Milan – Sampdoria 3-0: fotogallery

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Foto: AP/LaPresse

La marcia trionfale del Milan non si ferma davanti a niente ed a nessuno, neanche di fronte ad una squadra come la Sampdoria che cerca disperatamente di raggiungere la quota salvezza. Ibrahimovic non c’è, fermato ancora una volta dal giudice sportivo, ma il rossoneri dimostrano di poter fare a meno della punta di diamante e portano a casa tre punti che li consolidano in vetta alla classifica.

Seedorf apre le danze al minuto numero 20 della prima frazione di gioco, mentre gli ospiti tentano una reazione, ma non riescono a scardinare la difesa avversaria. Poi arriva un’altra tegola per l’attacco di Allegri, con Pato che esce per infortunio. Entra Cassano, l’ex di turno, e va a siglare il rigore del 2-0. festeggiando nel migliore dei modi la nascita del piccolo Christopher. Alla fine c’è gloria anche per Robinho, che firma il tris e chiude definitivamente i conti.

Allegri non si sente ancora arrivato:

Mancano ancora cinque partite: è normale che 8 punti sull’Inter sono molti, ma bisogna anche pensare al Napoli. E’ stato importante vincere stasera. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, la Samp si difendeva bene in maniera ordinata, ma nel secondo tempo la squadra ha fatto pressione e credo sia stata una bella vittoria.

Sulla situazione degli attaccanti (Pato infortunato, Ibrahimovic fuori per squalifica e Inzaghi sulla via del recupero):

A questo punto niente è un problema, l’importante è affrontare le partite come stiamo facendo, siamo in testa e dobbiamo rimanerci fino alla fine. Speriamo che tolgano una giornata a Ibra per avere un attaccante in più. Recupero Inzaghi? Lo spero, vedremo di settimana in settimana, sono passati 4 mesi e mezzo, lui sta facendo un gran lavoro ma sono situazioni che vanno valutate.

L’ultima battuta è per il collega Leonardo, che non sta vivendo un momento felice sulla panca dell’Inter:

In questi momenti è difficile dire qualcosa, siamo in lotta, ognuno pensa alla propria squadra. Bisogna restare svegli perché può capitare anche a noi di perdere come all’Inter.

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