Genoa: Malesani a rischio se perde con la Juve?

Una squadra da sempre considerata di media classifica che dopo 7 giornate si trova al decimo posto a pari punti con il Milan e con il doppio dei punti dell’Inter dovrebbe vivere sonni sereni. Dovrebbe, appunto, a meno che non si chiami Genoa. Il club che da sempre fa vivere sul filo del rasoio i suoi allenatori potrebbe cambiare ancora.

Preziosi appena qualche giorno fa ha affermato che Malesani può anche perderle tutte d’ora in avanti, tanto non lo licenzia. Peccato che voci vicine agli ambienti del Grifone raccontano tutta un’altra storia. Secondo i ben informati, ci sarebbe aria di maretta tra i due, un po’ perché il Genoa non sempre dà l’impressione di sicurezza, un po’ per imcompatibilità sulle scelte di mercato, ultima delle quali, che per ora è solo una voce, che dà Kucka già all’Inter a gennaio.

Juventus: che fine farà Del Piero?

Da peso a stella del mercato, una cosa è sicura: Alex Del Piero il prossimo anno non vestirà la maglia della Juventus. Da quando Andrea Agnelli si è lasciato sfuggire che questo sarebbe stato l’ultimo anno del capitano con la maglia bianconera, si è scatenato un vespaio incredibile. L’unico a non parlare, come è nel suo stile, è stato proprio Alex, il quale probabilmente aspetta che la polvere si posi prima di prendere la parola. Così per lui parlano i giornali.

Come titola oggi Tuttosport, ora tutti vogliono Del Piero. Il capitano bianconero infatti ha dimostrato di essere ancora fisicamente integro, nonostante la carta d’identità pesante, e non solo per i campionati “minori”. A parte il suo ingresso domenica scorsa che ha cambiato la partita e per poco non dava la vittoria alla Juve, ma si vede che sta bene ed ha voglia di giocare, e così anche qualche club importante ha cominciato a pensare a lui.

Champions League: il Barcellona si diverte contro il Viktoria, clamorosa rimonta del Bayer Leverkusen

Il girone del Milan era già scritto. Si sapeva che i rossoneri e i blaugrana sarebbero andati a braccetto alla prossima fase ed il Bate ed il Viktoria Plzen si sarebbero disputati la terza posizione. Ma che queste piccole squadre dovessero essere umiliate, questo forse non ce lo aspettavamo. Non fatevi ingannare dal risultato, perché anche se Barça-Viktoria finisce “solo” 2-0, in realtà con un po’ di concentrazione in più i blaugrana avrebbero potuto portare a casa anche un risultato più tondo del 5-0 rifilato al Bate.

Apre Messi al 10′ e chiude Villa nella ripresa, ma nel mezzo ci sono qualcosa tipo 10-15 palle gol, in piccola parte sventate dal portiere, ma per di più si tratta di errori a porta quasi vuota, tiri troppo deboli o imprecisione, e nel caso del palo della Pulce anche sfortuna. Così le attenzioni della serata si sono necessariamente spostate sugli altri campi dove lo spettacolo di certo non è mancato.

Milan – Bate Borisov 2-0: fotogallery

Buona prova del Milan nella terza giornata della fase a gironi di Champions League. I campioni d’Italia erano chiamati alla prova casalinga contro un Bate Borisov fermo ancora ad un punto nel Gruppo H della massima competizione europea. Bene i padroni di casa nella prima parte di gara, con Aquilani che coglieva un palo ed Ibrahimovic che si mostrava voglioso di timbrare il cartellino.

Poi il Bate Borisov tirava fuori la testa ed in un paio di occasioni metteva i brividi alla difesa rossonera. Ma era ancora il Milan a fare la partiva ed al minuto numero 35 arrivava finalmente il vantaggio, quando Ibrahimovic si avventava su una ribattuta ed infilava Gutor sul palo più vicino.

Messi parla di Pelé e Cristiano Ronaldo

Leo Messi chiude la polemica con Pelé. Qualche giorno fa la Pulce atomica aveva detto di non aver mai visto giocare O Rey. E il fuoriclasse brasiliano gli aveva risposto dicendo che gli avrebbe mandato qualche video per colmare questa lacuna.

Ora il giocatore del Barcellona, mette la parola fine alla storia con queste parole:

Che me lo mandi, sarò felice di vederlo e di vedere cosa faceva, sicuramente delle cose grandiose visto tutto quello che ha vinto.

Ranking Fifa: Spagna ancora prima, Italia stabile in sesta posizione

 Nel nuovo aggiornamento del Ranking mondiale FIFA non ci sono stati scossoni nei primi tre gradini del podio. Rimane tutto invariato, con la solita Spagna che si conferma al primo posto dopo aver vinto tutte le gare di qualificazione a Euro 2012. Le furie rosse sono in testa con 1624 punti, seguiti in seconda posizione dall’ altra finalista dei Campionati del Mondo 2010, l’Olanda (a 1425 punti). Terza piazza con 1352 punti per la Germania che completa il podio.

