Chiellini: battiamo il Milan!

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Sale l’attesa per l’anticipo di lusso del prossimo sabato tra il Milan capolista ed una Juve alla ricerca di se stessa ed in crisi di risultati ormai da troppo tempo. Una sfida che fino a qualche anno fa valeva per il tricolore e che ora ha perso un po’ dell’antico fascino, pur rimanendo una classica del calcio italiano.

I rossoneri cercano conferme dopo il 3-0 rifilato al Napoli, mentre i bianconeri non vogliono inanellare la terza sconfitta di fila, dopo quelle con Lecce e Bologna. Come finirà? Non avendo la sfera di cristallo è difficile lanciarsi in pronostici, ma dobbiamo credere alle parole di Giorgio Chiellini, che promette il massimo impegno nella sfida contro i primi della classe:

Sabato speriamo di fare un favore all’Inter. Moratti si tura il naso e tifa per noi? E’ normale, loro devono sperare in un passo falso dei rossoneri. Sabato scenderà in campo una Juventus che sarà in grado di battere il Milan.

Calciomercato: Mahamadou Diarra a giugno in Italia?

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Mahamadou Diarra è arrivato a Monaco a gennaio per dare il suo apporto a un club che si trova impelagato nella lotta per non retrocedere. Una scelta che sul momento a molti è sembrata inspiegabile. In realtà la mossa del giocatore non è così strampalata. Diarra è legato con la squadra francese fino al mese di giugno. Alla fine del campionato potrà scegliere in quale squadra giocare.

Questi mesi gli serviranno per riacquistare il pieno possesso dei suoi mezzi, come ammette lui stesso:

Io non ancora al 70%. Sul piano del gioco, non è facile arrivare in una squadra che si trova nella parte bassa del tabellone. E in più bisognava ritrovare certi automatismi. Ma penso comunque di non avere grosse cose da rimproverarmi, a livello di attitudine.
Prima di arrivare quì, non aveto giocato nelle ultime cinque settimane, mentre ora ho giocato cinque partite in un solo mese. Il mio corpo non era abituato a questo…

Paolo Cannavaro e la sudditanza psicologica

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A due giorni dal fischio finale della sfida scudetto, non si placano le polemiche sul rigore che ha consentito al Milan di portarsi in vantaggio sul Napoli, aprendo così la strada al tris finale firmato Ibrahimovic-Boateng-Pato. Ad alzare la voce è capitan Cannavaro che torna sull’episodio specifico e rivendica la bontà del gioco dei suoi fino al calcio di rigore:

Ci può stare di perdere contro i rossoneri e comunque non dimentichiamo alcune circostanze. Il rigore non c’era, la scena è stata brutta. Nessuno se n’era accorto, pensate che alcuni giocatori del Milan chiedevano il calcio d’angolo. Poi il fallo di Ibra su di me l’avete visto tutti. Non voglio cadere nel vittimismo oppure cercare alibi, ma l’episodio ha cambiato la partita. Stavamo soffrendo, ma è normale quando affronti la prima della classe. Fino al penalty, però, io non ho visto tutte queste parate di De Sanctis.

Mourinho, nel suo futuro la Roma?

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Le parole sibilline di ieri di Mourinho “se lascio Madrid vado in una big italiana o inglese” hanno destato un terremoto tra i media di mezz’Europa. Dunque si cominciano a sfogliare le margherite per vedere dove potrebbe andare. Secondo il Corriere dello Sport nel futuro dello Special One ci potrebbe essere un clamoroso ritorno in Serie A, ma alla Roma. Dopotutto pare che le alternative, ammesso che Mourinho non voglia esaudire il suo sogno di allenare il Portogallo, siano appena due: o i giallorossi o il Chelsea.

Italia: nel nostro Paese non potrebbe andare all’Inter perché Leonardo sta facendo molto bene ed ha avviato un progetto che a Moratti piace; al Milan Allegri sta facendo bene e alla Juve non potrebbe mai andare perché i tifosi nerazzurri non glielo permetterebbero mai. Considerando che Napoli, Lazio o Fiorentina non potrebbero mai permettersi il suo stipendio, rimane solo la Roma i cui nuovi proprietari americani potrebbero presentarsi al loro nuovo pubblico con un primo botto.

Serie B 29a giornata: FOTO Torino – Atalanta 1-2

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Posticipo della ventinovesima giornata di serie B.
Stadio Olimpico, Torino:
Torino-Atalanta 1-2
Reti: 11′ pt Antenucci (T), 12′ st Peluso (A), 49′ st Bonaventura (A)

La sfida tra due ex grandi che sono state ridimensionate da rispettive vicissitudini societarie ed errori strategici: il mercato, investimenti sbagliati, eccessiva foga nel prendere decisioni importanti, scarsa lungimiranza. E’ un attimo, a volte, e ci si ritrova in cadetteria quasi fosse un purgatorio. Il guaio è che, trascinando dietro un blasone significativo, la fretta di risalire la china aumenta ulteriormente e le pressioni arrivano dappertutto: tifosi, addetti ai lavori, società.

A un quarto dalle sentenze stagionali, la graduatoria di Torino e Atalanta evidenzia una realtà complessa in casa granata, con Bianchi e compagni ancora in bilico tra un campionato anonimo e una stagione da incorniciare mentre incorona quanto finora fatto dagli orobici, capaci di andare oltre le previsioni e tenere testa allo squadrone del Siena. Per i nerazzurri il sogno non più impossibile è quello di agguantare la promozione diretta senza passare per i play off, i padroni di casa hanno invece necessità di accumulare punti per migliorare una graduatoria non felice.

