Scudetto 2006: gli ultimi scenari tra risarcimenti e riassegnazioni

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La fatidica data del 18 luglio si avvicina, e forse la decisione sul famoso scudetto del 2006 potrebbe essere persino presa prima. Ma rimanendo con il giorno segnato in rosso sul calendario, cerchiamo di capire com’è la situazione allo stato attuale. L’unica certezza è che lo scudetto non verrà riassegnato alla Juventus. Tutto il resto è solo supposizione.

Dall’essere sicuro che lo scudetto non verrà toccato, ora Moratti ha capito che la situazione dell’Inter si fa sempre più difficile, tanto da minacciare di chiedere i danni. In pratica la sentenza di pochi giorni ha stabilito che l’Inter è colpevole ma prescritta. Alla prescrizione si può rinunciare, e se i nerazzurri sono così angioletti come dicono, potrebbero chiedere di continuare il processo, ma quest’eventualità è sicuramente da scartare.

Juventus che succede? Ti rubano gli obiettivi di mercato

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L’attendismo sul mercato della Juventus viene vissuto da Marotta come una strategia, ma ai tifosi, e soprattutto all’Ata Hotel dove avvengono gli scambi per quanto riguarda la Serie A, lo vivono come un segno di insicurezza. Finché c’è stato da spendere zero (Pirlo, Ziegler e Pazienza) o poco (Lichtsteiner), Marotta si è mosso bene grazie alle sue capacità di convincimento, ma ora che i soldi cominciano a diventare pesanti, il rischio è di arrivare sempre secondi. E così molti dei campioni che i bianconeri seguivano, ora corrono il rischio di finire in qualche altro club.

Quello che fa più male è Sergio Aguero. El Kun infatti ha visto la sua valutazione crescere dopo il gran gol nella partita di apertura della Coppa America con la sua Argentina. Se fino a quel giorno l’Atletico Madrid si era convinta a cederlo a 40 milioni trattabili, ora è risalita nuovamente a 45 e non si muove da lì. Ma se finora i bianconeri erano tranquilli perché l’unica concorrente era il Real Madrid a cui l’Atletico non avrebbe mai venduto il suo miglior calciatore, adesso scende in campo il Manchester City, e sono dolori.

Figc: sì al secondo extracomunitario

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All’indomani del mondiale fallimentare in terra sudafricana, il calcio italiano decise di darsi un nuovo regolamento, limitando il numero degli extracomunitari presenti in ogni squadra di club. La decisione della Figc non venne presa bene dalle varie società, ma nulla riuscì a far ravvedere gli alti vertici del pallone nostrano, che incolpavano gli stranieri della disfatta azzurra. Ma oggi, a nemmeno un anno di distanza da quella discussa e discutibile decisione, si torna al passato e si permette nuovamente ai vari club di tesserare il secondo extracomunitario. Questa la spiegazione di Giancarlo Abete, presidente federale:

E’ stato risolto all’unanimità un problema strategico per il calcio italiano. E’ una norma in linea con quella del 2009 e 2010, ma con dei correttivi. Si è voluto evitare che giovani di serie che diventano professionisti vengano utilizzati per la sostituzione di un extracomunitario. E’ una norma di garanzia. Siamo rimasti all’interno delle quote previste dal Coni che individuano il numero massimo di nuovi contratti per gli extracomunitari in 60.

Video gol fantastici: Darlington Nagbe alla Maicon

Darlington Nagbe è un calciatore liberiano di ventuno anni che gioca nei Portland Timbers, uno dei club della Major League Soccer. Di mestiere fa il centravanti, ma visto che ha una struttura brevilinea è più probabile che il suo futuro sia quello di una seconda punta o di attaccante di fascia in un 4-3-3.

Oggi ne scriviamo perché, come mostra il video in testa al post, ha segnato un gran bel gol che ricorda molto quello che segnò Maicon alla Juventus nella partita del 16 aprile 2010 – finita con un rotondo due a zero per l’Inter.

Roma, Burdisso sogna lo scudetto

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Manca ancora molto all’inizio della prossima stagione, ma per Nicolas Burdisso, difensore della Roma, è già tempo di pronostici ed impegni solenni. Il nazionale argentino, attualmente impegnato nella Coppa America, non nasconde il desiderio di vincere con la maglia giallorossa e spera che la prossima stagione sia quella giusta per sollevare un trofeo:

Non mi sono mai pentito di aver lasciato l’Inter che poi ha vinto tutto. La scelta di venire a Roma è stata azzeccatissima. Mi sento romanista e voglio vincere con questa maglia, l’Inter appartiene al passato. Non voglio pensare al perché non si è vinto, ma vorrei concentrarmi sul come vincere quest’anno. E’ il momento giusto.

Il nuovo Drogba gioca a Siena

Si chiama Souleymane Coulibaly e gioca nel Costa D’Avorio. Durante i mondiali under 17 ha segnato nove reti in quattro partite – la sua squadra è uscita negli ottavi di finale contro la Francia per 3-2 – segnalandosi come capocannoniere della manifestazione.

Per una volta questo potenziale fuoriclasse gioca già in Italia. Lo ha preso il Siena che lo ha iniziato a far giocare in Primavera quest’anno. Gli osservatori della squadra toscana lo avevano osservato durante il Junior Camp di Arezzo del 2009 e ne erano subito rimasti colpiti.

