Mourinho, Capello e la panchina inglese

di Redazione 2

Foto: AP/LaPresse

Sembra una classica storia d’amore e tradimenti in cui il “lui” è Fabio Capello, “lei” è la panchina della nazionale inglese, “l’altro”, e che altro, è José Mourinho, l’allenatore più corteggiato al mondo. Siccome lo Special One non sa stare senza far polemiche, ed ora la dirigenza del Real Madrid l’ha accontentato in tutto e per tutto e dunque non ha più motivo di lamentarsi, ha deciso di cambiare obiettivo e sparare sulla nazionale di Rooney e Lampard.

In particolare, in un’intervista a L’Equipe, Mourinho ha spiegato che nel 2007, dopo l’esonero di McLaren, la Federcalcio inglese contattò lui per affidargli quella panchina. Ma il portoghese, che era in rotta con Abramovich in quel periodo, aveva intenzione di allenare ancora club in Italia o in Spagna, e rifiutò, per la gioia dei tifosi dell’Inter che con lui hanno potuto festeggiare il triplete.

Il messaggio comunque era chiaro: sminuire Fabio Capello, forse l’unico allenatore al mondo ancora in grado di oscurare la sua notorietà, trattandolo un po’ come “seconda scelta”. Capello, da parte sua, ha dimostrato di aver imparato dagli inglesi l’aplomb, ed ha alleggerito l’atmosfera:

Ogni volta che una nazionale cerca un nuovo ct contattano molte persone, è normale. Per quanto mi riguarda non mi piace parlare dei rapporti con gli altri club, per non mancare di rispetto ai colleghi. E ho detto tutto.

Polemica chiusa? Per Capello sì, ma con Mourinho non si sa mai. Intanto il suo nome continua ad essere accostato sempre alla panchina inglese, anche perché Don Fabio ha ammesso di voler lasciare dopo il 2012. Il favorito resta l’ex capitano della nazionale Redknapp, ma mai dire mai allo Special One.

Commenti (2)

  1. Be non vedo che c’è di male a dire la verità, non mi sembra una mancanza di rispetto. Se Mou è stata la prima scelta non credo si possa biasimare nessuno che lo si dica o meno. Mou attacca l’autostima delle persone e ne fa una delle tante frecce avvelenate del suo arco; l’unico che non abbocca e l’unico che può batterlo, Guardiola, stile diverso, grande uomo, grande allenatore; ma Mou è comunque su un altro pianeta, il migliore.

  2. il cattivo gusto di Mourinho sta nel fatto che delle volte interpreta la realtà in modo sbagliato, distorto e a suo vantaggio, cercando di mettere in cattiva luce gli altri. Giustamente, come ha detto Capello, quando una squadra cerca un allenatore ne chiama tanti, probabilmente Capello e Mourinho (e chissà chi altro) sono stati chiamati lo stesso giorno per vedere se erano disponibili. Poi Mourinho ha detto no e Capello sì, ma questo non significa che Mou era una prima scelta e Capello un rincalzo!

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