Magia nera per avere una maglia

Ancora una storia che ha dell’incredibile sulle pagine di Calciopro, per chi come noi è abituato a trattare di talento e milioni, di Champions League e grandi stadi. Ma, come detto in altre circostanze, esiste anche un altro tipo di calcio, quello sconosciuto ai più, quello di cui si parla solo quando accadono fatti che poco dovrebbero avere a che fare con un pallone che rotola.

E’ una storia di nazionale e di magia nera, di convocazioni mancate e di stregoni. Stavolta non viene dall’Africa, ma dagli Emirati Arabi, dove certe situazioni non sono poi così frequenti come nel Continente Nero.

Protagonisti della vicenda sono due stelle del posto, Faisal Khalil e Subait Khater, non convocati dal francese Dominique Bathenay, neo ct della nazionale. Cose che possono succedere in qualunque parte del mondo, basti pensare a Cassano o al povero Trezeguet, escluso non per scelta tecnica, ma per “colpa” del suo segno zodiacale. Ma mentre i “nostri” sopportano e sorridono (più o meno), Khalil e Khater hanno pensato di rivolgersi a due stegoni per avere quanto a loro avviso gli spettava di diritto.

Bundesliga: Bayern ancora in crisi, vola l’Hoffenheim, dalla B al secondo posto

A.A.A. cercasi portiere disperatamente. E’ questo l’annuncio che ultimamente sta comparendo sui quotidiani sportivi di Monaco di Baviera. Da quando Oliver Kahn si è ritirato, il Bayern Monaco è andato in piena crisi di risultati. Non perchè l’attacco latiti (anche se di Toni ancora nessuna traccia), ma perchè segna tanto, ma subisce anche tanto.

Nell’anticipo del sabato i campioni di Germania erano in vantaggio 3-1 a 7 minuti dalla fine. Poi un’insensata uscita di Rensing (tra l’altro, candidato a difendere i pali della Germania), e l’insicurezza che si porta dietro da quando è cominciato il campionato, hanno regalato il pareggio ad un Bochum che già si era rassegnato alla sconfitta.

Ilary Blasi racconta Totti

Lui è fermo ai box da mesi, impegnato nel non facile recupero del ginocchio operato. Corre e suda come non mai sul campo di allenamento per tornare ad essere utile alla squadra che non sta andando così bene in campionato. Intanto Lei fa la “Iena” dagli schermi di Italia 1 e si racconta sulle pagine dei giornali, tirando in ballo anche il suo rapporto con lui.

Lui e lei sono Francesco Totti ed Ilary Blasi, coppia invidiata e strachiacchierata, spesso al centro di pettegolezzi che avrebbero potuto mettere in crisi il loro rapporto:

Sono la più grande cornuta d’Italia, tradita un giorno sì e l’altro pure. E’ questo che scrivono i giornali: e alla fine, che sia vero o no, la gente lo pensa ugualmente. Ho imparato a non farci più caso.

Domenech sull’orlo del licenziamento, sulla sua panchina un pezzetto di Italia

Rischia grosso Domenech. Molto grosso. L’allenatore capace di mettere d’accordo tutto il mondo sul titolo di ct più antipatico del mondo sta per lasciare vacante questo “trono”. A mettere in pericolo il suo posto sono i disastri della sua squadra degli ultimi anni, ma soprattutto la stampa di casa che non perde occasione per dargli addosso.

3-1 nella partita persa all’esordio contro l’Austria e la vittoria stentata per 2-1 contro la Serbia tre giorni dopo hanno dato torto alla Federcalcio francese che, nonostante la figuraccia degli ultimi europei, era rimasta l’unica a difenderlo.

Sorteggi Uefa: Milan ok, Samp e Udinese in salita

La Coppa Uefa entra nel vivo con il sorteggio della prima fase a gironi effettuato oggi a Nyon. Ancora in ballo per l’Italia Milan, Udinese e Sampdoria, che hanno superato il primo turno (più o meno brillantemente). I rossoneri partivano come teste di serie, mentre gli altri due club nostrani venivano inseriti in terza fascia, con il rischio di pescare le temibili prime della classe.

E non si può certo dire che l’urna sia stata troppo benevola con le nostre formazioni, fatta esclusione appunto per il Milan che dovrà vedersela con gli olandesi dell’ Heerenveen, i portoghesi del Braga, gli inglesi del Portsmouth e i tedeschi del Wolfsburg degli italiani Barzagli e Zaccardo. Un girone che comunque dovrebbe essere alla portata degli uomini di Ancelotti, sicuramente siperiori agli avversari.

Più insidioso il cammino dell’Udinese che si ritroverà di fronte gli inglesi del Tottenham, i russi dello Spartak Mosca, i croati della Dinamo Zagabria e gli olandesi del Nec Nijmegen, mentre la Sampdoria ha pescato gli spagnoli del Siviglia, i tedeschi dello Stoccarda, i serbi del Partizan Belgrado ed i belgi dello Standard Liegi.

Liga: il Barça balla, il Real traballa

Buone notizie per la Juventus, cattivissime notizie per tutte le altre squadre di Champions. La sesta giornata di Liga consegna un Real in piena crisi difensiva, ma un Barcellona degno dei tempi migliori. La squadra di Cannavaro subisce altri due gol dall’Espanyol, “vantando” una delle difese peggiori del campionato, seconda solo al disastroso Gijon e ad un altro paio di squadre.

Tant’è che, due volte sotto, i Blancos si sono dovuti affidare al talento del solito Raul per venirne fuori, e ora, nonostante la vittoria, sono ancora fermi al quinto posto, troppo lontani, se non per i punti, almeno per il gioco espresso, dalla coppia di vertice formata da Villareal e Valencia.

