Ronaldinho apre al City

Prima erano solo voci di mercato, ma la cosa sta diventando sempre più realtà. Pare proprio che lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, si consolerà per il mancato arrivo

Panchine italiane, che confusione: il prossimo anno rivoluzione in serie A

Molte delle panchine più importanti della serie A potrebbero cambiare titolare il prossimo anno. In primis, c’è un’asta internazionale per accaparrarsi Carletto Ancelotti. Galliani se lo tiene stretto e dice di non avere intenzione di mollarlo almeno fino alla fine del contratto (che scade nel 2010), ma i tabloid inglesi (che però non è che ci azzeccano sempre) non sono affatto sicuri di questo.

Nonostante la grande gara di ieri del Chelsea, e l’amore incondizionato del suo pubblico, Hiddink conferma di non voler rimanere il prossimo anno a Londra, almeno come allenatore. Per questo, secondo il Sun, pare sia sceso in campo Abramovich in persona, che dopo aver mediato con la federazione russa per far sedere il tecnico olandese sulla panchina del Chelsea, sembra che adesso stia cercando di convincere addirittura Berlusconi a far andare via Ancelotti.

Convincere l’allenatore invece non è difficile. Sembra infatti che le due parti già si siano messe d’accordo sulla base di un contratto di 5,8 milioni di sterline all’anno, più di quanto prendono Capello o Mourinho. Ma sarà tutto così semplice? Secondo gli inglesi sembra di sì (il Sun dice che Ancelotti ha promesso di prendere in mano il Chelsea la prossima estate), ma secondo noi mica tanto.

Coppa Uefa: l’Udinese ci crede

Quarti di finale di Coppa Uefa: un traguardo storico per l’Udinese che mai era andata così lontano nelle competizioni europee. Appagamento per il traguardo raggiunto? Nient’affatto, perché l’appetito vien mangiando e a questo punto i bianconeri sperano di arrivare fino in fondo.

Lo chiedono i tifosi che non avrebbero mai sognato di ritrovarsi qui a questo punto della stagione, lo chiede l’Italia intera, bistrattata ed umiliata dalle varie compagini europeee, lo chiede anche chi ha il timore che l’Italia possa perdere il privilegio di portare nell’Europa che conta quattro squadre.

Un compito arduo per gli uomini di Marino, visto che lo sparring partner si chiama Werder Brema, squadra che in questa stagione ha già maltrattato l’Inter, costringendola al secondo posto nel girone della Champions, ed il Milan, fatto fuori ai sedicesimi di finale.

Clamoroso: Adriano vicino al ritiro

Non sarebbe più una questione di Inter o non Inter. La situazione di Adriano è più complicata del previsto, e mette in discussione la sua intera carriera. L’attaccante brasiliano, secondo quanto riportato dal quotidiano brasiliano Lance, ha recentemente confessato ai suoi amici di voler lasciare il calcio.

Il vero problema dell’attaccante dell’Inter non si conosce ancora, ma lui assicura non si tratti della delusione amorosa subìta dopo essere stato lasciato dalla sua ex fidanzata Joana. Pare quindi che il buonumore di cui si parla in Italia, dovuto alle attenzioni della mamma del calciatore, Rosilda, sia solo di facciata.

Quante cose si dicono su di me… Addirittura che ero morto. Ma io sto bene, sono a casa mia, con la mia famiglia. Sono stato un po’ in difficoltà in Italia negli ultimi tempi, ma non voglio entrare nei dettagli. Posso solo assicurare che la situazione non ha nulla a che fare con la fine del mio rapporto con Joana.

Champions League quarti di finale andata: Messi-Henry-Eto’o piegano il Bayern. Liverpool, batosta dal Chelsea


Barcellona-Bayern Monaco 4-0
Liverpool-Chelsea 1-3

Barcellona-Bayern Monaco: dopo l’abbuffata di pareggi di ieri, giorno in cui le due inglesi sono state fermate da Porto e Villareal, la serata di Champions si trasferisce in Spagna dove i fantastici blaugrana, dati da molti quali vincitori finali della competizione, affrontano un Bayern in crisi di risultati ma reduce dalla scorpacciata di reti nella gara di ottavi contro lo Sporting Lisbona (12 gol tra la gara di andata e quella di ritorno). Messi, Henry ed Eto’o contro lo spauracchio rappresentato da Toni e Ribery.

Calcio e donne: Ujfalusi lascia la nazionale

Che i giocatori siano dei viziosi non lo scopriamo certo oggi, ma che per un vizietto qualcuno decida addirittura di abbandonare la nazionale ci sembra davvero esagerato. E’ la storia di una vecchia conoscenza del calcio italiano, Tomas Ujfalusi, noto da queste parti per aver vestito la maglia della Fiorentina.

Ora il difensore difende i colori dell’Atletico Madrid, ma la vicenda che andiamo a raccontarvi riguarda le sue “prestazioni” in nazionale. Lo scorso mercoledì infatti la Repubblica Ceca era impegnata in una gara di qualificazione verso il mondiale sudafricano. Una gara particolarmente sentita, visto che l’avversario di turno era la Slovacchia (un tempo le due nazioni giocavano sotto lo stessa bandiera), poi uscita vincente dal confronto.