Rimane invariata la posizione dell’Italia di Cesare Prandelli, che conquista qualche punto,  ma rimane in sesta posizione a quota 1135 punti. Davanti alla nostra nazionale troviamo in quinta posizione il Brasile, che arriva a 1144 punti e guadagna ben due posizioni in classifica, scavalcando l’Italia (che rimane però sesta visto lo scivolone indietro del Portogallo). Stabile in quarta posizione l’Uruguay fresco vincitore della Coppa America a 1230 punti. Guadagna una posizione anche l’Inghilterra di Fabio Capello, che ora si trova il settima posizione a  1101 punti.

Quattro pretendenti per Juan

Strano il destino di Juan Silveira dos Santos – più noto con il primo dei suoi tanti nomi. Questo difensore centrale trentaduenne fino a giugno sembrava un titolare inamovibile della Roma – oltre che della nazionale.

Ma sono bastati pochi mesi per farlo finire ai margini della nuova Roma. Non è stato convocato nemmeno per lo sfortunato derby di domenica scorsa, perché Luis Enrique gli ha preferito ancora una volta il danese Simon Kjaer – con i pessimi risultati che abbiamo potuto osservare durante la partita, al di là dell’azione del rigore.

Inter a caccia di Ocampos, ma la concorrenza è micidiale

Si chiama Lucas Ocampos, ha appena 17 anni e a detta di molti sarà il campione del futuro. Nonostante la giovane età è stato già paragonato a Cristiano Ronaldo, un accostamento scomodo ma che lui non respinge affatto. Anzi, probabilmente è azzeccato, visto che i club di mezzo mondo si stanno letteralmente svenando per lui.

Il primo ad accorgersi di quanto sia forte questo centrocampista del River Plate è stata l’Inter che da qualche mese lo sta seguendo. Nei giorni scorsi gli emissari nerazzurri avevano presentato una proposta scioccante per un calciatore che non è nemmeno maggiorenne: 23 milioni di dollari, o circa 16 milioni di euro. Un club in crisi nera, economica e non solo, come il River avrebbe dovuto accettare, ed invece ha risposto picche perché nel frattempo altre squadre si sono fatte avanti.

A Gentile offerta panchina della Libia, ma lui chiede prima di catturare Gheddafi

Molti Paesi in crisi spesso rinascono anche attraverso lo sport (e la dimostrazione è stata la nazionale dell’Iraq). Così la Libia ora tenta di ritornare tra il novero dei Paesi “normali” anche grazie al calcio, e per farlo ha chiesto proprio ad un italiano, Claudio Gentile, di allenare la sua nazionale.

L’ex campione del mondo ha immediatamente accettato l’incarico per motivi affettivi, visto che è nato a Tripoli, ma ha posto come condizione che venga catturato Gheddafi. Lui è innamorato della Libia, ha affermato che il Paese, una volta pacificato, può diventare molto bello tanto da farci trasferire tutta la famiglia ed i suoi anziani genitori che tanti anni hanno vissuto nella Capitale, ma con l’ombra di Gheddafi non si può lavorare serenamente.

Champions League: il Real schianta il Lione, il CSKA fa un favore all’Inter

Non ci sono state grosse sorprese nella giornata di Champions League di ieri sera, a parte l’ottimo risultato per il Napoli. Tutte le favorite hanno vinto, ed alcune hanno pure esagerato. E’ il caso del Real Madrid che contro il Lione che, sulla carta, sarebbe dovuta essere la squadra che infastidiva gli uomini di Mourinho, vince 4-0.

In realtà la partita vera e propria non c’è mai stata, con i blancos che hanno preso immediatamente le redini della partita ed hanno messo a nudo tutti i limiti dei francesi. Di Maria e Cristiano Ronaldo fanno ammattire gli avversari che si chiudono ed in tutti i 90 minuti escono dal centrocampo solo una volta, e così l’umiliazione era solo questione di tempo. La gara si apre al 19′ con Benzema che sfrutta uno schema da calcio d’angolo per segnare la rete dell’1-0. Lloris fa quello che può e tiene in vita i suoi per tutto il resto del primo tempo, ma ad inizio ripresa non può nulla nel 2 contro zero degli attaccanti del Real contro la difesa lionese. Khedira mette dentro il secondo gol. Di Ozil e Sergio Ramos le altre due reti della gara.

Spot di Mourinho: “sono il miglior allenatore del mondo”

Ormai è arcinoto che José Mourinho abbia un ego smisurato. Non è difficile quindi immaginare che si sia prestato volentieri alle riprese di questo spot – al di là del fatto che guadagnerà un milione di euro l’anno per prestare la sua faccia alla banca portoghese BCP.

Perché scrivo questo? Facile, perché questo spot lancia il tema dell’orgoglio portoghese, di cui lo Special One sarebbe una specie di modello visto che ha vinto in tutta Europa ed è – secondo lui

il migliore allenatore del mondo

anche se

sono sempre al centro di tutte le critiche, di tutti i commenti, di tutti gli sguardi.

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