Da Ibrahimovic a Mancini: i video dei gol di tacco più belli

E’ uno dei gesti tecnici più belli in assoluto, capace di entusiasmare le folle e strappare applausi a scena aperta. Figuriamoci poi se porta ad un gol. Parliamo del colpo di tacco, tornato di attualità dopo la strepitosa rete di Ibrahimovic nella gara di sabato scorso contro il Bologna, ennesima dimostrazione della classe pura del campione svedese.

I paragoni si sono sprecati, stuzzicando la curiosità di quanti (me compresa) non ricordavano questo o quel giocatore esibitosi nello stesso gesto, non così frequente sui campi di calcio e riservato solo a grandi talenti.

E la curiosità, almeno da parte mia, è stata tale da portarmi a cercare “i predecessori” di Ibra citati dalle varie trasmissioni sportive negli ultimi giorni. Il risultato? Spettacolare e se avrete la pazienza di continuare nella lettura (anzi, nella visione), potrete verificare di persona.

Fantacalcio: 3 new entries, migliore ancora Floccari

Un altro errore della Gazzetta dello Sport scombina i piani dei Fantacalcisti. Il centrocampista della Reggina Andrea Costa è stato inserito tra i difensori, portando ad un cambiamento di programma: e cioè i 3 difensori ad aver segnato diventano così 4, e di conseguenza i centrocampisti solo 3, portando ad un nuovo imbarazzo nella scelta dei migliori.

Comunque per il resto è andato tutto secondo le previsioni, con i calciatori del Cagliari premiati con voti alti ma che non possono rientrare tra i migliori, non avendo segnato, e nessuna squadra a dominare la sesta giornata di Fantacalcio.

Tutti i capricci di Abramovich

Si dice che sia disposto a sborsare 13 milioni di euro per portarsi a casa il talento del Napoli Ezequiel Lavezzi, ma per uno come Abramovich si tratta solo di un modo per svuotare le tasche dagli spiccioli, per evitare che finiscano negli ingranaggi della lavatrice.

Il patron del Chelsea è abituato a firmare assegni con qualche zero in più e non solo per togliersi sfizi che hanno a che fare con il pianeta calcio. Yacht, ristoranti, ville, arredamenti di lusso: Abramovich arraffa tutto ciò che viene messo sul mercato a cifre esorbitanti, quasi a voler dimostrare al mondo la sua potenza economica. Volete qualche esempio?

La scorsa estate è finito sulle pagine dei giornali per aver acquistato la villa più costosa del mondo, spendendo una cifra vicina ai 310 milioni di euro. Una modesta dimora già passata dalle mani di Gianni Agnelli e di Bill Gates, affacciata sulla Costa Azzurra, davanti ad uno dei panorami più affascinanti del pianeta.

Fantacalcio: top 11 già sicura

Come la scorsa settimana ad essere premiati furono i calciatori del Milan per la grande partita giocata nel derby, sicuramente stavolta ad essere premiati saranno quelli dell’Atalanta, seconda ad un solo punto dalle prime, ma capace di segnare 4 gol ad una delle difese che, prima di questa partita, era risultata tra le migliori del campionato.

Tre doppiette segnate da tre attaccanti non lasciano dubbi su chi vestirà le maglie della nostra top 11 in attacco. Ma anche per le altre posizioni, di solito molto incerte, i gol sono stati sufficienti per anticipare chi saranno i migliori di giornata. Poco lavoro quindi per le previsioni.

Serie A: tre in vetta prima della sosta

Sesta giornata di campionato ricca di colpi di scena e di risultati tutt’altro che scontati. Poteva essere la giornata del Napoli, che dopo la delusione rimediata in Coppa, aveva l’opportunità di tornare al comando della classifica a 17 anni dalla sua ultima volta. Poteva essere la giornata del Catania capolista, seppur in compagnia di Lazio, Inter e Udinese. Poteva essere la giornata del riscatto juventino dopo tre pareggi consecutivi tra campionato e Champions League. E poteva essere la giornata del Milan, chiamato ad avvicinare la vetta della classifica.

Già, poteva essere, ma così non è stato. Il Napoli era partito bene in quel di Genova, andando in rete con Lavezzi quando la lancetta dell’orologio non aveva ancora compiuto il suo primo giro. ma al termine di una partita emozionante è stato il Genoa ad uscire con i tre punti in tasca. Niente primato per il Napoli e liguri che salgono a 9 punti.

Raggiunge invece la vetta della classifica l’Udinese, grazie ad un Quagliarella in stato di grazia, che mette a segno una doppietta e piega un Torino sempre più in difficoltà.

Premier League: Liverpool e Chelsea, fuga in coppia

Il Chelsea batte la cabala. La serie negativa che lo vedeva mai vincitore contro l’Aston Villa negli ultimi 3 anni e i numerosi infortuni (mezza squadra è in infermeria), non fermano i Blues, che pur incerottati si liberano 2-0 dei Villans e mantengono il primo posto, nonostante gli attacchi del Liverpool. I Reds sono una squadra nuova, non ha problemi ad affrontare squadre più forti sulla carta, ma soprattutto ha ritrovato quel carattere che le è servito per vincere la Champions League qualche anno fa.

E’ praticamente un’altra squadra quella di Rafa Benitez, ben lontana da quella dei mille problemi dello scorso anno, e lo dimostra nell’ultima gara di campionato, quella vinta ieri a Manchester contro il City che conosce la prima vera crisi da quando è stata rilevata dal gruppo arabo.