serie A 25a giornata: Juventus – Inter 1-0

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Foto: AP/LaPresse

Posticipo della venticinquesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Inter 1-0
Rete:
30′ pt Matri (J)

Pienone allo stadio Olimpico di Torino dove, senza neppure riuscire a intravvedere un seggiolino libero, Juventus e Inter si affrontano per riuscire a ritagliarsi uno spazio importante in questa ultima e decisiva fase di stagione. Per i nerazzurrri è partita che vale la rincorsa ai cugini del Milan, ben sapendo che la gara da recuperare contro la Fiorentina potrà poi agevolare il processo di ripresa. I padroni di casa, dal canto loro, non parlano di scudetto da un po’ ma non possono permettersi di lasciar scivolare la zona Champions.

Vincere a ogni costo per non perdere ultriore terreno e centrare quantomeno l’obiettivo minimo di annata, il quarto posto. Delneri recupera Marchisio, prontamente schierato nella mediana a quattro, e si affida al tandem offensivo composto da Toni e Matri. In difesa, anmcora fascia per Chiellini. La replica di Leonardo è quella di riproporre il rombo a centrocampo con Sneijder vertice avanzato e appena a ridosso delle punte Pazzini ed Eto’o.

I primi ad affacciarsi dalle parti dell’estremo avversario sono gli ospiti che al 2’ si presentano davanti a Buffon con Pazzini, l’intervento di Bonucci è provvidenziale. Fasi di studio, quelle iniziali, nel corso delle quali sono i locali a prendere le misure e tentare l’affondo: al 12’ Toni entra in area a sinistra e crossa per Matri, Cordoba lo stende ma per il direttore di gara è tutto regolare. Al 14’ ci prova Aquilani: pallonetto dai 23 metri, palla alta non di molto.

Guadagnando metri di campo, i bianconeri si rendono più pericolosi e appaiono parecchio spigliati: nessun timore reverenziale e lo s evince al 30’, quando i locali passano in vantaggio. Krasic favorisce il cross dell’accorrente Sorensen che dalla destra serve Matri il cui colpo di testa dai 9 metri non lascia scampo a Julio Cesar. Cambiasso prova a riequilibrare con prontezza ma – 1’ dopo – la sua conclusione a rete è alta. Nei minuti finali, il possesso palla dei nerazzurri è evidente ma non frutta alcun tiro a rete: il vantaggio locale con cui si chiude la prima frazione è meritato.

E non è altra solfa neppure nella ripresa, quando la Juve, oltre a gestire il vantaggio, ha la capacità di proporsi con costanza nella metà campo avversaria. L’Inter dei primi minuti pare in ripresa: al 4’ Maicon crossa per Pazzini il cui colpo di testa da distanza ravvicinata è respinto da Buffon. Eccezion fatta per la sfuriata iniziale, tuttavia, i pericoli sono quelli che corr julio Cesar. All’8’ Krasic serve a Matri un pallone invitante, l’attaccanteè solo ma sull’inzuccata a colpo sicuro la palla si spegne a lato. Un minuto dopo Aquilani imbecca ancora Matri, Maicon si immola.

Al 10’ tenta anche Chiellini: palla a lato di un nulla. Per rivedere un’Inter pressante occorre arrivare al 22’: su respinta corta di Sorensen, destro di Sneijder dai 20 metri con palla che colpisce Pandev. Otto minuti più tardi Buffon salva tutto su Eto’o, stessa sorte al 37’, quando l’estremo italiano risulta ancora decisivo sul camerunense. C’è il tempo per altre due emozioni, una per parte: al 42’ Matri conclude dall’altezza del dischetto di rigore e il pallone lambisce il montante alla destra di julio Cesar; al 44’ Maicon mette il pallone davanti alla porta di Buffon ed Eto’o colpisce una clamorosa traversa. Finisce così: a memoria, un godimento simile, il pubblico bianconero, non lo provava da parecchio.

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