Zeman: “Il Napoli può farcela”

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Zdenek Zeman non può essere considerato solo l’allenatore del Foggia, è una voce sempre molto ascoltata dai tifosi e dagli appassionati di calcio. In questi giorni ha rilasciato un’intervista a CalcioNapoli24.it, e ora il sito ne ha diffuso una sintesi.

L’intervista è interessante perché racconta episodi finora poco conosciuti della carriera del Boemo, e contiene domande molto dirette – mentre spesso chi intervista Zeman lo fa con troppa deferenza.

Juventus: Mancini torna di moda per la panchina

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Sono mesi che si parla di sostituire Delneri sulla panchina della Juventus, ma ancora non è stato capito chi mettere al suo posto. Secondo il quotidiano britannico The Sun il nome tanto atteso potrebbe essere quello di Roberto Mancini, e seguendo il loro ragionamento l’ipotesi potrebbe non essere tanto campata in aria.

Indizio numero 1: Mancini ha una certa esperienza internazionale che gli altri candidati alla panchina bianconera (Mazzarri, Spalletti e Conte) non hanno. Ed anche se non ha vinto nulla a livello internazionale, ha sempre dalla sua tre scudetti (tra cui quello revocato di Calciopoli), 4 coppe Italia e due Supercoppe Italiane.

Roma, nuovi guai per Di Benedetto: con lui al comando niente coppe europee

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Sono passati solo due giorni dallo sbarco di Thomas Di Benedetto a Roma, e siamo già alla seconda grana. Non male come media. A lanciare l’allarme è il quotidiano The Guardian che denuncia un conflitto di interessi per il futuro proprietario dell’As Roma. Di Benedetto infatti, tra le numerose società di cui è proprietario o socio, possiede anche la Fenway Sports Group, una holding che, tra le varie società controllate, ha anche il Liverpool.

Secondo le regole dell’Uefa una persona o società non può controllare contemporaneamente due club che disputano le coppe europee, pena l’esclusione di una delle due (quella dal ranking più basso) dalle competizioni internazionali. E siccome il Liverpool è quinto e la Roma quindicesima, con Di Benedetto al comando i giallorossi potrebbero non potersi iscrivere alla prossima Champions o Europa League.

Qualificazioni Euro 2012: Slovenia fermata in Irlanda, spettacolo Olanda

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Le buone notizie per l’Italia non finiscono con la vittoria in amichevole contro l’Ucraina. Ieri sera infatti si disputava una partita importantissima nel suo girone, quella tra Irlanda del Nord e Slovenia. Gli irlandesi infatti avevano una gara in meno degli azzurri e, vincendola, si sarebbero potuti candidare a possibile fastidio per gli uomini di Prandelli. Ed invece a Belfast finisce 0-0, con la Slovenia che gioca infinitamente meglio ma non riesce a segnare, e nel finale rischia pure di perdere, ma alla fine il pari è giusto e sorride solo l’Italia.

A completare la serata ci si mette anche la Serbia che pareggia contro l’Estonia, subendo la rete del pari a 6 minuti dalla fine sotto la neve di Tallinn, e praticamente dà l’addio al primo posto, lontano 5 lunghezze ma con una partita in più rispetto agli azzurri.

Roma-Di Benedetto: accordo raggiunto, la firma entro 20 giorni

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Finalmente ci siamo. Ancora manca la firma, ma vista la legge italiana sulle società quotate in borsa non poteva essere diversamente. Ieri sera, intorno alle ore 23, Thomas Di Benedetto è uscito dalla riunione con le parti in causa sorridente, mostrando il pollice in segno di “Ok”. Un segnale distensivo dato che appena il giorno prima era uscito scuro in volto nel tentativo di proteggere il viso con il cappello.

Secondo il comunicato pubblicato questa mattina sul sito della Borsa Italia,

l’acquisizione dovrebbe essere completata da una società partecipata al 60% dalla Di Benedetto As Roma Llc e al 40% da UniCredit. Si prevede la possibilità che UniCredit possa cedere una parte della propria quota ad altri investitori strategici italiani.

Amichevole: Ucraina – Italia 0-2

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La giovane Italia cresce sotto la guida di mister Prandelli e – pur imbottita di “riserve” – riesce ad espugnare il non facile campo di Kiev, dove l’Ucraina studia per diventare protagonista dei prossimi Europei disputati in casa. Rispetto alla gara dello scorso venerdì contro la Slovenia, il ct azzurro ha mischiato le carte, mettendo in campo una formazione rinnovata per otto undicesimi.

Le uniche conferme rispetto alla gara di Lubiana sono state quelle di Maggio e Chiellini in difesa e quella di Aquilani a centrocampo. Per il resto, Viviano ha preso il posto di Buffon, Gastaledello e Criscito hanno completato la linea difensiva, Montolivo, Nocerino e Marchisio si sono uniti al centrocampista bianconero sulla linea mediana del campo, mentre Gilardino e Rossi si sono divisi i compiti in attacco.

Moggi: “Crollato il castello accusatorio del processo Gea”

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Qualche giorno fa è arrivata la sentenza della Corte d’Appello di Roma sul processo alla Gea, che in breve conferma il quadro accusatorio delineato nel processo di primo grado, con Alessandro e Luciano Moggi condannati per violenza privata e pena ridotta.

