Scandalo passaporti: tra nuovi nomi e vecchie conoscenze

di Redazione Commenta

Errare è umano, ma perseverare, sperando di farla franca, è da fessi! Sicuramente ricorderete la vicenda che travolse il mondo del calcio una decina di anni fa, quando si scoprì che alcuni calciatori, pur di ottenere un passaporto comunitario, si rivolgevano a dei “procacciatori di lontani parenti”.

Tra questi “furbi” anche il centrocampista della Lazio Juan Sebastian Veron, che si era avvalso dell’aiuto di una certa Maria Elena Tebaldi, una vera esperta nel ritrovare lontane origini italiane per chiunque lo desiderasse, a costo di inventarli, laddove non ci fossero stati.

La tresca venne scoperta e la Lazio fu costretta ad ammettere di aver versato 110.000 dollari sul conto della Tebaldi, affinché si muovesse per trovare un trisavolo italiano di Veron. La vicenda si concluse con la condanna della donna a due anni di carcere, con sospensione della pena, ma a quanto pare la signora non ha ancora imparato la lezione, se è vero che il suo nome è nuovamente emerso per una vicenda di passaporti falsi.


Sul suo sito internet sono presenti i nomi di almeno 150 calciatori in cerca di passaporto comunitario, anche se non è detto che siano tutti dei falsi “italiani” o che tutti abbiano cercato di farsi passare per nipoti o pronipoti di nostri connazionali.

Certo è che tra i clienti della Tebaldi ci sono nomi eccellenti, che potrebbero sollevare un gran polverone, semmai si venisse a sapere che non hanno origini italiane. Basti pensare a Camoranesi, campione del mondo con la maglia azzurra, o a Ezequiel Lavezzi, Javier Mascherano, Gabriel Milito, Martin Palermo, Fabricio Coloccini, Andres D’Alessandro… Tutti nomi piuttosto noti agli appassionati di calcio ed evidenziati in neretto sul sito internet dell’esperta in origini inventate.

Ora resta da stabilire quali e quanti di questi calciatori siano coinvolti nella truffa della donna, indagata insieme ad almeno altre 40 persone nell’inchiesta della procura argentina. Intanto nella giornata di ieri sono cominciati gli interrogatori degli arrestati, ma siamo certi che la vicenda continuerà per mesi, trascinandosi dietro le solite polemiche sull’opportunità di tesserare il maggior numero di giocatori comunitari. Una provocazione, per concludere: non era più bello il calcio quando si potevano schierare solo due o tre stranieri per ogni squadra?

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