Italia – Brasile non è un’amichevole

La gara dei sogni, la partita delle stelle, il derby del mondo: chiamatela come volete, ma non provate a definirla una semplice amichevole o un’esibizione. Non di fronte a Lippi, almeno:

Le esibizioni si fanno al circo, qui invece ci saranno 65.000 spettatori e l’attenzione di tutto il pianeta. E miliardi di motivazioni: sarà una partita di calcio vera.

Le motivazioni le abbiamo ampiamente sciorinate nell’articolo di questa mattina, a partire dal 4-1 di Città del Messico, fino all’ultimo incontro senza punti in palio nel Torneo di Francia, quando Del Piero segnava una doppietta e la coppia Romario-Ronaldo si esibiva in pezzi di alta scuola. Sono passati dodici anni da allora, Romario si è ritirato dalla scena, Ronaldo è confinato in un campionato “minore”, in attesa di riprendere a giocare dopo l’infortunio dello scorso anno, Del Piero è capace ancora di mirabilie sul rettangolo verde (ma non sarà della partita), eppure l’Italia – Brasile di questa sera avrà ancora il suo fascino particolare.

Fantacalcio: giornata da 10 e lode

La 23^ giornata del Fantacalcio fa registrare un evento piuttosto strano. Non ci sono grossi punteggi, ma 7 calciatori della top 11 raggiungono i 10 punti, una doppia cifra tanto agognata quanto condivisa tra i molti pretendenti alla maglia di migliore.

Non c’è una squadra che domina questa giornata, anche se i calciatori della Roma sono sicuramente quelli che hanno raggiunto i punteggi più alti. 3 di loro sono nella top 11, ma ci sono stati anche molti voti alti tra quelli che rimangono in “panchina”, soprattutto interisti.

Italia – Brasile, amarcord agrodolce

5 luglio 1982: cominciano da qui i miei personali ricordi di Italia – Brasile, in quell’infuocato pomeriggio estivo da dentro o fuori, che ci avrebbe spalancato le porte verso la finale del Bernabeu, regalandoci il primo titolo mondiale a colori. E’ passato più di un quarto di secolo da allora (ahimé!) e questi occhi hanno visto centinaia di gare, decine di campioni, gol da manuale del calcio, ma quell’Italia – Brasile resta nel mio cuore come la partita del secolo.

L’amarcord peronale finisce qui. Per il resto c’è da raccontare una sfida infinita lunga dodici gare, con cinque vittorie a testa e due pareggi, in attesa della partita di questa sera che potrebbe far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Qualcuno ha pensato bene di definire l’evento il derby del mondo, visti i nove titoli mondiali messi in campo, e la dimostrazione dell’importanza della gara sta nel numero di Paesi collegati, ben 152, neanche fosse una finale mondiale.

Già le finali… Due volte Italia e Brasile si sono ritrovate contro nell’atto conclusivo della massima competizione per nazioni ed entrambe le volte i nostri colori si sono dovuti inchinare ai sudamericani, lasciando nei cuori degli italiani rimpianti che ancora bruciano.

Premier League: United e Liverpool fanno una corsa a due

E’ la giornata degli esordi in Premier League. Con la maglia del Chelsea fa il suo esordio l’ex interista Quaresma, con una prestazione appena sufficiente, ma non abbastanza per far guadagnare i tre punti alla sua squadra. Ad altri due esordienti invece va molto meglio. Il brasiliano Jo, passato nei giorni scorsi dal Manchester City all’Everton, diventa subito l’idolo dei tifosi azzurri segnando due gol nella sua prima partita. Fa anche meglio Craig Bellamy, che nella prima partita con la maglia del Mancher City segna il gol decisivo, quello che regala una vittoria che serviva come l’aria alla squadra di Mansour.

Con queste vittorie l’Everton si assicura il posto in Uefa che merita, visti i 6 punti di distacco sulle inseguitrici, mentre il City si allontana definitivamente dalla zona retrocessione. Non siamo partiti con il parlare delle squadre in vetta, perché a parte lo 0-0 del Chelsea contro l’Hull City non ci sono state grosse novità.

Luca Toni spacca il Bayern Monaco

Nel bene o nel male finisce sempre in prima pagina. Lui è Luca Toni, attaccante del Bayern Monaco e della nazionale italiana, finito negli ultimi tempi sulle copertine delle riviste patinate per vicende che vanno al di là del fatto puramente sportivo.

Stavolta invece è la sua capacità di attaccante a venir messa in discussione e non da uno sconosciuto e poco esperto giornalista, ma da Franz Beckenbauer in persona, un mito del calcio tedesco, nonché presidente del club bavarese:

Luca Toni è un tipico attaccante italiano, che vede solo se stesso, la palla e la porta.

