E’ il momento di Balotelli

Chi la dura la vince, recitava un vecchio adagio, e nel braccio di ferro con il giovane ribelle l’ha vinta lui, mister Mourinho (toh, che novità!). Del resto il duro di Setubal aveva piantato i paletti sin dal primo giorno di ritiro, invitando la truppa a seguire i propri ordini senza protestare, a prescindere dal nome stampato sul retro della casacca, pena l’esclusione dalla squadra.

Una lezione che Mario Balotelli ha dovuto imparare sulla propria pelle, convincendosi finalmente a sotterrare l’ascia di guerra, pur di ritagliarsi qualche spazio nell’armata nerazzurra. Lo Special One non aveva apprezzato la richiesta del giovane attaccante di trasferirsi altrove per trovare maggiore spazio, né tantomeno il rifiuto di seguire la squadra nella trasferta di Catania a fine gennaio. E a nulla erano valse le lacrime di Supermario qualche giorno dopo: fuori, finché non si deciderà a rispettare le decisioni del mister. Di fronte a tale fermezza il giocatore non ha potuto far altro che chinare la testa ed obbedire, rientrando così nelle grazie di Mourinho, che lo ha convocato per la gara di domani contro il Lecce:

Fa quello che voglio in qualsiasi minuto dell’allenamento, se in futuro farà le cose anche quando non glielo chiedo sarà un calciatore perfetto. Ma io sono già felice così. Chi gli sta intorno è responsabile, sia in positivo che in negativo di Balotelli, anche i giornalisti lo sono.

Presidenti spendaccioni di tutta Europa, tremate!

In un mondo in cui la questione morale diventa sempre più al centro dell’attenzione, c’è chi sente il bisogno di inserirla anche nel mondo del calcio. Per questo Michel Platini, presidente Uefa, ha deciso di dare un giro di vite definitivo agli sprechi del pallone: non far iscrivere i club spendaccioni alle competizioni europee.

Più precisamente si tratta non di limitare la spesa di ogni singolo club, ma di renderla più “etica”. In pratica si tratterebbe di costringere i club a non spendere più di quello che guadagnano. Una norma che è automatica in tutte le aziende del mondo, tranne che in quelle del calcio, in cui i presidenti con il portafoglio bucato investono centinaia di milioni di euro senza un ritorno economico.

Mi compro il calciatore su internet

Dei tedeschi si sa che sono dei gran lavoratori, ma non sono di certo famosi per la loro fantasia. Però probabilmente bisognerà rivedere questi luoghi comuni, perché i dirigenti della società del Colonia hanno avuto un’idea che le batte tutte. Ricorda un pò quella famosa di acquistare una squadra con una raccolta fondi popolare, ma trattandosi di alto livello (si parla di Bundesliga), i soldi basterebbero soltanto per acquistare un calciatore.

E allora il colpo di genio: la squadra tedesca si è messa d’accordo con il Bayern Monaco per acquistare a giugno il cartellino di Podolski alla cifra dei famosi 10 milioni di euro. Non avendoli però si è rivolta ai suoi tifosi e agli sponsor. Ma non attraverso una raccolta fondi in stile beneficienza, ma facendo acquistare, per chi lo volesse, gli spazi sul suo bel faccione virtuale per inserire il proprio marchio, una foto divertente, o un messaggio, come su una bacheca. La cifra minima è di 25 euro per 64 pixel (uno spazio di circa un centimetro quadrato)

Damiano Tommasi: destinazione Cina

Per fare il calciatore ho ancora alcune possibilità legate a quei campionati con calendario marzo-ottobre che possono ancora tesserare per circa dieci giorni. Una mezza idea ce l’ho, un po’ strana, ma molto intrigante.

A parlare è Damiano Tommasi e l’idea strana si chiama Cina, sua prossima probabile destinazione. Qualche giorno fa il nome del calciatore era stato accostato al Verona, squadra che lo lanciò nel calcio professionistico, ma il cambio di proprietà ha complicato la trattativa ed il suo ritorno in maglia gialloblu è rimasto un sogno.

La voglia di giocare, però, è sempre tanta, dopo la rescissione del contratto che lo legava al QPR, e allora perché non buttarsi in un’avventura completamente nuova dall’altra parte del mondo? La trattativa è avviata da giorni e proprio oggi Damiano è dato in partenza per Tianjin, dove la squadra della città è pronta ad accoglierlo, offrendogli un contratto da 40.000 dollari al mese.

Preziosi: ero ad un passo da Messi…

Quarta in classifica a quaranta punti e lanciata più che mai verso la zona Champions: la Genova rossoblu può permettersi il lusso di sognare in grande, alla faccia di quanti pronosticavano un campionato “tranquillo” ma non eccezionale. Merito di una squadra ben costruita, di un allenatore valido e di una società che ha saputo valorizzare i giovani, indovinando al tempo stesso acquisti “pesanti”.

