Grandi azzurrini, tanta fatica ma alla fine Israele è K.O.

Alla fine ce l’hanno fatta. Dopo mille polemiche dovute allo 0-0 nella gara d’andata ad Ancona, gli azzurrini di Pierluigi Casiraghi riescono a qualificarsi per gli Europei di Svezia grazie ad un grande Mario Balotelli, autore della doppietta decisiva.

Finisce 1-3 a Tel Aviv, in una gara in cui gli italiani non avrrebbero dovuto trovare difficoltà, ma in cui le mille difficoltà della partita d’andata avevano annebbiato le menti degli azzurri, che sono entrati così con molti dubbi in campo.

Cristiano Ronaldo scartato dall’Inter

E’ uno dei giocatori più forti in attività. Per alcuni è addirittuta “il” più forte. Nell’ultma stagione ha segnato la bellezza di 42 reti tra campionato e coppe varie, candidandosi prepotentemente alla conquista del Pallone d’Oro. Stiamo parlando di Cristiano Ronaldo, asso del Manchester United e della nazionale portoghese.

La scorsa estate è stato al centro del calciomercato, visto l’interessamento del Real Madrid che avrebbe fatto grossi sacrifici pur di portarlo in camiseta blanca.

Sacrificio che invece non è stata disposta a fare l’Inter qualche anno fa, quando Luisito Suarez scoprì il fenomeno portoghese nelle giovanili dello Sporting Lisbona e cercò di convincere i nerazzurri a portarlo a Milano. Ebbene si, Cristiano Ronaldo poteva arrivare alla corte di Moratti quando ancora non aveva compiuto i 18 anni!

Donne e palloni, gioie e dolori

Una volta era il portafoglio a decidere, oggi sono le compagne. Lavorano nell’ombra, ma alle volte possono determinare il destino di un calciatore, e di conseguenza anche di un intero club. Ormai storica è la vicenda che ha visto coinvolto Andriy Shevchenko e consorte, in cui è stata proprio la moglie Kristen a decidere per lui, quando impose all’ex pallone d’oro di trasferirsi al Chelsea perchè voleva far imparare al proprio figlio l’inglese. E la storia ci ha insegnato che fu una scelta sbagliatissima.

Ora la storia si ripete con altri due campioncini destinati però a diventar grandi: Bastian Schweinsteiger e Sergio Aguero. Anche per loro, abituati già a 20 anni ai milioni, a portare i pantaloni in casa pare che siano le rispettive fidanzate, Sarah e Giannina. E la loro carriera pare dover dipendere proprio da questo.

Savicevic, da Genio a Presidente volontario

Sembra ieri, eppure sono passati dieci anni da quando Dejan Savicevic impartiva lezioni di calcio sui campi italiani, svolazzando di qua e di là con classe sopraffina. Lo chiamavano il Genio, uno degli ultimi interpreti di un calcio fatto di estro ed eleganza, a prescindere da qualunque schema tattico.

Con il Milan ha vinto tutto, risultando spesso determinante con le sue giocate di alta classe, come quando nel ’94 ad Atene segnò uno dei più bei gol della sua carriera, umiliando il Barcellona di Cruyff.

Una vita fa. Ora Dejan, a poco più di 40 anni, ha cambiato mestiere e si sta misurando con il ruolo di Presidente della Federcalcio Montenegrina.

Il Milan di sera proprio non va, perde anche a Tirana

Se escludiamo le due partite di coppa Uefa (che però alla fine sono quelle che contano di più), il cammino del Milan nelle gare serali è il più disastroso degli ultimi anni. In pratica da Agosto la squadra di Ancelotti è riuscita, in un totale di 10 partite (tra campionato e coppa) a collezionare 6 sconfitte, tre vittorie e un solo pareggio.

E stavolta la sconfitta, così come a Lugano e in altre occasioni, è arrivata contro una squadra che almeno sulla carta non vale nemmeno un quarto di quella rossonera: il Tirana. Si giocava il trofeo Taci Oil Albania Reads, e per il Milan non era nemmeno tanto un’amichevole, dato che in campo erano presenti quasi tutti i titolari.

Top 10: i migliori soprannomi della storia del calcio

Divertenti, ironici, a volte irriverenti: un soprannome è come un marchio di fabbrica, che accompagna per tutta la vita, facendo a volte dimenticare persino il nome dell’interessato. Il mondo del calcio ne è pieno, tanto che qualcuno ha pensato bene di stilare una classifica dei più curiosi, anche se non sempre così noti.

