Ibrahimovic: Milan primo, Inter seconda

Ancora non ha avuto l’occasione di giocare con i nuovi compagni, se non in allenamento, ma Zlatan Ibrahimovic è già convinto della forza della sua nuova squadra e non ha paura di lanciarsi in promesse impegnative:

Sono sicuro che noi arriveremo primi e l’Inter seconda. Possiamo vincere tutto in Italia e in Europa. Ora sono nel Milan e la rivale numero 1 per noi è l’Inter, è una lotta tra queste due squadre.

Queste le parole di Ibra nel corso della presentazione ufficiale al fianco di Galliani e Robinho, altro acquisto dell’ultimo minuto. Poi lo svedese dedica qualche battuta ai tifosi dell’Inter che fino ad un anno e mezzo fa lo acclamavano come un re:

Se mi odiano perché ora gioco nel Milan non mi interessa. L’Inter ormai è il passato: il presente e il futuro è il Milan. Ho sempre vinto dove sono andato e quindi i tifosi devono essere contenti di avermi avuto.

Kakà-Inter, ecco il piano di Moratti

All’inizio sembrava una barzelletta, ma dopotutto lo sembravano anche il passaggio di Ibrahimovic e Robinho al Milan. Stiamo parlando di Kakà all’Inter, un vero e proprio smacco per i tifosi rossoneri a cui Moratti sta pensando per “vendicarsi” del passaggio di Ibra all’altra sponda cittadina.

Il brasiliano al momento è chiuso da Ozil e Canales al Real Madrid, Mourinho ha detto chiaro e tondo che farebbe a meno di lui, ed il rapporto con i tifosi è ormai agli sgoccioli, dato che nello scorso campionato ha giocato in totale solo 3 o 4 mesi, e quest’anno non giocherà praticamente mai. Ma da gennaio Kakà sarà di nuovo disponibile, e per lui si potrebbe aprire una vera e propria asta.

Rooney e gli altri, la nazionale inglese a luci rosse

La nazionale degli scandali sessuali! Così potrebbe essere ribattezzata l’Inghilterra, alla luce dell’ennesima vicenda che vede protagonista uno dei beniamini del pubblico d’oltremanica, più o meno abituato a vedere i calciatori finire in prima pagina per questioni di sesso.

Nell’anno dei mondiali sudafricani sono stati ben quattro i calciatori nel giro della nazionale a finire nelle chiacchiere da salotto per aver abbondantemente cornificato le proprie compagne. Ad aprire le danze era stato proprio capitan Terry, che non aveva trovato nulla di meglio da fare che finire tra le braccia di Vanessa Perroncel, ex moglie di Wayne Bridge, compagno di squadra di Terry ai tempi del Chelsea. Per quella bravata, il buon John aveva perso la fascia di capitano della nazionale e un po’ anche la faccia di fronte ai sudditi di Sua Maestà.

Totti incoraggia Riise

Il ritorno al calcio giocato è lontano ancora qualche settimana e per ora John Arne Riise deve accontentarsi di guardare le partite in tv, come ha fatto ieri sera, quando

Scandalo Rooney, l’inglese potrebbe essere ceduto al Real Madrid

La vicenda che ha coinvolto Wayne Rooney molto probabilmente porterà strascichi anche nelle prestazioni del calciatore. Ieri sera non sembrava molto colpito, visto anche che ha segnato con la maglia della nazionale, ma a lungo andare il divorzio dalla moglie Coleen susseguente ai reiterati tradimenti da parte del calciatore potrebbero incidere psicologicamente, tanto da far pensare che forse sarebbe meglio per tutti che cambiasse aria.

E così il Manchester United ci sta pensando e vaglia seriamente tre diverse soluzioni, anche se tutte hanno un’unica destinazione: Madrid. Il Real, ed in particolare prima Pellegrini e poi Mourinho, ha sempre avuto una sorta di predilezione per il talento inglese, tanto da provare a strapparlo allo United più volte negli scorsi anni. Ferguson ha sempre resistito, ma stavolta forse conviene a tutti che parta per la Spagna, anche perché probabilmente nessun altro club sarebbe in grado di sostenere le sue richieste economiche.

Brian Laudrup ha il cancro

Brian Laudrup, ex campione danese che ha calcato più volte i campi di serie A, è seriamente malato. Intervistato dall’emittente TV3 ha annunciato al mondo di avere un cancro linfatico.

Qualificazioni Euro 2012: Portogallo a rischio eliminazione, cade la Russia

Chi l’avrebbe mai detto che il Portogallo, una delle nazionali più apprezzate negli ultimi tempi, potesse essere a rischio eliminazione in un girone tutto sommato semplice? Alla vigilia probabilmente nessuno, ma è bastato che si infortunasse Cristiano Ronaldo per far diventare la sua nazionale una squadra “normale”, in grado di pareggiare contro Cipro e addirittura perdere contro la molto meno quotata Norvegia.

Gli scandinavi, senza Riise fuori per la botta alla testa, riescono a segnare a metà primo tempo e così passano il resto della partita sulla difensiva. Tattica che dà i suoi frutti e gli fa guadagnare la vetta del girone. Un girone complicato dato che c’è anche la Danimarca vittoriosa, seppur con troppa fatica, contro l’Islanda.