Liga: un super-Rossi è l’unica novità di giornata

Siamo sempre alle solite. Il Real che vince con uno striminzito 1-0, il Barcellona che stravince e gioca come se davanti avesse una squadra di serie C. La Liga spagnola è tutta qui, già conclusa nel 2008, che si trasforma in una passerella per gli uomini di Guardiola nel 2009.

Le vittorie consecutive dei blaugrana, con il 3-1 rifilato al Gijon, diventano 10, e meno male che volevano mandare Eto’o a giocare in Uzbekistan. Il camerunense mette la sua firma su questa vittoria con due reti e rinforza la sua leadership in vetta alla classifica cannonieri con 21 gol.

C’era una volta il Napoli

Crisi? No, ma l’allarme rosso in casa Napoli suona con insistenza di fronte ad una casella delle sconfitte esterne sempre più nutrita. Sono sette le debacle consecutive lontano dal San Paolo: una situazione che non si verificava dagli anni ’30 e che sta mettendo in serio imbarazzo il tecnico Reja, chiamato ora a dare spiegazioni a società e tifosi.

Il Napoli di inizio campionato è solo un lontano ricordo, così come le speranze di rinverdire antichi fasti, di tornare ai tempi in cui si sognava in grande sotto il Vesuvio. Ma il risveglio è stato duro e, dopo l’ennesima sconfitta, il condottiero Reja si è ritrovato a dover ammettere:

Non siamo pronti per il salto di qualità, non siamo maturi per stare lì in alto, Quando era il momento di fare il passo decisivo, abbiamo dimostrato di essere ancora “piccoli”.

Fantacalcio: attesi molti esordi, Di Gennaro, Santon e Ventola tra i migliori

Pochi gol ma ben distribuiti hanno contraddistinto una giornata senza grosse sorprese, ma che accontenterà molti Fantallenatori. Sono tornati al gol molti big tra quelli più presenti nelle Fantasquadre (Ibrahimovic, Kakà) o comunque ci sono state ottime prestazioni per tanti altri (vedi Totti e Miccoli) che alzeranno non poco i punteggi delle varie Fantasquadre.

Per questo motivo saranno previsti molti pareggi nei vari scontri diretti, con una preponderanza per i reparti avanzati sulle difese, spesso non impeccabili. Sono pochi i portieri a non aver preso gol (solo 5 su 20), e non ci sono state doppiette, il che significa che difficilmente qualcuno riuscirà a portare a casa dei punteggioni enormi.

Steve Bennett e le ammonizioni “a richiesta”

Pensavamo di averle sentite proprio tutte riguardo al mondo del pallone, ma evidentemente non c’è limite alla fantasia dei calciatori quando si tratta di marcar visita e guadagnare qualche giorno di vacanza.

Eh si, perché se è abbastanza usuale assistere ad interventi mirati a rimediare un’ammonizione (per saltare una gara poco importante, ad esempio), non è altrettanto “normale” che qualcuno chieda al direttore di gara di essere ammonito per potersi godere qualche giorno di vacanza, alla faccia dei compagni che continuano a sgobbare per tenere alto l’onore della squadra.

Eppure succede anche questo e non in campionati minori o sconosciuti ai più, ma nella ricca e prestigiosa Premier League, che non si ferma neppure durante le festività natalizie, costringendo gli atleti agli straordinari, mentre i colleghi si strafogano in lauti pranzi e cenoni. Ma c’è qualcuno che riesce a sottrarsi alla dura legge del calcio inglese, chiedendo appunto all’arbitro di turno di essere ammonito o espulso. Non ci credete? E allora ascoltate le rivelazioni di Steve Bennett, uno dei fischietti più apprezzati nella terra di Sua Maestà.

Calciomercato: ecco tutti i campioni a costo zero

La finestra di mercato invernale si è appena chiusa, che già si parla di quella che sarà la prossima, quella che inizierà a luglio. Se i contratti dei calciatori sono ricchissimi, probabilmente lo si deve a quelli che vengono via a parametro zero, in cui non c’è da convincere un presidente a lasciarli andare, ma soltanto il calciatore che deve accettare un’offerta piuttosto che un’altra.

E nella prossima stagione sembra che i contratti di molti calciatori debbano diventare sempre più alti. Secondo una ricerca di SportMediaset, sarebbero 68 i calciatori che negli altri quattro campionati maggiori europei cambieranno maglia senza spendere un’euro. Almeno per il cartellino. Ma non si tratta di calciatori che valgono poco; molto spesso sono giocatori di prima fascia che, per problemi societari, hanno deciso di non prolungare il proprio contratto.