Torna lo scandalo passaporti!

Pensavamo che questa lunga estate calcistica dovesse essere ricordata solo per l’Europeo conquistato dalla Spagna e per i grandi colpi di mercato annunciati. E invece ci ritroviamo qui a discutere del nuovo scandalo che sta per abbattersi sul pianeta calcio.

A dire il vero, non si tratta di una novtà assoluta, visto che in passato abbiamo già avuto un assaggio di questa vicenda, ma stavolta sembra che siano convolte centinaia di persone e che le indagini proseguiranno per chissà quanto tempo.

Stiamo parlando di un nuovo scandalo passaporti, venuto alla luce grazie alla denuncia presentata dal console italiano a Buenos Aires, Giancarlo Curcio, insospettito dal numero sempre crescente di giocatori che chiedevano il prezioso documento.

Tatuaggi e calciatori: Fabio Cannavaro

Il nome dei familiari, moglie e figli, dev’essere una vera e propria fissazione per i calciatori, che non riescono proprio a fare a meno di tatuarseli per tutto il corpo. Certo, il nostro capitano della nazionale Fabio Cannavaro non è ai livelli di Materazzi, ma da questo punto di vista non può invidiargli proprio niente.
Nonostante la lunga carriera e le tante vittorie, il nostro Fabio ha “solo” 6 tatuaggi in tutto il corpo, sparsi un pò ovunque, giusto per non scontentare nessuno. Il tatuaggio diventato più famoso di tutti è quello che si leggeva in rilievo nel momento in cui alzava la coppa del mondo, il nome del figlio Andrea. Ah che bei ricordi.

Cannavaro e l’Italia che verrà

A meno di quindici giorni dal ritorno di Marcello Lippi sulla panchina azzurra, si torna a parlare di nazionale italiana, nonostante il primo impegno sia ancora molto lontano. L’occasione ce la offre un’intervista concessa da Fabio Cannavaro alla Gazzetta dello Sport, in cui il capitano si candida ancora per una maglia al centro della difesa azzurra.

Del resto, già all’indomani dell’infortunio che gli ha impedito di partecipare alla kermesse europea, Cannavaro si era autoeletto capitano fino al 2010, dando la piena disponibilità alla causa della nazionale.

Il ribaltone in panchina non gli ha fatto certo cambiare idea ed ora si dice pronto a prendere per mano una difesa che ha mostrato qualche affanno, per condurla all’appuntamento con la conferma del titolo. Ma che Italia dovremo aspettarci da qui a due anni?

Scolari libera Lampard!

La vicenda Chelsea-Frank Lampard si arricchisce ogni giorno di nuovi, succosi dettagli. Solo l’altro ieri avevamo registrato il no secco della società alla sua volontà di trasferirsi a Milano, con

Mondiali 2010: Sudafrica a rischio, ecco perchè

I mondiali in Sudafrica sono sempre più a rischio. Lo ha annunciato direttamente il Presidente Fifa Blatter, rivelando la presenza di un “Piano-B” della Fifa, ovvero la possibilità di spostare il primo mondiale africano in un’altra nazione che non sia il Sudafrica.

Dopo i festeggiamenti per aver battuto Marocco e Libia nella corsa per diventare paese ospitante del Mondiale 2010, il Sudafrica ha dovuto fare i conti con l’arretratezza in cui versava il paese, soprattutto dal punto di vista calcistico. I turni doppi e gli sforzi massacranti portati avanti per costruire i 5 nuovi stadi per il torneo non sono bastati a soddisfare la Fifa che, anzi, minaccia di togliergli il diritto di ospitare la manifestazione.

René Higuita e Robbie Fowler: a volte ritornano!

Ci sono calciatori che sembrano avere sette vite e che non vogliono arrendersi all’età che passa o ai gravi infortuni che ne compromettono la carriera ad alti livelli. E in questo caldo sabato di luglio vogliamo raccontarvi la storia di due di questi personaggi, tornati al grande calcio quando tutti li davano per finiti: René Higuita e Robbie Fowler.

In realtà nel caso del pittoresco portiere colombiano non si può parlare proprio di ritorno nel calcio che conta, visto che nella prossima stagione dovrà accontentarsi di difendere i pali della porta del Deportivo Pereira, impegnato nel Torneo di Clausura, per non retrocedere in seconda divisione.

Ma René può dirsi soddisfatto del contratto strappato alla squadra sudamericana, considerando che ha 41 anni e che da tempo aveva deciso di smettere. Invece eccolo ancora qui a lottare per un posto da titolare neanche fosse un ragazzino che deve dimostrare il suo valore.

