Liga: il Barcellona si ferma, il Real compie l’impresa, vittoria in 10 per 90 minuti

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Non capita tutti i giorni che il Barcellona lasci due punti per strada, e allora per non perdersi quest’occasione, il Real Madrid mette in campo tutte le energie e lo spirito di sacrificio che un po’ sono mancati quest’anno. L’inaspettato stop di sabato dei blaugrana in casa dello Sporting Gijon, squadra evidentemente indigesta a Guardiola visto che almeno una volta a stagione riesce a strappare qualche punto, dà al Real l’opportunità di riaprire il campionato.

Ma nella partita di domenica i madrileni si danno la zappa sui piedi da soli. Sono passati appena due minuti dal fischio d’inizio, che Casillas esce in modo spericolato dall’area e stende Callejon: rosso diretto. Ma Mourinho riesce a tenere unita la squadra, e negli occhi dei blancos compare una forza di volontà e uno spirito di sacrificio simili a quelle che si leggevano nei giocatori dell’Inter dello scorso anno. E così, nonostante l’inferiorità numerica per tutta la gara, non solo il Real vince (gol di Marcelo), ma disputa una delle migliori partite della stagione.

Juventus – Inter 1-0: fotogallery

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La Juve c’è e comincia a vedere una luce in fondo al tunnel buio dove si era infilata dopo la sosta natalizia, quando anche la partita più semplice diventava un vero e proprio incubo per i colori bianconeri. Crisi finita? E’ presto per lanciarsi in previsioni ottimistiche, ma di certo l’aver battuto i campioni d’Italia, i rivali per eccellenza dell’ultimo decennio, fa morale e lascia presagire un cammino più agevole per la Vecchia Signora.

L’Inter fa invece un passo indietro e dopo tre vittorie consecutive arresta la rincora al Milan capolista ed ora si aggrappa al recupero con la Fiorentina per sorpassare la Lazio e portarsi in terza posizione, a cinque punti dalla vetta. Per ora le lunghezze di distacco sono otto e la strada verso l’ennesimo tricolore consecutivo appare più in salita che mai, specie se il duo di testa continua a macinar punti.

serie A 25a giornata: Juventus – Inter 1-0

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Posticipo della venticinquesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Inter 1-0
Rete:
30′ pt Matri (J)

Pienone allo stadio Olimpico di Torino dove, senza neppure riuscire a intravvedere un seggiolino libero, Juventus e Inter si affrontano per riuscire a ritagliarsi uno spazio importante in questa ultima e decisiva fase di stagione. Per i nerazzurrri è partita che vale la rincorsa ai cugini del Milan, ben sapendo che la gara da recuperare contro la Fiorentina potrà poi agevolare il processo di ripresa. I padroni di casa, dal canto loro, non parlano di scudetto da un po’ ma non possono permettersi di lasciar scivolare la zona Champions.

Vincere a ogni costo per non perdere ultriore terreno e centrare quantomeno l’obiettivo minimo di annata, il quarto posto. Delneri recupera Marchisio, prontamente schierato nella mediana a quattro, e si affida al tandem offensivo composto da Toni e Matri. In difesa, anmcora fascia per Chiellini. La replica di Leonardo è quella di riproporre il rombo a centrocampo con Sneijder vertice avanzato e appena a ridosso delle punte Pazzini ed Eto’o.

Serie A 25a giornata: fotogallery

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In attesa del ricco posticipo serale (Juventus-Inter) la venticinquesima giornata di campionato ha regalato emozioni e gol in quasi tutti i campi della serie A. La Lazio si è ripresa momentaneamente la terza posizione in classifica, andando a vincere al Rigamonti di Brescia, contro una squadra rivitalizzata dai tre punti conquistati la scorsa settimana contro il Bari. Lo 0-2 finale porta la firma di Gonzalez e di Kozak, sempre più utile negli schemi di Edy Reja.

Tre punti preziosi anche per l’Udinese, che stacca il Palermo in classifica e si porta in quinta posizione. I bianconeri non hanno pietà del povero Cesena e si impongono per tre reti a zero lontano dalle mura amiche. Inutile dire che l’uomo del match è stato ancora una volta Totò di Natale, autore delle reti che hanno aperto e chiuso la gara (16′ e 75′)  e dell’assist per Inler che ha consentito ai friulani di portarsi sul momentaneo 2-0.

Serie A 25a giornata: Lazio e Udinese, no problem. Samp e Catania, finalmente i tre punti. Che Cagliari!