Colpa di Ujfalusi? No, ci mancherebbe. Ma i media non hanno digerito il dopo-partita del difensore, beccato in un ristorante in compagnia di alcune note prostitute.

Raniking Fifa: l’Italia scende ancora

Probabilmente il pari in 10 uomini per tutta la gara contro l’Irlanda è costato caro all’Italia, se non per la classifica del suo girone, almeno per quella Fifa. Gli azzurri non convincono, i risultati non arrivano, mentre ci sono altre nazionali che stanno facendo molto meglio della nostra. E così dal primo posto di 3 anni fa, dopo il mondiale, perso quasi subito, siamo rimasti terzi per tanto tempo, fino al punto più basso degli ultimi 7 anni, e cioè il quinto di oggi.

Se fosse arrivata la vittoria contro l’Irlanda infatti, il quarto posto sarebbe rimasto inalterato, visto che il Brasile, che di certo ultimamente non sta brillando, ci ha superato di appena 4 punti. L’unica consolazione, se così si può chiamare, è vedere nelle prime tre posizioni tre squadre europee, il che ci ripara da un’eventuale revisione Fifa delle squadre che potranno partecipare al mondiale.

Adriano, toh chi si rivede…

Lo avevamo dato per scomparso, disperso, addirittura morto, dopo il mancato rientro a Milano e le notizie allarmanti provenienti dal Brasile. Ma eccolo qui Adriano, sano e salvo, alla guida

Ligue 1: Monaco in piena crisi, le prime 5 partono per la volata

Nessuna novità nella 30esima giornata di Ligue 1. Le prime 5 del campionato vincono tutte, e quindi inevitabilmente bisogna dare un’occhiata verso l’altra parte interessante della classifica, e cioè il fondo. Una parte bassa della classifica che vede di nuovo il coinvolgimento del Monaco. Nonostante un’ottima rosa, evidentemente c’è qualcosa che non va nella testa dei calciatori o nell’atmosfera societaria.

Fatto sta che la squadra del Principato, che può vantare calciatori di calibro internazionale, perde in casa contro il Le Havre, ultima in classifica e retrocessa ormai da tempo, ritrovandosi invischiata nella zona per non retrocedere. Se non fosse che le altre che stanno dietro vanno tutte a rilento (pareggia il Caen e vince solo il Sochaux) la situazione adesso sarebbe molto più critica.

Lotito minaccia il ritiro perenne

Aria di tempesta in casa Lazio, dopo le tre sconfitte consecutive che hanno allontanato i biancazzurri dalla speranza di raggiungere un posto in Uefa. Il primo provvedimento messo in atto

Champions League quarti di finale andata: mamma che Porto a Manchester! Adebayor replica a Senna in Villareal-Arsenal

Manchester United-Porto 2-2
Villareal-Arsenal 1-1

Manchester United-Porto:
la prima giornata di competizioni europee vede in campo i campioni uscenti allenati da mister Ferguson che giocano contro il Porto con il favore dei pronostici. Coppia d’attacco inglese affidata a Ronaldo e Rooney, gli ospiti si affidano a Lopez e Rodriguez.

Sono proprio i portoghesi a proporsi in avanti fin dalle prime battute ed in barba ad ogni timore reverenziale si presentano immediatamente dalle parti di Van Der Saar. E’ il 4′ quando Rodriguez sfrutta al meglio un rinvio corto di Evra e trafigge il portiere di casa anmdando a firmare il sorprendente vantaggio esterno. Gara tutta in salita per i detentori del trofeo che macinano gioco col passare dei minuti: al 13′ prima palla gol per Ronaldo che colpisce di testa da distanza ravvicinata ma Helton riesce a deviare in angolo.

Quanti Macheda in giro per l’Europa…

E’ trascorso qualche giorno da quando un ragazzino italiano ha incantato la platea dell’Old Trafford, regalando ai tifosi dello United un gol di classe assoluta e alla propria squadra una vittoria sul filo di lana. Da allora in Inghilterra non si fa che parlare di lui, di questo ragazzotto classe 1991 che qualche tempo fa lasciò la capitale, sponda biancazzurra, per trasferirsi con tutta la famiglia in quel di Manchester.

Ma di Federico Macheda ce ne sono tanti in Premier League ed è curioso che se ne parli solo adesso, come se i presidenti dei vari club italiani si siano improvvisamente svegliati, incolpando gli stranieri di furto e immoralità.

La verità è che le società straniere hanno il coraggio di investire sui giovani, mentre in Italia si preferisce puntare sull’usato sicuro o sul grande nome arrivato da lontano. In Inghilterra, ad esempio, c’è un progetto che implica la presenza delle famiglie in loco con tanto di casa e lavoro per i parenti. Ai ragazzi poi viene data la possibilità di studiare e di inserirsi al meglio nel nuovo contesto.