Merito anche di un presidente, Enrico Preziosi, che pare avere un fiuto straordinario quando si tratta di portare a casa campioni ad un passo dall’esplosione. Quasi sempre, almeno. Tranne quella volta che era sul punto di prendere Lionel Messi, quando ancora non era il fenomeno che tutti conosciamo:

Su segnalazione di  Favero lo avevo portato a Como. Era un ragazzino, costava 50 mila dollari, ma il mio d.s. di allora lo bocciò.

Beckham: “voglio il Milan a vita”

Sembra una delle promesse elettorali del suo presidente, ma dopo Kakà, anche Beckham è stato contagiato dalla Milan-mania, la voglia cioè di chiudere la carriera in rossonero. Era molto scettico l’inglese quando due mesi fa si è trasferito in Lombardia. Aveva dichiarato:

Mi diverto fino a marzo e poi me ne vado

ed invece adesso dice:

voglio rimanere al Milan fino alla fine della carriera.

Ma cos’è cambiato in soli due mesi?

Cristiano Ronaldo diventa imprenditore ed inventa il Ronopoli

foto: sky.it

Cosa fanno i calciatori quando hanno tanti milioni da gestire? C’è chi li spende in feste e festini, chi apre un ristorante (di solito a fine carriera), chi addirittura acquista una squadra. Ma quando i soldi diventano veramente tanti, tanto vale farli fruttare da vero imprenditore, ed è quello che sta tentando di fare Cristiano Ronaldo, il calciatore che al momento può disporre di introiti maggiori al mondo.

La sua prima, famosa, spesa è stata comprare una lussuosa villa a sua madre per farla uscire dal brutto quartiere dove ha cresciuto lui e gli altri figli. Da quel momento in poi è stato un continuo investire, fino all’ultima “pazzia“, e cioè acquistare un intero albergo, in stile Bill Gates: vado, mi piace, lo compro. L’hotel, secondo i bene informati, dovrebbe essere in una delle zone più prestigiose vicino Madeira, sua città natale molto famosa per il turismo portoghese. Costo 9 milioni di euro. Nemmeno tanti se pensiamo che lui è in grado di guadagnarli in pochi mesi considerando ingaggio e sponsor.

Ligue 1: in vetta rallentano tutte e il campionato si riapre

Il campionato francese è ufficialmente riaperto. Tutto stava procedendo senza grandi scossoni, fino al posticipo di domenica sera. In programma c’era il derby di Lione, tra i campioni di Francia a i deludenti verdi del St. Etienne, una squadra costruita per arrivare in Uefa, ma che per adesso naviga ai margini della zona retrocessione.

Ma come ogni derby che si rispetti, ha il suo show, e a regalarlo sono proprio gli sfavoriti, che combattono a testa bassa e non si fanno intimorire dai cugini meglio attrezzati. Passano pure in vantaggio con Mirallas, ma si fanno raggiungere dopo solo 4 minuti dal solito Juninho. Sembrava questo gol dovesse cambiare la gara in favore del Lione, ed invece dopo solo un minuto l’ex di turno, Piquionne, si fa espellere, lasciando i suoi in 10. Il St. Etienne si accontenta del pari e la distanza dalle inseguitrici si riduce leggermente.

Fantacalcio: punteggi regolari in Bologna-Fiorentina, strepitoso Mutu

Stavolta i giornalisti della Gazzetta dello Sport ci hanno sopreso, e per una volta positivamente. Credevamo che i calciatori di Bologna-Fiorentina si beccassero il 6 politico per aver disputato la gara 24 ore dopo il previsto, ma diversamente da quanto accaduto in occasioni simili in precedenza, si è preferito posticipare di un giorno i conteggi del Fantacalcio, in modo da coinvolgere anche coloro che avevano in campo quei calciatori.

E così saranno stati contentissimi i Fantallenatori che avevano schierato Mutu, autore della doppietta che ha deciso la partita, ma anche tanti altri che hanno potuto ottenere punteggi abbastanza alti. Nella giornata di oggi la top 11 è ben distribuita tra grandi squadre e medio-piccole, ma conferma, se mai ce ne fosse bisogno, l’ottimo momento del Cagliari, che vede un suo rappresentante nella Fantasquadra ormai da due mesi consecutivi.

Calciomercato: ecco le trattative dei campionati esteri

Del mercato italiano abbiamo detto e stradetto. A partire da David Beckham, fino a chiudere con l’incredibile passaggio di Quaresma al Chelsea, ci sono stati tanti colpi di mercato che hanno puntellato numerose squadre di serie A e B. Ma non ci siamo certo dimenticati degli altri campionati, che forse hanno portato a termine delle trattative anche più importanti di quelle accadute in Italia.

Di certo un colpaccio come quello di Beckham difficilmente gli altri lo avranno ripetuto, ma in ogni caso ci sono diversi nomi e soprattutto storie di calciatori importanti, registrati con il cambio di maglia. Le vicende più pazzesche come al solito arrivano dalla Premier League, in cui, riporta la Gazzetta dello Sport questa mattina, troviamo l’allenatore più spendaccione al mondo, Rafa Benitez, in grado di far scucire ai suoi presidenti 222 milioni di euro in 4 anni (lo consigliamo a Moratti?).