Qualche giorno dopo la sentenza, Luciano Moggi è ritornato sul tema durante la trasmissione condotta da Pippo Franco dal titolo Ieri, Moggi e domani. Dall’alto della sua tribuna mediatica l’ex-direttore generale della Juventus ha ricordato che:

Il castello accusatorio dei PM di Roma è crollato del tutto. La sentenza di appello ha confermato che non è mai esistita nessuna associazione a delinquere che manovrava illegalmente il mercato.

L’agente di Buffon: “Futuro alla Juve? Vedremo. L’Arsenal cerca un portiere”

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Fino a qualche tempo fa Gigi Buffon – e il suo procuratore Silvano Martina gli faceva eco – non faceva che giurare eterno amore alla Juventus. Oggi il quadro è bruscamente cambiato.

Prima le dichiarazioni del portierone in risposta alle sirene romane:

Cosa penso della Roma? Che è un’ottima squadra. In questi anni è stata l’unica squadra che ha sempre dato fastidio all’Inter, però questo non vuol dire nulla.

Miccoli pronto a lasciare il Palermo

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Sarà l’aria della primavera a renderlo inquieto o forse la lunga serie negativa che ha accompagnato l’ultimo periodo del Palermo. Sarà che anche i miti prima o poi devono scendere dal piedistallo, ma certo fa un certo effetto ascoltare un Fabrizio Miccoli deluso e pronto a lasciare i rosanero:

Io voglio sentirmi protagonista anche quando non gioco. Se così non fosse sarei pronto ad andare via. Ho altri due anni di contratto, ma non sarebbe questo a fermarmi se non mi sentissi parte di un progetto, come invece mi sono sentito sino ad oggi.

Juventus: Neymar prima scelta, Klose e Berbatov al ballottaggio

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La rivoluzione juventina della prossima estate sarà effettuata principalmente in attacco. Se l’unico punto fermo è Alex Del Piero, resta da vedere che fine faranno Iaquinta e Amauri (si spera di venderli) e se verranno riscattati Matri e Quagliarella. Ma nonostante questi nomi e l’incertezza sul loro futuro, la dirigenza bianconera sta cercando la punta (o le punte) da piazzare nella formazione titolare del prossimo anno.

Non è un mistero che i bianconeri cerchino disperatamente Neymar. Lui vuole la Juve, ma il costo del cartellino che equivale quasi interamente al budget che ha la società per il calciomercato non aiuta. Il Chelsea, che ha già soffiato ai bianconeri Piazon, potrebbe ripetere lo scherzetto, ed occhio al Real Madrid che non riscatterà Adebayor e potrebbe vendere Benzema per arrivare al fenomeno brasiliano. Per questo è bene guardarsi intorno.

Mourinho, Capello e la panchina inglese

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Sembra una classica storia d’amore e tradimenti in cui il “lui” è Fabio Capello, “lei” è la panchina della nazionale inglese, “l’altro”, e che altro, è José Mourinho, l’allenatore più corteggiato al mondo. Siccome lo Special One non sa stare senza far polemiche, ed ora la dirigenza del Real Madrid l’ha accontentato in tutto e per tutto e dunque non ha più motivo di lamentarsi, ha deciso di cambiare obiettivo e sparare sulla nazionale di Rooney e Lampard.

In particolare, in un’intervista a L’Equipe, Mourinho ha spiegato che nel 2007, dopo l’esonero di McLaren, la Federcalcio inglese contattò lui per affidargli quella panchina. Ma il portoghese, che era in rotta con Abramovich in quel periodo, aveva intenzione di allenare ancora club in Italia o in Spagna, e rifiutò, per la gioia dei tifosi dell’Inter che con lui hanno potuto festeggiare il triplete.

Colombia: tifosi portano bara nello stadio

Nei campionati sudamericani siamo abituati a vedere di tutto. Purtroppo spesso raccontiamo di risse e persino omicidi tra tifosi, ma stavolta il morto provoca più stupore che orrore. Siamo allo stadio General Santander, durante la gara di campionato Cúcuta Deportivo-Envigado. Ad un quarto d’ora dalla fine della partita i tifosi di casa riescono ad introdurre, chissà come, una bara sugli spalti.

La prima reazione che si è avuta è di pensare a qualche azione dimostrativa, una bara finta, uno scherzo. Ed invece la bara era vera e conteneva Cristopher Alexander Sanguino, un ragazzo di appena 17 anni che il giorno prima era stato ucciso da alcuni sicari. Il giovane era tifoso della squadra di casa, e così il suo funerale è stato interrotto per l’ultimo saluto ai suoi beniamini.

Roma: primo giorno per Di Benedetto nella Capitale e prime polemiche

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Non ha fatto in tempo ad arrivare a Roma, che subito Thomas Di Benedetto è stato investito nella prima polemica. Arriva da un Paese in cui si può dir tutto di tutti, e forse non è abituato ai poteri forti italiani, fatto sta che è bastato muovere qualche critica, simpatica e costruttiva certo, ma sempre qualche critica è, allo stadio Olimpico, da mandare su tutte le furie il presidente del Coni Gianni Petrucci.

Dopotutto il futuro patron dell’As Roma non ha detto nulla di grave, ma solo che nell’attuale stadio il calore del pubblico si disperde un po’ perché è troppo distante dal campo, e che per la sua squadra sogna uno stadio moderno in stile inglese. Evidentemente deve aver toccato un filo scoperto se Petrucci ha reagito in questo modo.