Qualificazioni Euro 2012: Italia-Isole Far Oer 5-0

Italia – Isole Far Oer 5-0

Missione compiuta! L’Italia di Prandelli voleva cominciare con il piede giusto l’avventura verso gli Europei del 2012 e guadagnare i sei punti in palio nelle prime due uscite del nuovo corso. Troppa fatica con l’Estonia nel debutto ufficiale, un po’ meno nella gara di questa sera, che ci vedeva protagonisti contro le Isole Far Oer, la squadra materasso del girone.

Alla fine sarà cinque a zero per la nuova Italia, un risultato di cui non andare troppo fieri, vista la scarsa vena agonista dell’avversario, ma anche un risultato che fa morale, in vista dei prossimi impegni internazionali. Dubbi sull’esito della gara ce n’erano ben pochi, ma il rischio era la nazionale italiana si specchiasse nella propria superiorità tecnica, lasciandosi andare a giochi di prestigio assolutamente inutili.

Crisi Torino, Sassuolo è già un crocevia (ma Rolando Bianchi c’è)

La classifica di cadetteria parla chiaro: Torino al via con l’ennesima partenza risicata fatta di sconfitte (due in tre gare) e un misero punticino all’appello, racimolato in virtù del pareggio interno alla terza di campionato (gara casalinga contro il Crotone, 1-1 con gol in rimonta del neoacquisto Antimo Iunco).

Tre reti fatte, cinque subite: incapacità di sfruttare il fattore campo (come accaduto all’esordio di B contro il Varese e come stava capitando anche contro i calabresi) e di gestire il vantaggio iniziale (lo insegna la sfida contro il Cittadella). Solita fragilità di tenuta, vecchie abitudini (gioco frammentato e scarsa lucidità) non tramontate. Difficile capire cosa accade ai granata, soprattutto in seguito a una campagna acquisti estiva che porta a pensare anche stavolta quel che veniva facile riflettere lo scorso anno: il Toro è tra le squadre da battere.

CALCIOMERCATO. Lo dettano gli scenari dell’ultimo mercato: alla voce “acquisti”, infatti, sotto la Mole si registrano (oltre al già citato Iunco, due reti in tre partite) anche gli innesti di Luigi Scaglia (Brescia), Rubens Fernando Moedim “Rubinho” (Palermo), Giuseppe De Feudis (Cesena), Cristian Obodo (Uinese), Vilaca Filipe Oliveira (Sporting Braga), Valerio Di Cesare e Alessandro Sgrigna (Vicenza), Daniele De Vezze (Bari), Alessandro Pellicori (Mantova).

Tradotto: non gli ultimi arrivati ma calciatori provenienti dalla massima serie (dove giocavano con cadenza frequente) o profondi conoscitori ed eccellenti interpreti dei campionati di serie B (dice il palmares). Non solo: i tasselli messi a disposizione di Franco Lerda (anche lui, new entry in panchina: somiglia al ritorno a casa di un ex calciatore che proviene dalle giovanili granata) dal direttore sportivo Gianluca Petrachi non hanno comportato la cessione di pezzi pregiati (Rolando Bianchi su tutti).

Roma, per Riise si sospetta uno stop lungo

Lui dice di star bene e vuol tranquillizzare i tifosi della Roma, ma i medici non sono altrettanto ottimisti. John Arne Riise infatti salterà almeno le prossime tre partite, se tutto andasse bene. Due giorni fa infatti il norvegese si era infortunato alla testa durante uno scontro in allenamento con il compagno di nazionale Espen Ruud. Un colpo sicuramente fortuito (testa contro spalla in un contrasto), e che ha rasserenato l’ambiente dopo le ecografie che hanno potuto escludere qualsiasi diagnosi più preoccupante, ma con la commozione cerebrale non si scherza.

Nessuna frattura o versamento dunque, ma i medici ci vanno cauti e non gli permetteranno di allenarsi ancora per qualche giorno. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, Riise verrà dimesso dall’ospedale oggi, o al massimo domani, e sicuramente salterà la gara in nazionale contro il Portogallo, la prossima di campionato contro il Cagliari e la prima di Champions League contro il Bayern Monaco.

Ingaggi serie A: superato il miliardo di euro

Altro che risparmio, gli italiani si sono fatti solo più furbi. I contratti a prestazione sono stati provati in via sperimentale negli scorsi campionati e sono diventati la regola quest’anno per alcuni club come la Juventus. Il principio è semplice: per evitare di spendere tanti soldi inutilmente, ai calciatori, campioni o gregari che siano, viene concesso un ingaggio più basso (ad esempio Ibrahimovic ed Eto’o prendono molto meno di quanto percepivano in Spagna), ma a fronte di premi più alti.

Ad esempio uno come Ibra, che oggi sulla carta guadagna 8 milioni circa, in caso di un gran numero di gol segnati, approdo in Champions League e vittoria di qualche trofeo da parte del suo Milan, otterrebbe talmente tanti premi da superare anche i 12 milioni che prendeva a Barcellona. Di contro, se si dovesse infortunare e saltare tutta la stagione, i rossoneri risparmierebbero un bel po’ di quattrini. Una condizione che alla fine accontenta tutti.