Tare si ritira, sarà dirigente della Lazio

Il Presidente Lotito è sempre stato una fucina di sorprese. Con l’intento di moralizzare il calcio, da quando ha preso in mano la Lazio, se n’è inventata una al giorno, e stavolta ha battuto anche sè stesso.
In realtà lui nella sua Lazio aveva due problemi: il primo era di riuscire a far diventare dirigente della società un ex calciatore (non si capisce perchè questo accanimento); il secondo era che doveva assolutamente liberare il posto per un secondo extracomunitario.

E allora Lotito ha fatto di necessità virtù e ha fatto diventare Ighli Tare dirigente della Lazio. Il passaggio è stato semplice. L’attaccante albanese, arrivato alla veneranda età di 35 anni e in scadenza di contratto, aveva ricevuto l’offerta di prendere il passaporto italiano, unica condizione per ottenere il rinnovo contrattuale.

Abramovich compra una villa da 310 milioni!

Avete sentito dell’ultimo acquisto del patron del Chelsea, Roman Abramovich? Forse starete pensando ad un grosso nome tipo Cristiano Ronaldo o Robinho o (perché no?) un portiere ancor più forte del suo Cech, che non ha fatto una gran bella figura agli ultimi Europei…

E invece no. Stavolta il magnate russo non ha investito in gioielli da esibire allo Stamford Bridge, bensì nel caro vecchio mattone, dimostrando di avere buongusto e, soprattutto, soldi a palate. Che fosse ricco lo sapevamo già, ma non immaginavamo certo che la villa più costosa del mondo potesse finire tra i suoi possedimenti immobiliari.

L’ultima dimora acquistata dal petroliere russo porta il nome di Villa Leopolda, a Villefranche sur Mer, in Costa azzurra, e nel corso degli anni ha avuto proprietari altrettanto ricchi e famosi.

Gli spagnoli scelgono il loro pallone d’oro: è Casillas

Nel 2006 molti giornalisti erano indecisi su chi scegliere per assegnare il pallone d’oro. Poi arrivò il Mondiale e la super Italia di Lippi, e l’imbarazzo si ridusse a due soli nomi: Cannavaro e Buffon. Alla fine il trofeo andò al napoletano, mettendo tutti d’accordo. Stavolta invece le cose andranno diversamente.

Il pallone d’oro è dato per scontato da più parti. Sin da gennaio si parla di Cristiano Ronaldo come probabile (o sicuro) vincitore. In Spagna però non ne sono convinti, e siccome hanno appena vinto l’Europeo, vogliono che il prossimo vincitore sia uno spagnolo.

Nessun accordo con il Real: parola di Cristiano Ronaldo!

Siete pronti per l’ennesima puntata della telenovela Cristiano Ronaldo-Real Madrid? I casi sono due: o i giornalisti sparano una montagna di cretinate tanto per riempire le bianche (o rosa) pagine dei giornali (il che in parte è vero, considerando le bufale che ci propinano quotidianamente) o qualcuno sta cercando di farci passare per degli allocchi.

Finora avevamo sentito tutte le campane riguardo alla vicenda del trasferimento più costoso dell’estate, che tra indiscrezioni e smentite si sta trascinando ormai da mesi. L’unica voce del coro che mancava all’appello era quella del diretto interessato, la cui dichiarazione era stata:

Dopo l’Europeo conoscerete il mio futuro.

E l’Europeo si è concluso da una decina di giorni abbondanti, ma il futuro del campione portoghese sembra sempre un’incognita, specie se si considera la sua ultima esternazione, rilasciata ad una tv portoghese, nella quale giura che non ci sia alcun accordo con il Real Madrid.

Vicenda Cristiano Ronaldo, Blatter tifa Real

Il Real Madrid oggi ha un nuovo amico. E non è un amico da poco. Si tratta Joseph Blatter ed è “solo” il capo del calcio mondiale. L’ormai arcinota telenovela sul trasferimento di Cristiano Ronaldo ha stancato il presidente Fifa che ha definito “schiavi” i calciatori, appartenenti a società che li maltrattano (poverini).

Alla base di tutto ciò c’è la natura di Blatter favorevole ai calciatori, che gli fa pendere l’ago della bilancia nelle decisioni controverse. Così una situazione in cui Manchester e Real si contendono il campione, fa scegliere i blancos a Blatter, perchè il calciatore vuole trasferirsi.