Mourinho contro Pallegrini: se il Real mi caccia torno in Italia

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Real Madrid-Malaga sembrerebbe una gara come tante altre, ma a renderla interessante è il confronto tra i due allenatori, Josè Mourinho, alla guida dei blancos, e Manuel Pellegrini ex allenatore delle merengues ed ora sulla panchina degli andalusi. A lanciare la sfida è stato proprio il tecnico spagnolo, che nei giorni scorsi si è permesso di mettere in discussione le capacità dello Special One, lanciandosi in un “vedremo quanti punti avrà il Real a fine stagione”. E volete che Mourinho sia rimasto insensibile alla provocazione?

Il secondo è il primo degli ultimi: non conta segnare 500 gol se non sei campione. Io non farò come Pellegrini: se il Real Madrid dovesse cacciarmi non finirei di certo al Malaga ma in una grande squadra, sia essa italiana o inglese.

Laporta svela qualche retroscena su Ibrahimovic

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Nonostante le 21 reti messe complessivamente a segno durante la sua stagione a Barcellona, l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic è stato considerato da tutti un errore. Basta pensare alla differenza tra il prezzo di acquisto – complessivamente un settantina di milioni di euro, tra contanti e la valutazione data per Samuel Eto’o – e quello a cui è stato venduto al Milan – ventiquattro.

Dell’insuccesso spagnolo del calciatore, lo svedese e il suo agente Mino Raiola ne hanno sempre attribuito la responsabilità all’allenatore blaugrana Pep Guardiola. E in maniera non dissimile si è comportato l’ex-presidente della società catalana Joan Laporta in un’intervista rilasciata al quotidiano sportivo spagnolo As.

Mourinho sbeffeggiato in Spagna, non lo sopportano più nemmeno i madridisti

Una volta José Mourinho veniva bersagliato dagli avversari perché faceva paura. Ora invece i suoi atteggiamenti hanno talmente stufato i media spagnoli, che è diventato una barzelletta. Lui è così, fa parlare sempre di sé, solo che in Spagna non sopportano chi si lamenta, ed anzi questo potrebbe costargli caro.

L’ultimo motivo di lamentela riguarda i giorni di riposo concessi al suo Real, troppo pochi visti gli impegni della squadra. Se fosse il primo motivo per cui lamentarsi, sarebbe passato, ma si tratta almeno della ventesima polemica che Mourinho è riuscito a tirar fuori dopo appena 8 mesi di madridismo. Il quotidiano As, vicinissimo alla casa blanca, le ha elencate tutte.

Mexes è ormai milanista, la Roma cerca un sostituto

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Per la firma ufficiale bisognerà attendere giugno, ma ormai è sicuro che Philippe Mexes il prossimo anno vestirà la maglia del Milan. Il calciatore francese ha atteso che le vicende societarie giallorosse si assestassero per capire le intenzioni della nuova dirigenza, ma la sua volontà di lasciare Roma alla fine doveva essere soddisfatta, e così sarà. La conferma che andrà al Milan è arrivata ieri, quando un tentativo di aprire una trattativa da parte del Real Madrid è stato immediatamente frenato dal calciatore stesso che aveva già dato la sua parola ai rossoneri.

In questo modo sembra proprio che Alessandro Nesta possa ritirarsi. Difficilmente infatti potrebbe accettare il ruolo di vice-Mexes, e per lui le alternative più probabili sono il ritiro o emigrare in qualche campionato meno impegnativo come quello americano. A Roma intanto scatta la caccia al sostituto.

Juventus: Bojan e Bastos più vicini, nuove speranze per Luis Fabiano

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Con un gioco di mancati riscatti dei prestiti, qualche cessione eccellente e tanta maestria, la Juventus il prossimo anno potrebbe portare a Torino quei campioni che le sono mancati nelle ultime stagioni, e che potrebbero convincere allenatori di prima fascia come Capello a tornare in bianconero.

Il mercato principale si farà ancora una volta in attacco, dove i soldi risparmiati dal mancato riscatto di uno tra Matri e Quagliarella, e magari le cessioni di Toni e Iaquinta, o almeno di uno dei due, potrebbero portare a Bojan Krkic e Luis Fabiano. Il giocatore del Barcellona, considerato il nuovo Messi che però in blaugrana è chiuso proprio dal “vecchio” Messi, piace anche in Inghilterra, ma lui ha ammesso di preferire la Juve. Il Barça ormai sembra averlo scaricato definitivamente, anche perché si fa sempre più insistente la volontà di tuffarsi su Alexis Sanchez, e ciò che è certo è che il prossimo anno non giocherà in Spagna. Se non lo prendono ora non lo prendono più.

Serie B: FOTO della 29a giornata

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Un minuto di silenzio in memoria di….
Mi sia concessa la digressione: fossi stato una delle pedine umane schierate a mezza luna intorno al campo avrei rivolto un pensiero rispettoso a Massimo Ranzani, 37 anni e 37esima vittima italiana in Afghanistan dal lontano 2004. Secondo militare ucciso nel 2011.
A lui, vero, ma non solo.
Perchè la cronaca spiccia delle ultime ore pone di fronte al cadavere di una bimba – 13 anni 13 – sfregiata e abbandonata tra le fronde alte un metro e mezzo di Chignolo d’Isola, in provincia di Bergamo. Una ics incisa sulla schiena sembra la firma dei peggiori tra gli analfabeti.
E Daniel Busetti, vent’anni appena compiuti. Il corpo del giovane è stato rinvenuto in serata dai Saf e dalle unità cinofile dei vigili del fuoco nel torrente Chiusella in località Baldissero Canavese, provincia di Torino. La supposizione è che sia morto per assideramento volontario, rannicchiato come un bimbo in seguito a una marachella. Si era reso protagonista di un incidente stradale privo di conseguenze, credeva di aver determinato una tragedia.