Il problema dell’Italia? La troppa pressione

di Redazione Commenta

Dopo l’eliminazione di due delle tre squadre italiane dalla Champions, gli addetti ai lavori hanno cominciato a porsi delle domande. La prima è come mai negli ultimi anni, Milan a parte, le italiane stentano sempre in Europa?
A risponderci ci sono venuti in soccorso due che di certo non hanno peli sulla lingua: Ranieri e Abbiati.

Il tecnico bianconero, nella conferenza stampa pre-partita contro il Napoli ha dichiarato:

“In ogni nazione ci sono pro e contro. Noi sappiamo che c’è questa pressione mediatica in Italia. Gli allenatori di A, B e C potrebbero allenare in tutto il mondo perchè quando esci da questa università potresti allenare ovunque”.

Dovrebbe essere una Università il calcio italiano, e forse è vero perchè con tutte le cose che si imparano qui da noi (dagli scandali alla pressione), tutto ciò che potrebbe aspettare un allenatore fuori dai nostri confini sarà sicuramente più facile.

Abbiati invece, intervistato dalla rivista Calcio 2000, ha rimpianto di non essere andato prima a vivere in Spagna. A Madrid prima delle partite il clima è sereno, e anche se si pensa sempre e solo al risultato, le sconfitte non precedono i processi mediatici, e adesso se avesse l’opportunità di giocare in Italia ci penserebbe due volte.
Sarà per questo che gli azzurri all’ultimo mondiale si sono chiusi in un silenzio stampa che li ha portati al trionfo.

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