Inter, inizia l’avventura di Gasperini

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Per stemperare il clima rovente  in casa Inter dopo l’uscita della relazione di Palazzi sui fatti relativi alla stagione 2004-2005 che hanno fatto infuriare Moratti, capita  a proposito quest’oggi la prima conferenza stampa di Gasperini. I toni sono stati pacati e l’allenatore non si è sbilanciato né sul calciomercato né sulla questione riguardante calciopoli. Insieme al nuovo tecnico c’erano in sala stampa Stefano Filucchi, vice direttore generale e Marco Branca, direttore dell’area tecnica. Assente illustre è stato proprio Massimo Moratti, a differenza di qualche mese fa quando presidiò alla conferenza di presentazione di Leonardo.

La cosa che appare certa dalle prime parole del mister di Grugliasco è che la squadra è in grado di giocare con la difesa a 3, ma non è l’unica soluzione possibile vista la duttilità di molti giocatori in rosa. Il 4-3-3 è un’alternativa che potremmo vedere diverse volte durante l’arco della stagione.  Su Sneijder Gasperini prova a smorzare le voci che lo vogliono lontano da Milano, ma lascia aperta la porta ad una cessione.

Tevez, addio al City e forse anche all’Europa

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E’ uno degli attaccanti più forti al mondo, ma probabilmente anche uno dei più problematici. Sono almeno tre anni che Carlos Tevez fa le bizze, affermando di non trovarsi bene in nessuna squadra in cui milita, non tanto per l’ambiente, ma perché gli manca l’Argentina. Ed ora che vi si trova per la Coppa America, l’odore di casa è troppo forte per poterlo ignorare.

Per questo, in una nota inviata ai media inglesi, l’Apache ha dichiarato di voler andar via dal City. Ringrazia tutti perché lo trattano molto bene, ma gli manca troppo la famiglia, ed in particolare le sue due figlie che vanno a scuola proprio in Argentina e non se la sente di sradicarle per portarle in Europa. Per questo ha deciso di partire.

Inter: preso Alvarez

Ricardo Alvarez è un giocatore dell’Inter. Ne sono sicure tutte le agenzie che riportano come la notte scorsa, ore serali in Argentina, gli emissari nerazzurri abbiano messo tutto nero su

Coppa America: il Cile batte il Messico, solo pari tra Uruguay e Perù

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Un pezzo di Serie A è scesa in campo ieri sera (o sarebbe meglio dire stanotte) per la Coppa America. Su un campo infatti hanno giocato Isla, Sanchez ed il quasi “italiano” Vidal, inseguito da Juventus, Inter e Napoli, sull’altro Muslera, Cavani, Vargas, Hernandez e l’ex bianconero Caceres. E qualcosa è cambiato rispetto alle scorse gare: sono arrivati finalmente gol e spettacolo.

Cominciamo con Cile-Messico, con i ragazzi di Borghi guidati dalla loro stella Sanchez. El Nino Maravilla incanta con le sue giocate, ma non è determinante sotto porta, forse perché i messicani, ben lontani da quella nazionale che dominava il Continente americano decenni fa, fa muro davanti alla sua porta. Ed il catenaccio dei verdi funziona, visto che dopo essersi difesi per tutto il primo tempo, negli ultimi minuti riescono a passare in vantaggio con Araujo che approfitta di un posizionamento poco felice del portiere avversario.

Scudetto 2006: Inter colpevole, salvata solo dalla prescrizione

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Che fine farà lo scudetto del 2006? Resterà nella bacheca dell’Inter o seguirà le sorti di quello dell’anno precedente, non assegnato ad alcuna squadra? Il destino di quel tricolore conteso tra Juventus ed Inter poco importa alla luce delle motivazioni che hanno portato all’archiviazione sportiva della cosiddetta “Calciopoli-bis”, i cui reati sono ormai caduti in prescrizione.

Massimo Moratti aveva tirato un sospiro di sollievo allorché Palazzi aveva parlato di prescrizione, ma è evidente che non conosceva le motivazioni della sentenza, seconda le quali quella che viene chiamata la banda degli onesti avrebbe avuto le stesse colpe delle squadre (prima fra tutte la Juventus) che pagarono pesantemente il comportamento dei propri dirigenti nel 2006. Insomma, i nerazzurri si salvano solo perché ormai quei reati non sono più punibili, ma il defunto Facchetti, Moratti e compagnia bella non possono vantarsi di essere persone pulite.

Inter, quasi fatta per Ricardo Alvarez

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Potrebbe essere Ricardo Alvarez il primo grande colpo del mercato estivo dell’ Inter. Sarebbe il terzo Alvarez a militare in Italia il prossimo anno oltre a Pablo Alvarez, terzino del Catania e Edgar Alvarez esterno destro del Bari, che potrebbe cambiare casacca in questa sessione. Sicuramente questi due giocatori non accendono i sogni dei tifosi, come invece avviene per il giocatore del Velez, molto giovane e di grandi prospettive, rinominato da alcuni il Robben Argentino per le sue caratteristiche molto simili al campione del Bayern.

L’acquisto potrebbe esser chiuso già in nottata, visto che gli uomini di mercato nerazzurri hanno trovato l’accordo con il club argentino per una cifra vicina ai 12 milioni di euro più eventuali bonus, e mancano solo i dettagli per il contratto al giocatore. Alvarez è sicuramente adatto per il modulo del nuovo tecnico Gian Piero Gasperini che potrebbe riservargli un posto da titolare come esterno offensivo del suo 3-4-3 o del 4-3-3