Il 2 Maggio 2011, dopo sei anni di purgatorio, il Norwich City è ritornato nella Premier League con la vittoria per uno a zero contro il Portsmouth.
Il risultato è ancora più significativo se si considera che questa è la seconda promozione consecutiva, visto che il Norwich era precipitato nella League One – la nostra serie C – nel 2009.
La valigia è pronta da un pezzo ed il camion dei traslochi aspetta solo di conoscere la destinazione. Luis Enrique vorrebbe tenere convincere Mirko Vucinic a restare all’ombra del Cupolone,
Diciamolo pure le polemiche tra Real Madrid – e Mourinho in particolare – ed il Barcellona ormai rappresentano l’equivalente di una telenovela. Dopo i cori di scherno dei tifosi blaugrana, i gesti di Cristiano Ronaldo e dello Special One che mimano il furto – a loro dire – perpetrato dal Barcellona, arrivano le dichiarazioni di Gerard Piquè.
In occasione di una presentazione della Nike, non ha esitato a rispondere ad alcune domande su Mourinho:
E’ meglio che stia zitto. E’ meglio tacere e vincere titoli, perchè nel calcio tutto torna.
Con la promozione del Novara in seguito alla vittoria nella sfida di ritorno della finale play off contro il Padova, il quadro della nuova serie A della stagione calcistica 2011/2012
Partita di ritorno della finale play off di serie B.
Stadio Silvio Piola, Novara: Novara-Padova 2-0
Reti: 16′ pt Gonzalez (N); 24′ st Rigoni (N)
Gara di andata:
Padova-Novara 0-0
Resta in serie B: PADOVA
Promosso in serie A: NOVARA
Novara – Padova 2-0
Sarà festa grande: per tutta la notte ma anche per le giornate successive. Cinquantacinque anni dopo, infatti, il Novara torna nella massima serie e consente al Piemonte di ripresentare – in attesa che anche il Torino torni a essere grande come la storia del club chiede, pretende – un derby regionale. Juventus-Novara, il prossimo anno. Agli uomini di Attilio Tesser bastava un pareggio: non solo in virtù della migliore classifica fatta registrare nel corso del campionato ma anche per il pari esterno messo in cascina a Padova nel corso della gara di andata della finale play off. Rispetto alla formazione dell’andata, i padroni di casa presentano qualche novità: difesa a quattro con Morganella, Lisuzzo, Ludi, Gemiti; Bertani torna di fianco a Gonzalez per un duo offensivo cui è garantito anche il sostegno di Motta.
Padova obbligato alla vittoria: solo un successo al Silvio Piola avrebeb garantito il sogno della A. Il modulo scelto da Dal Canto non si discosta da quello utilizzato nei primi 90′ e, oltre al 4-3-3, resta invariato – per dieci undicesimi – l’undici titolare: in mediana Bovo, Italiano e Cuffa. Novità in attacco: l’innesto di Vantaggiato per Ardemagni, confermati De Paula ed El Shaarawy.
Che Cristiano Ronaldo sia un pallino dello sceicco proprietario del Manchester City non è certo una novità dell’ultima ora, ma quello che forse non tutti sanno è che gli emissari
Domenica all’insegna del malumore in casa Juventus, dove Felipe Melo ha alzato ancora una volta la voce, rispondendo alle indiscrezioni che lo vogliono inserito nella lista dei partenti. Il centrocampista brasiliano qualche giorno fa aveva criticato aspramente l’operato della società, affermando che la debacle bianconera della scorsa stagione dipende dalla mancanza di giocatori “da Juve”. Oggi è tornato alla carica, accusando la Vecchia Signora di mancanza di rispetto:
Io non ho mai detto che sto andando via dalla Juventus. Leggo i giornali tutti i giorni, leggo anch’io tante cose che non mi fanno certo piacere. Se mi sento scaricato dalla società? Diciamo che la Juve non mi sta rispettando. O meglio, ho questa impressione.
Immaginatevi la situazione. Lo Zenit aveva segnato una rete importantissima al minuto 82. Per la squadra di Luciano Spalletti era l’occasione per vincere fuoricasa, proprio contro una delle rivali per lo scudetto.