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Milan-Parma 4-0GALLERY
Roma-Napoli 0-2 GALLERY
Palermo-Fiorentina 2-4GALLERY
Bari-Genoa o-o
Brescia-Lazio 0-2:
18′ pt Gonzalez (L), 13′ st Kozak (L)
Cagliari-Chievo 4-1: 19′ pt Conti (C), 29′ pt Canini (C), 44′ pt e 26′ st Nenè (C), 39′ st Thereau (Ch)
Catania-Lecce 3-2: 4′ pt Silvestre (C), 11′ st Jeda (L), 16′ st Munari (L), 35′ st e 40′ st Lodi (C)
Cesena-Udinese 0-3: 41′ pt e 30′ st Di Natale (U), 24′ st Inler (U)
Sampdoria-Bologna 3-1: 8′ pt Palombo (S), 11′ pt Gastaldello (S), 15′ pt Maccarone (S), 20′ st Paponi (B)
Juventus-Inter ore 20.45

Palermo – Fiorentina 2-4: fotogallery

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La partita che non ti aspetti tra un Palermo lanciato più che mai verso le posizioni nobili della classifica ed una Fiorentina che stenta a trovare gioco e risultati, risucchiata in una zona che non sa né di carne né di pesce. Di sicuro nessuno si aspettava un punteggio così ampio sul tabellino, specie dalla parte dei viola, spesso in questa stagione non sono riusciti ad andare oltre quel gol che permetteva loro di impattare o di risolvere con una sola lunghezza di vantaggio.

E invece ecco i fuochi d’artificio da parte dell’attacco degli ospiti, che nella seconda frazione di gioco hanno finalmente dato fuoco alle polveri, infilando a ripetizione la porta dei padroni dei casa. E dire che il Palermo aveva cominciato al meglio la sua gara tra le mura amiche, portandosi in vantaggio con Pastore, che si faceva perdonare per un errore precedente.

Serie A 25a giornata: Palermo – Fiorentina 2-4

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Anticipo della venticinquesima giornata di serie A.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Fiorentina 2-4
Reti:
7′ pt Pastore (P), 36′ pt Gilardino (F), 3′ st Nocerino (P), 25′ st Camporese (F), 33′ st aut. Bovo (P), 43′ st Montolivo (F)

Il rientro di Adrian Mutu dal 1′ significa almeno tre cose: in primo luogo che i dissapori tra il romeno e la dirigenza gigliata sono quantomeno accantonati (in nome del bene comune, la salvezza?); secondo poi, che Mihajlovic può tornare a contare su un attaccante di ruolo; infine, che la punta ha una opportunità da non sprecare per riconciliarsi con l’intero ambiente. Che di fronte vi sia il Palermo spettacolare che ha mostrato enorme fiducia nei confronti di Delio Rossi (in settimana una petizione dei tifosi è arrivata direttamente sulla scrivania di patron Zamparini: si chiedeva la permanenza del tecnico a oltranza a fronte di continui battibecchi tra il presidente e lo stesso Rossi).

Dare spettacolo e raccogliere punti: il diktat dei rosanero, giovanissimi per media di età (tant’è che l'”anziano” Liverani pare lì lì per rescindere), è sempre lo stesso mentre i Viola hanno necessità di fare punti per tenere il più possibile distante il pericolo di finire invischiati in zona retrocessione. Buone nuove in casa ospite: oltre al rientro di Mutu, va segnalato lo schieramento dal 1′ del neoacquisto Behrami in mediana di fianco a Montolivo e Donadel. Gilardino terminale offensivo alle cui spalle, oltre a Mutu, si sistema Santana. Una sola novità per i padroni di casa: Andelkovic difensore centrale. Il tridente anomalo per funzioni e micidiale per risultati continua a essere quello composto da Pastore, Miccoli e Ilicic.

Marotta su passato presente e futuro

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Giuseppe Marotta
, ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX in cui racconta molti dei retroscena che lo hanno coinvolto negli ultimi anni.
Il suo rapporto con la Samp, ad esempio, è finito perché

La proprietà voleva intervenire in maniera diretta nella gestione della società. Sottolineo: giustamente voleva intervenire. Ma a quel punto è anche giusto che un manager faccia un passo indietro.

Antonio Cassano invece non è arrivato alla Juventus

perché in quel momento non c’erano le condizioni. In attacco eravamo coperti, Quaglierella non si era infortunato e stava facendo benissimo.

Liverani vicino al ritiro?

Il presidente del Palermo Zamparini, parlando di Liverani, non poteva essere più chiaro di così: ha 35 anni e non ce la fa più fisicamente. Abbiamo parlato con il suo

Premier League: un fantastico Rooney assegna il derby allo United (video)

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Tutti in piedi per applaudire uno dei gol più belli della storia. A segnarlo è Wayne Rooney, l’attaccante più chiacchierato della Premier League, in quella che probabilmente si può definire la partita più importante dell’anno, il derby di Manchester.