L’idea è del Mirror, non nuovo a iniziative di questo tipo, sebbene dimostri ancora una volta la sua faziosità, inserendo nella lista per lo più nomi di calciatori inglesi. Ed eccola allora la classifica dei 10 soprannomi più bizzarri della storia del calcio.

10 – René Highuita

Uno dei pochi “non inglesi” della lista: lo Scorpione Higuita, così chiamato per l’incredibile parata in un Inghilterra-Colombia di qualche anno fa. Ne abbiamo parlato più volte su queste pagine e, se volete, potete anche gustarvi il video.

Serie B: l’Empoli respira aria di A

Con il pareggio tra Albinoleffe e Pisa si è quasi concluso il quadro dell’ottava giornata di Serie B, che si completerà martedì 21 con Rimini-Brescia e Bari-Sassuolo, rinviate a causa della norma sui calciatori delle nazionali.

Con il pareggio di ieri quindi si ottengono due risposte: l’Albinoleffe non è più capace di ripetere l’annata dello scorso anno che l’ha vista nelle prime quattro posizioni per tutto l’anno, e il Pisa è completamente un’altra squadra. Ma per sua fortuna non è da sola.

Complotto contro il Brasile

Fermare il Brasile dei Fenomeni è il sogno di gran parte delle squadre del globo. Qualcuna ci riesce, altre sarebbero disposte a tutto pur di potersi vantare di aver strappato punti all’armata verdeoro. Ma fino a che punto si è disposti ad arrivare?

La domanda è lecita, dopo aver ascoltato del dichiarazioni di Dunga e di alcuni giocatori brasiliani che parlano della trasferta in Venezuela come del peggiore degli incubi, arrivando persino a pronunciare la parola “complotto”:

In questo paese non funziona niente. Abbiamo sempre mostrato rispetto per tutte le squadre e chiediamo di essere rispettati.

Pavlyuchenko entra nel Parlamento russo

In Italia ne vediamo di tutti i colori in politica. Abbiamo avuto parlamentari ex pornostar, transessuali, e ora anche una ex da calendario che fa la Ministra. Ma per fortuna anche dalle altre parti del mondo non stanno messi tanto meglio di noi. In America hanno un attore di Hollywood a governare la California, e adesso anche la Russia ha la sua star in Parlamento: l’attaccante del Tottenham e della nazionale Roman Pavlyuchenko.

Il 27enne della squadra più deludente della Premier League, visto l’andazzo del suo club (ultimo e con poche speranze di ripresa) e visto il persistere dell’infortunio che l’ha colpito dopo l’Europeo, ha deciso di variare un pò la sua carriera, e candidarsi alle elezioni politiche nel Parlamento di Stavropol, sua città d’origine.

L’Inghilterra rifiuta la razzista Madrid

Si torna a parlare di calcio e razzismo e non per qualosa avvenuto di recente, ma per un episodio di qualche anno fa che ha compromesso il rapporto tra due nazioni (anzi tra una nazione ed una città).

I fatti risalgono al 17 novembre del 2004, quando allo stadio Bernabeu di Madrid (nel cuore di tutti gli italiani per vittoria mondiale del 1982) si giocava un’amichevole tra i padroni di casa della Spagna e l’Inghilterra, allenata all’epoca da Sven Goran Eriksson.

Durante la gara i giocatori di colore dell’Inghilterra vennero fatti oggetto di continui cori a sfondo razzista, provocando una serie infinita di polemiche. Polemiche che a quanto pare non sono state completamente dimenticate, se è vero che per la gara del prossimo anno tra le squadre, gli ospiti hanno chiesto di giocare in un’altra sede.

Qualificazioni mondiali: Brasile e Argentina ritornano grandi

Ritorna Kakà e ritorna il Brasile. Il talento rossonero mancava dalla sua nazionale da ben 11 mesi, e la sua assenza era pesata come un macigno. Senza di lui i verdeoro erano anche usciti dalla zona qualificazione, e rischiavano la più grossa brutta figura della loro storia. Tornato lui la squadra ha ripreso a girare nel modo giusto, e quindi sono tornati anche i risultati.

Kakà determinante quindi, in quanto è proprio lui ad aprire le danze dopo solo 5 minuti contro un Venezuela che non ha nemmeno provato a contrastare la squadra più forte del Sudamerica. 0-4 il risultato finale in favore dei brasiliani, con in rete un altro “italiano”, e cioè Adriano, che con la rete in nazionale si può dire tranquillamente sia tornato Imperatore.