Nel giro di quattro giorni l’Inter ha salutato la Champions League e pure la lotta per lo scudetto. E dopo la sconfitta contro il Parma i dirigenti nerazzurri devono aver preso atto delle lacune tattiche dell’ex-giocatore rossonero che con le scelte suicide del secondo tempo ha contribuito in modo sostanzioso al risultato finale.
Per reagire al gol del Parma, all’inizio del secondo tempo ha messo Sneijder al posto di Chivu, retrocedendo Zanetti sulla linea dei difensori, e lasciando il centrocampo con un solo giocatore di contenimento – Cambiasso.
I primi a pensarci sono stati quelli del Barcellona. Dopo il 3 – 1 contro l’Inter a San Siro nella semifinale di andata di Champions League, avevano cercato di aumentare la pressione sui nerazzurri alla ricerca di una rimonta – che non avvenne mai.
Su Youtube apparvero due video che contenevano le dichiarazioni dei giocatori blaugrana e uno spot per caricare il pubblico in vista della partita.
Cominciano a lavorare i soci americani che hanno acquistato l’As Roma, e tra un mese inizierà una vera e propria ricostruzione della squadra. Intervistato dai giornalisti italiani, ieri James Pallotta ha rivelato da dove si comincerà. In primis, l’obiettivo: far tornare la Roma campione. Ciò significa che il primo obiettivo è lo scudetto, e poi, anche se non parla apertamente di Champions League, lascia intendere che i giallorossi dovranno diventare un’abituée della competizione.
Poi i giocatori, l’aspetto più delicato. Per farlo Pallotta, che è proprietario della squadra dell’Nba dei Boston Celtics, fa un’associazione con la squadra di basket. Nomina tutti i giocatori che compongono il quintetto base, tra i più altisonanti del campionato, e lascia intendere che la stessa cosa proverà a farla a Roma, praticamente riempiendola di campioni.
Il primo dei quattro scontri tra Real Madrid e Barcellona si chiude con un pari poco spettacolare. Se dal punto di vista del gioco il Barça è immensamente più forte del Real, ci sentiamo di dare la palma di migliore in campo a Mourinho che, dal punto di vista tattico, riesce a colmare le lacune tecniche e psicologiche dei suoi giocatori.
Lo Special One ha imparato dalla manita dell’andata e decide che il miglior modo per affrontare il Barcellona è con la cautela, e non a viso aperto. Ed il campo gli dà ragione. Per tutto il primo tempo c’è solo un’azione pericolosa per i blaugrana, ma una volta tanto a Messi rimane il colpo in canna. Ben più pericoloso Cristiano Ronaldo su punizione che sfiora il palo.
La marcia trionfale del Milan non si ferma davanti a niente ed a nessuno, neanche di fronte ad una squadra come la Sampdoria che cerca disperatamente di raggiungere la quota salvezza. Ibrahimovic non c’è, fermato ancora una volta dal giudice sportivo, ma il rossoneri dimostrano di poter fare a meno della punta di diamante e portano a casa tre punti che li consolidano in vetta alla classifica.
Seedorf apre le danze al minuto numero 20 della prima frazione di gioco, mentre gli ospiti tentano una reazione, ma non riescono a scardinare la difesa avversaria. Poi arriva un’altra tegola per l’attacco di Allegri, con Pato che esce per infortunio. Entra Cassano, l’ex di turno, e va a siglare il rigore del 2-0. festeggiando nel migliore dei modi la nascita del piccolo Christopher. Alla fine c’è gloria anche per Robinho, che firma il tris e chiude definitivamente i conti.
L’eliminazione dalla Champions League pesa ancora sulle gambe e – soprattutto – sulla testa dei giocatori dell’Inter, che continuano a perdere punti dalla testa della classifica e forse dicono addio definitivamente al sogno scudetto. Contro il Parma gli uomini di Leonardo avevano la possibilità di avvicinare i cugini del Milan, impegnati nell’anticipo contro la Sampdoria, o almeno di mantenere inalterate le distanze.
Ma la voglia dei gialloblu di tirarsi fuori dalla zona più scomoda della classifica ha avuto la meglio ed alla fine della fiera è proprio il Parma a brindare. Il 2-0 dei padroni di casa è firmato dagli ex juventini Giovinco ed Amauri, che portano il Parma a 35 punti, quota che lascia ben sperare per la permanenza nella massima serie.
Anticipo della trentatreesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano: Milan-Sampdoria 3-0
Reti: 20′ pt Seedorf (M), 10′ st rig. Cassano (M), 16′ st Robinho (M)
Milan – Sampdoria 3-0
L’impegno in simultanea con i cugini nerazzurri è senza alcun dubbio fonte di pressione per il Milan che, oltre a doversi guardare le spalle dal Napoli che dista due punti, ha anche necessità di tenere un occhio sul tabellone luminoso di San Siro per capire che succede a Parma, dove i ducali affrontano l’Inter. Il pubblico del Meazza è ancora una volta quello delle grandi occasioni: spalti non gremiti ma dignitosamente affollati. Di fronte al Diavolo, una Sampdoria che non può più permettersi alcun passo falso, pena un finale di campionato davvero difficile data la posizione delicatissima di classifica. Non sono finora bastati i proclami e i patti di unità di tifosi e giocatori: il camino, con Alberto Cavasin alla guida tecnica, è disastroso e rischia di portare dritti verso il baratro di una retrocessione inimmaginabile.