Peccato però che gli avversari segnano il gol del pareggio al 50 minuto della ripresa, mentre l’arbitro aveva dato solo 4 minuti di recupero. Apriti cielo. L’allenatore toscano entra in campo per protestare contro l’arbitro, e fa il bis con l’incauto giornalista russo, che si permette di fargli una domanda sulle emozioni vissute in occasione del gol del pareggio.
Chi comprerà, nel prossimo calciomercato, il Barcellona? Il cileno Alexis Sanchez, o il campione del mondo – e nome ricorrente tra gli obiettivi di mercato blaugrana – Cesc Fabregas? O ancora il nostro Giuseppe Rossi?
Oggi come oggi è difficile dire quali saranno le variazioni nella rosa blaugrana. L’unico dato certo è il budget che il direttore sportivo Andoni Zubizarreta avrà a disposizione nella prossima estate – e a questi soldi potrà aggiungere i proventi delle cessioni.
La tragedia che ha colpito Hugo Campagnaro qualche giorno fa potrebbe avere conseguenze ancor più gravi per il difensore del Napoli, che ora rischia di essere accusato di omicidio colposo.
Partita di ritorno della finale play out di serie B.
Stadio Azzurri d’Italia, Bergamo: AlbinoLeffe-Piacenza 2-2
Reti: 10′ pt Girasole (A), 34′ pt Grossi (A), 4′ st rig. Cacia (P), 31′ st Graffiedi (P)
Gara di andata:
Piacenza-AlbinoLeffe 0-0
Resta in serie B: ALBINOLEFFE
Retrocede in Lega Pro Prima Divisione: PIACENZA
AlbinoLeffe – Piacenza 2-2
Novanta minuti per capire di che morte morire o, prospettiva diametralmente opposta, sapere se è il caso di esultare per la vittoria di quello che nessuno osa chiamare scudettto e, invece, per realtà quali l’AlbinoLeffe e il Piacenza, è traguardo significativo tanto quanto un tricolore. Ci si gioca la permanenza in serie B o la retrocessione in Lega Pro: dopo lo scialbo 0-0 della sfida di andata allo stadio Garilli di Piacenza, l’impianto “Azzurri d’Italia” di Bergamo offre una cornice ugualmente lodevole. Stadio pieno con la stragrande maggioranza di tifosi giunti a sostenere i padroni di casa e una nutrita fetta di pubblico giunto dall’Emilia per coltivarele speranze di una vittoria difficile ma non impossibile.
I locali, meglio posizionati in classifica alla fine del campionato e in virtù del risultato del primo match, possono giocare per due risultati su tre. L’ex Madonna, invece, ha cercao di spronare al meglio i suoi affinchè mettano anima e corpo al fdine di espugnare la città lombarda. Conta poco, nello specifico, che il successo – in casa piacentina – manchi da oltre un mese né può essere un indizio il pessimo finale di stagione dei rossi che hanno sperperato un vantaggio che consentiva tranquillità.
Da quando è alla presidenza della Lazio Claudio Lotito ha imposto un tetto salariale , tanto che tutti i giocatori passati da Roma di sono dovuti adeguare. Ma per avere il pezzo forte, quel Miroslav Klose che può coronare i sogni di gloria della Lazio, persino uno come Lotito ha dovuto fare uno sforzo economico in più, elevando per una volta il tetto degli stipendi.
La versione ufficiale parla di due milioni di euro a stagione più bonus per l’attaccante ex Bayern Monaco, ma la stampa tedesca è pronta a giurare che nelle casse di Klose finiranno 3 milioni netti a stagione. Un bottino che forse provocherà l’invidia di molti in casa Lazio, specie se il panzer dovesse dimostrarsi meno prolifico di quanto ci si aspetti.
Per ora l’unica cosa certa delle indagini del calcioscommesse è che le due agenzie di scommesse dove si gioca di più si trovano a Castellammare – la ricevitoria era controllata dal Clan degli scissionistri dei D’Alessandro – e Casal di Principe.
Accanto a questi dati certi negli ultimi giorni si stanno moltiplicando notizie – che vanno prese con le pinze. L’ultimo in ordine di tempo, è il sospetto che un allenatore della Liga sia in contatto con la Camorra – che ha da anni forti interessi, soprattutto immobiliari, nella patria di re Juan Carlos – per le puntate sul campionato spagnolo.
Non ne potete più degli scandali che affliggono un giorno sì e uno no il calcio italiano, ma continuate ad amare il gioco del calcio. Se avete un figlio tra
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