Palazzi ha iniziato a parlare verso le 17.30, e ha fatto le sue pesanti richieste di sanzioni per i deferiti di questa scommessopoli. E come da previsioni non ci sono sconti in queste richieste, le più pesanti a carico dell’ Alessandria, del Ravenna e dell’ Atalanta per responsabilità oggettiva in relazione al deferimento del suo giocatore Cristiano Doni . Per lui è stata richiesta una squalifica di tre anni e 6 mesi che vista l’età del giocatore vorrebbe dire carriera finita.

Per l’Alessandria non ci sono state sorprese ed è stata richiesta la retrocessione  all’ ultimo posto nel campionato di appartenenza per responsabilità diretta. L’Ascoli invece  dovrebbe subire 6 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato e un’ammenda di 90.000 euro. L’Atalanta invece partirà con 7 punti di penalizzazione nel campionato 2011-2012, complicando così il suo obiettivo salvezza. Per il Ravenna è stata chiesta l’ esclusione dal campionato di competenza e assegnazione da parte Figc a campionato inferiore ed in oltre 50 mila euro di ammenda. 

Garrone: “Palombo tornerà in A con noi, Manninger è vicino”

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Ai margini del sorteggio del calendario di di serie B, Edoardo Garrone vicepresidente della Sampdoria, ha rilasciato interessanti dichiarazioni sugli obiettivi della società sul mercato in entrata e anche sulla difficile ipotesi di poter tornare in serie A già da questo campionato, senza passare per il purgatorio della B che attenderebbe la squadra tra meno di un mese, grazie allo scandalo calcioscommesse. Una possibilità remota si, ma non impossibile e a cui tutta la Sampdoria sembra credere:

Ieri abbiamo presentato alla Federcalcio un’istanza redatta dall’avvocato Bongiorno per chiedere chiarezza relativamente alle regole legate ad eventuali penalizzazioni di squadre di Serie A o B. Credo che nell’interesse di tutte le squadre coinvolte sia necessario fare chiarezza. Noi siamo mentalmente orientati a disputare il prossimo campionato di Serie B, ma se dovessero risultare fatti eclatanti troverei giusto essere riammessi nella massima serie.

Intanto la squadra sembra pronta e competitiva per poter tornare subito in A, ma il ruolo da favorita non piace a Garrone che ha questo proposito ha dichiarato:

Paolo Rossi: l’eroe Mundial!

Nel giorno dell’attesissima Italia-Spagna, vogliamo dedicare un capitolo ad un eroe del calcio nostrano, uno di quelli che a nominarli non si può far a meno di pensare subito alla maglia azzurra: Paolo Rossi.

La speranza è che per colui che ne ha preso il posto a quasi trenta anni di distanza il destino riservi le stesse soddisfazioni.

Già, perché anche il bomber di Spagna ’82 rischiò di fallire l’appuntamento con la storia, così come sta facendo Luca Toni. A differenza del presente, però, la squadra di Bearzot venne ferocemente criticata dopo i tre pareggi che rischiarono di compromettere il cammino mondiale.

Bruce Grobbelaar: il numero 1 dei clown

I più non si ricorderanno di lui, ma di certo per i tifosi romanisti quello di Bruce Grobbelaar è un nome che difficilmente può essere cancellato dalla memoria. Era il 1984 e la Roma si giocava contro il Liverpool la finale di Coppa dei Campioni, prima ed unica volta nella sua storia. Dopo i 90 minuti e i tempi supplementari il risultato era fermo sull’1-1 e si rendevano necessari quindi i calci di rigore.

Primo tiro affidato a Nicol che manda alto. L’Olimpico è in festa e comincia a pregustare il sapore della vittoria, ma è qui che entra in scena il bizzaro portiere del Liverpool. Mentre si avvicinava alla porta, le telecamere inquadrarono l’occhio strizzato ai fotografi, mordendo le corde della rete che doveva difendere. Poi giratosi verso il terreno di gioco, cominciò a danzare sulla linea di porta, nonostante la regola dica che il portiere deve restare immobile fino al tiro.

Un atteggiamento che non trasse in inganno Righetti ed il compianto Di Bartolomei, ma che disturbò non poco Bruno Conti, che tirò alto, e Francesco Graziani, che si fece parare il tiro. Il Liverpool vinse la sua quarta Coppa, mentre alla Roma non restava che recriminare per il balletto del numero 1.