Gli istanti del pregara sono quelli che danno la possibilità di conoscere gli schieramenti: Massimiliano Allegri deve sostituire lo squalificato Zlatan Ibrahimovic e, sebbene Antonio Cassano torno utile dopo il turno di stop, l’allenatore dei locali opta per l’inserimento di Robinho al fianco di Pato. Boateng confermato sulla trequarti, Seedorf ancora titolare. Di contro, l’omologo ospite del tecnico livornese punta su un centrocampo di quantità a sostegno della coppia di attacco composta da Pozzi e Maccarone.
Anticipo della trentatreesima giornata di serie A.
Stadio Tardini, Parma: Parma-Inter 2-0
Reti: 35′ pt Giovinco (P), 41′ st Amauri (P)
Parma – Inter 2-0
Dimenticare l’eliminazione dalla Champions League è compito arduo, soprattutto per una squadra quale è l’Inter reduce da una stagione – quella passata – in cui i nerazzurri avevano fatto incetta di trofei. Guardare al campionato, in un contesto di amarezza, diventa necessario ma anche difficile: occorre una reazione immedata con la convinzione che, a sei giornate dal termine, diventa impossibile perdere ulteriore lunghezza. Eppure, riprenders dalla batosta contro lo Schalke 04 assegnando colpe e responsabilità – Maicon e Thiago Motta finiscono furoi squadra per scarsa concentrazione – pare il peggiore degli inizi.
Leonardo sa bene che il Parma è avversario da non sottovalutare: non solo perché guidato da un allenatore esperto come Franco Colomba ma anche per il fatto che i ducali sono in piena lotta retrocessione e fare punti – anche per loro – è di vitale importanza. A rendere ancora di più il senso della delicatezza dell’incontro, il fatto che le doppie sfide in scena a San Siro e al Tardini sono incontri che vedono protagoniste due delle tre forze ancora in lizza per lo scudetto ma anche due delle sette squadre in ballo per non retrocedere. Trionfo e debacle, successo e catastrofe sportiva: gli intrecci degli anticipi della 33esima giornata di serie A dicono di fatto questo.
Vincere per regalare a Thomas DiBenedetto la prima soddisfazione da presidente. Questo era l’obiettivo della Roma, in cerca di un posto nella Champions League del prossimo anno e desiderosa di festeggiare la nuova proprietà con una vittoria. Ma la l’apertura dello champagne viene rimandata ed i calici vanno riposti con cura in attesa di un’occasione migliore, perché a brindare sul terreno dell’Olimpico è solo il Palermo di Delio Rossi.
Totti aveva illuso i tifosi giallorossi, realizzando il rigore che valeva il vantaggio dei padroni di casa, ma prima dell’intervallo i rosanero riuscivano a mettere in equilibrio il risultato, ancora su calcio di rigore (Pinilla). Nella ripresa i capitolini si mostravano vogliosi ma poco concreti, sbagliando reti che sembravano fatte. Ed alla fine chi sbaglia paga. Hernandez portava gli ospiti sull’1-2 e poi si permetteva il lusso di siglare la sua personale doppietta al 90′; Vucinic riduceva lo svantaggio, ma oramai era tardi per recuperare il 2-3.
Anticipo della trentatreesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma: Roma-Palermo 2-3
Reti: 20′ pt rig. Totti (R), 42′ pt rig. Pinilla (P), 39′ st e 45′ st Hernandez (P), 47′ st Vucinic (R)
Roma – Palermo 2-3
Roma made in Usa, dopo la firma ufficiale della cessione del pacchetto di maggioranza del club: il 67% della società giallorossa finisce a una newco di cui fanno parte Unicredit (40%) e la Di Benedetto AS Roma LLC che fa capo a Thomas DiBenedetto e ai tre soci americani di assoluta credibilità. In un contesto simile e – a maggior ragione – dopo la firma avvenuta nella notte (erano da poco passate le 19 a Boston) la sfida contro il Palermo rischia di trasformarsi in una festa a prescindere.
Dal risultato, dalla qualificazione in Champions League, dall’esito della gara. Che, a scanso di equivoci, è fondamentale tanto per la Roma – a cui il quarto posto fa evidentemente gola anche perchè sarebbe un bel regalo messo sul tavolo del neo presidente – quanto per un Palermo in grossa difficoltà di tenuta fisica e psicologica. I rosanero devono riscattare un periodo sciagurato in cui, se da un lato la squadra ci ha messo del suo, dall’altro si è pagata l’eccessiva istintività di patron Maurizio Zamparini che ha prima cacciato Delio Rossi per poi decidere di riprenderlo.
Nel corso di Roma-Palermo, gara in programma allo stadio Olimpico e valevole per la 33esima giornata di serie A, Francesco Totti è andato a segno al 20’ realizzando un calcio
Sui principali media era anche uscito quello che sarebbe stato l’annuncio di vendita dell’appartamento di Francesco Totti:
Vendesi attico e superattico 500 metri quadrati, piscina sul terrazzo, grande jacuzzi al piano di sotto, zona tranquilla, 5.300.000 euro trattabili; astenersi perditempo e laziali.
Il numero 10 giallorosso e famiglia sarebbero stati vicini al trasloco in un nuovo grattacielo di 28 piani – l’Eurosky Tower – appena costruito nel quartiere dell’EUR – mentre ora abitano nel quartiere del Torrino. Peccato che fosse tutto falso.
Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.
Cookies strettamente necessari
Cookies strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Terze parti
This website uses Google Analytics to collect anonymous information such as the number of visitors to the site, and the most popular pages.
Keeping this cookie enabled helps us to improve our website.
Please enable Strictly Necessary Cookies first so that we can save your preferences!