Mancavano 13 partite alla fine del campionato, e per la prima volta negli ultimi 40 anni il City poteva ambire a conquistare lo scudetto. La gara contro i cugini era il crocevia della stagione, ed è proprio in queste gare che si vedono i campioni. Eppure la partita era cominciata bene per gli uomini di Mancini, che per tutto il primo tempo dominano i Red Devils che sembrano spaventati dalla forma e dall’aggressività dei Citizens.

Roma – Napoli 0-2: fotogallery

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Il Milan chiama, il Napoli risponde, mentre la Roma perde una buona occasione per avvicinarsi al gruppo di testa. Alla vigilia del secondo posticipo della venticinquesima di campionato, mister Mazzarri aveva provato a nascondersi dietro la scusa della stanchezza, cercando di dare una spiegazione ad un’eventuale prova grigia dei suoi. Ma nella sfida dell’Olimpico i partenopei non hanno avuto bisogno di scuse ed hanno dimostrato ancora una volta di essere pronti per sognare in grande.

Poche azioni degne di nota nella prima frazione di gioco, con il Napoli che sembrava più in palla e più determinato a tentare il colpo grosso. Vucinic, Gargano e Dossena cercavano di cambiare gli equilibri della gara, ma alla fine della fiera sarà 0-0 all’intervallo. Nella ripresa Ranieri cerca di mischiare le carte e getta sul terreno di gioco Menez, l’uomo che potrebbe cambiare le sorti dell’incontro, viste le ultime prove positive.

Serie A 25a giornata: Roma- Napoli 0-2

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Anticipo della venticinquesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Napoli 0-2
Reti:
4′ st rig. e 38′ st Cavani (N)

Un doppio Cavani per i sogni di gloria. Napoli, prova di maturità. I partenopei sono grandi. Roma asfaltata in casa sua. E via dicendo. Proviamo a prevenire e immaginare la lettura dei titoli a caratteri cubitali che troveremo sulle pagine dei principali quotidiani sportivi tra qualche ora. Una gara condotta dagli ospiti fin dalle prime batttute ha permesso in qualche maniera di rendere meno sonante la vittoria di poco prima del Milan, capace di liquidare il Parma con quattro reti di differenza. L’obiettivo della cavalcata ha un nome nitido e preciso, inizia per esse e in terra campana – attimo dopo attimo – la consonante sta trasformando quella parolina cui abitualmente associamo la regione – scaramanzia, e dove se non a Napoli! – con l’altra parola di otto lettere. Scudetto.

Lo si comincia a pensare e gli si attribuisce fisionomia sempre più definita: il gagliardetto, man mano che si sviluppa questo pazzo e folle campionato, è – dalle parti di Masaniello – sempre meno sfocato. Lo si dice sottovoce ma pure lo si comincia a dire. Scudetto. Soprattutto dopo un banco di prova tanto importante. La Roma giallorossa non è affatto poca cosa. Dire che Cavani è nuovamente decisivo e trascinante è dir poco: il provvisorio cannoniere di serie A, quello che segna e incide in termini di punti conquistati più di Maradona, ha fatto della difesa improvvisata dei capitolini un panetto di burro che a ogni affondo si scioglieva sempre più.

Delneri avverte l’Inter

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A meno di ventiquattro ora dal derby d’Italia, gli animi cominciano a scaldarsi e piovono “minacce” da una parte e dell’altra.  Juventus-Inter non è una partita come le altre, per quanto la si voglia dipingere come tale. Juventus-Inter si gioca tutto l’anno sulle pagine dei giornali e sulle bocche dei protagonisti, che rivendicano successi antichi e chiedono la restituzione di questo o quell’altro scudetto. Ma non provate a far ammette a Delneri che dietro questa gara così importante per la conquista di un posto al sole possa esserci qualche motivo che va al di là del fatto sportivo:

Calciopoli non mi interessa, non guardo queste cose. I risultati in questo momento dicono che l’Inter è la squadra più forte del mondo.

Milan – Parma 4-0: fotogallery

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I due pareggi in altrettante partite avevano fatto ben sperare le inseguitrici del Milan, che speravano in un ulteriore passo falso dei rossoneri nel primo anticipo della venticinquesima giornata di campionato. E invece il Milan ha dimostrato di voler lottare fino in fondo per la conquista del tricolore e non ha risparmiato energie in vista dell’impegno in Champions League.

Al povero Parma non è rimasto altro da fare che arrendersi alla forza esplosiva dell’attacco rossonero, che ha dimostrato di potersela cavare anche quando il tabellino dei marcatori è orfano del nome di Ibrahimovic.