L’Italia dalle stelle alle stalle. A chi dare la colpa?

Alla fine aveva ragione chi diceva che, se siamo diventati Campioni del Mondo per la quarta volta, qualche merito lo dobbiamo pure alla fortuna (quella con la C maiuscola come dice un nostro lettore).

Eh si, perché dopo tanti proclami sul fatto di essere i favoriti solo per aver cucito sul petto il fregio numero 4, siamo dovuti scendere sulla Terra e renderci conto che molte squadre erano più accreditate per la vittoria finale ad Euro 2008.

Un azzurro sbiadito quello che ci accompagnati dal 16 agosto del 2006 (data del debutto di Donadoni) fino alla disfatta con la Spagna, ma questo non potevamo certo dirlo fino a due giorni fa, quando c’era da esaltare l’Italia e spronarla a regalarci un altro sogno. Inutile a questo punto cercare i responsabili. Alla fine pagherà l’allenatore, come sempre, ma siamo sicuri che le colpe stiano da una parte sola?


C’è chi ancora rimprovera alla Federazione di aver dato fiducia ad un giovanotto di belle speranze, ma con esperienza zero in campo internazionale. E tutto questo dopo l’uscita di scena di un mito di nome Lippi, il vincente per eccellenza.

Ed il buon Donadoni ci ha provato a dimostrare di avere un’idea di nazionale, sin dall’esordio sulla panchina azzurra, quando, fatti fuori tutti i campioni del mondo tranne uno (Amelia), proponeva il festival degli sconosciuti (non si offendano i vari Liverani, Lucarelli e Rocchi, tanto per citare i più famosi). La sconfitta con la Croazia fece capire al mister che allenare l’Italia non è esattamente come giocare alla Playstation, e agli Italiani tutti che era finito il periodo dell’abbondanza.

Ma era solo un’amichevole estiva e poi anche Lippi aveva esordito con una sconfitta. I problemi arrivarono con l’inizio delle qualificazioni per l’Europeo, quando Donadoni si ritrovò a dover risolvere il dilemma Totti o non Totti. Il capitano giallorosso, forse sazio dall’abbuffata mondiale, fece intendere al mister di voler giocare solo nelle grandi occasioni, fino a rinunciare definitivamente alla maglia azzurra.

Qualche tempo dopo arrivò anche la defezione di Nesta. Colpa di Donadoni, si dirà, che non riesce a gestire i suoi campioni. A proposito, sembra che sia Totti che Nesta rientreranno nel giro azzurro non appena Lippi riprenderà i gradi di comandante. Chiusa la parentesi.

Il resto della storia fa parte del passato più recente, con l’Italia qualificata come prima nel girone (non senza fatica) e partita alla volta del ritiro con tante belle speranze in valigia.

Non è andata come speravamo, ma ancora una volta ci ritroviamo qui a chiederci: ma è veramete tutta colpa di Donadoni?

8 commenti su “L’Italia dalle stelle alle stalle. A chi dare la colpa?”

  1. Hehe.. Gioia grazie del tributo gratuito 😀
    Ma passiamo al commento vero e proprio.. Donadoni come CT non mi è mai piaciuto, un pò per il suo modo di fare, un pò per le scelte puramente tecniche (si riveda la formazione italiana che ha affrontato l’Olanda, tutti sappiamo come).
    Effettivamente, mi sembra giusto un suo esonero. Però qualche dubbio anche su Lippi l’avrei, non per la sua qualità di allenatore, ma per la rosa che avrà a disposizione. E’ stato più che chiaro che alcuni campioni del mondo nel 2006, non hanno più la stessa forma, o addirittura non ci sono affatto (vedasi Zambrotta e\o Totti).

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  2. Il mio non voleva essere un tributo. Donadoni non mi ha mai convinto, sia chiaro, ma, partita con l’Olanda a parte, non mi sento di dargli la croce addosso. O almeno non solo a lui… 🙂

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  3. A dire la verità era del tutto ovvio che nella partita contro la Croazia Donadoni facesse riposare i reduci dal mondiale, conclusosi poche settimane prima. Proprio perché il calcio reale è diverso dalla Playstation, i campioni del mondo erano in netto ritardo di preparazione rispetto agli altri.
    Inoltre non mi sembra il caso di parlare di disfatta contro la Spagna, visto che l’Italia ha perso ai rigori contro una squadra oggettivamente più forte e in forma. Due anni fa Lippi aveva avuto la fortuna di non affrontare squadre veramente competitive fino alla finale, vincendo in modo fortunoso contro l’Australia. In finale l’Italia ha vinto immeritatamente ai rigori contro una Francia che aveva giocato decisamente meglio. Una partita simile, ma con una fortuna diversa.
    Questa volta l’Italia priva di Totti, Nesta, Cannavaro, il miglior Materazzi ha invece affrontato tre avversari di grande livello, pur avendo giocatori oggettivamente inferiori. A proposito, non mi sembra scontato che torneranno Nesta e Totti nella ipotetica nazionale di Lippi.
    Tutto ciò non per difendere Donadoni, che ha certamente fatto i suoi errori, soprattutto nella prima partita. Ma non si può passare dalla santificazione alla condanna a seconda dell’esito dei rigori. Non si vede come si possa pretendere una vittoria contro un avversario più forte che dà il 100% sia in fase difensiva che offensiva. È vero che siamo campioni del mondo, ma ciò non toglie che siamo nettamente inferiori a Spagna, Olanda, Argentina e forse al Portogallo. L’Italia non ha Torres, Villa, Fabregas, Silva, Senna.
    Per il futuro sarà necessario innestare i (pochi) grandi giovani talenti che abbiamo. Balotelli e Giovinco fra tutti. Senza dimenticare che già nel 2009 c’è un appuntamento importante: la Confederations cup

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  4. Infatti, Daniele, non siamo passati dalla santificazione alla condanna, non in questo articolo, che ha cercato di spostare la colpa dalla figura del mister. Poi è vero. non è così sicuro che Totti e Nesta tornino in maglia azzurra, ma stamattina tutte le agenzie di stampa battevano la notizia… mi sono limitata ad unirmi al coro (e questo non significa che ne sia entusiasta né tantomeno che con loro due avremmo proseguito nel cammino europeo).

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  5. personalmente non farei rientrare mai più nè totti nè nesta, per come si sono comportati, ma siccome stiamo parlando di tutt’altro, io direi che la colpa è di chi ha messo a capo di una nazionale campione del mondo un allenatore che aveva toccato il massimo della sua carriera a livorno (con tutto il rispetto) e in cui fu anche esonerato. la testa dei nostri giocatori, si sa, non sempre sta sulle spalle, e dopo una vittoria al mondiale ci voleva un allenatore d’esperienza, non un ragazzino che fino a pochi anni fa giocava ancora a calcio. a questo punto avrei visto meglio uno come mazzone, vedi come correvano il doppio con lui che sbraitava dalla panchina!

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  6. innanzitutto se l’italia non è arrivata neanche in semifinale la colpa è di donadoni perchè ha fatto restare in campo persone nn in forma come toni che sembrava il bello addormentato nel bosco.nella partita contro l’olanda ha sbagliato proprio formazione perchè secondo me ha fatto a simpatia.perchè continuare a mettere toni che nn era in forma?poteva provare a mettere del piero e cassano.cmq grazie de rossi,grazie del piero, grazie cassano,grazie grosso,grazie chiellini.abbasso donadoni

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